Il contributo tratta della rissa verificatasi in età neroniana nell’anfiteatro di Pompei durante uno spettacolo gladiatorio, alla luce di un’epigrafe funeraria rinvenuta nel 2017 che sembrerebbe poter portare nuovi dati utili alla sua ricostruzione. Vengono quindi riesaminate le fonti a noi pervenute, a cominciare da Tac., Annales 14.17, e la dottrina che se ne è occupata, nel tentativo di identificare le cause degli scontri, ricollegabili a preesistenti contrasti tra Pompeiani e Nocerini che esplosero comunque nel contesto dell’evento sportivo, e di mettere a fuoco le sanzioni conseguentemente irrogate, articolate in tre direzioni: una sorta di squalifica del campo ante litteram, lo scioglimento dei collegia costituiti in modo illegale e la condanna all’esilio dei soggetti che a vario titolo furono considerati responsabili dei fatti. Sebbene Tacito non ne faccia alcun cenno, è verosimile che tra i condannati ci fossero anche i duoviri locali; e d’altra parte è possibile che a questi ultimi, e solo a loro, dopo qualche tempo fosse stato poi concesso dal princeps di ritornare a Pompei.
La rissa del 59 d.C. nell'anfiteatro pompeiano alla luce di un nuovo ritrovamento archeologico / M. De Bernardi. - In: RATIO IURIS. - ISSN 2420-7888. - 48:(2019 Apr), pp. 1-30.
La rissa del 59 d.C. nell'anfiteatro pompeiano alla luce di un nuovo ritrovamento archeologico
M. De Bernardi
2019
Abstract
Il contributo tratta della rissa verificatasi in età neroniana nell’anfiteatro di Pompei durante uno spettacolo gladiatorio, alla luce di un’epigrafe funeraria rinvenuta nel 2017 che sembrerebbe poter portare nuovi dati utili alla sua ricostruzione. Vengono quindi riesaminate le fonti a noi pervenute, a cominciare da Tac., Annales 14.17, e la dottrina che se ne è occupata, nel tentativo di identificare le cause degli scontri, ricollegabili a preesistenti contrasti tra Pompeiani e Nocerini che esplosero comunque nel contesto dell’evento sportivo, e di mettere a fuoco le sanzioni conseguentemente irrogate, articolate in tre direzioni: una sorta di squalifica del campo ante litteram, lo scioglimento dei collegia costituiti in modo illegale e la condanna all’esilio dei soggetti che a vario titolo furono considerati responsabili dei fatti. Sebbene Tacito non ne faccia alcun cenno, è verosimile che tra i condannati ci fossero anche i duoviri locali; e d’altra parte è possibile che a questi ultimi, e solo a loro, dopo qualche tempo fosse stato poi concesso dal princeps di ritornare a Pompei.File | Dimensione | Formato | |
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