The exhibition “Klein/Fontana Milano/Parigi 1957-1962” analyses the relationship between Lucio Fonatana and Ives Klein from 1957 to 1962, proposing a diolgue between theri artworks. The essay “Fontana, Klein, Manzoni: tre vie dell’assoluto (irrisorio) secondo Emilio Villa” studies their artistic research from the poet and arti critic Emilio Villa’s point of view. Among the first, Emilio Villa identified Lucio Fontana and Alberto Burri as masters of Italian art after WWII, in two articles dedicted to the artistic panorama in painting and sculpture, published in “Aujourd’hui. Art et architecture” in 1959 and in a short text on a group of young Italian artists. For Villa, Fontana and Burri were models for young artists Angeli, festa, Lo Savio, Schifano, Uncini, Manzoni and Castellani: there was continuity between Fontana and Burri’s language and Manzoni’s one. The essay starts from this assertation in order to analise the texts wrote by Villa on Fontana, Klein and Manzoni in these years. Considering poetics and experimental features of Villa’s writing, we deeply analised his language inventions, wordplays, different historical culture references in oder to split Manzoni’s thought from Villa’s one. Thus we are able to trace some steps of Italian and International art and to figure out Fontana, Klein’s art.
La mostra Klein/Fontana Milano/Parigi 1957-1962 ricostruisce i rapporti tra Lucio Fontana e Ives Klein a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta e propone un attento dialogo tra le loro ricerche. Il saggio Fontana, Klein, Manzoni: tre vie dell’assoluto (irrisorio) secondo Emilio Villa analizza il lavoro dei tre artisti passando attraverso le riflessioni e la visione del poeta e critico d’arte Emilio Villa. In due testi pubblicati su “Aujourd’hui. Art et architecture” nel 1959 – due lunghi resoconti molto critici sulla situazione artistica italiana del secondo dopoguerra corredati da un ricco apparato fotografico – e in un breve ma ben articolato scritto sulla giovane arte italiana, Villa è tra i primi a riconoscere in Lucio Fontana e Alberto Burri i maestri dell’arte italiana del secondo Novecento e il punto di riferimento per i giovani artisti come i romani Angeli, Festa, Lo Savio, Schifano e Uncini, e i milanesi Manzoni e Castellani. Villa, quindi, riconosce una continuità tra la lezione di Fontana e Burri di riduzione, impaginazione strutturale e compositiva, dimensione mentale e assolutismo spaziale e materico, e le ricerche artistiche a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta, tra cui quelle di Manzoni. Il saggio parte da queste considerazioni e da tale contestualizzazione storico-documentaria per analizzare i testi scritti dal critico in quegli anni stessi anni, direttamente o indirettamente dedicati a Fontana, Manzoni e Klein. Visto il carattere poetico e fortemente sperimentale della scrittura di Villa, è stato indispensabile sciogliere le invenzioni linguistiche, i giochi di parole e le stratificazioni di riferimenti culturali, letterari e artistici, per ricostruire i riferimenti storici e artistici alla base delle idee di Villa sul loro lavoro. Si possono così ricostruire alcuni passaggi della realtà artistica italiana (romana e milanese) e internazionale, e mettere a fuoco alcuni elementi fondamentali della ricerca di Fontana, Klein e Manzoni.
Fontana, Klein, Manzoni: tre vie dell'assoluto (irrisorio) secondo Emilio Villa / D. Colombo - In: Klein Fontana Milano Parigi 1957-1962 : Yves Klein Lucio Fontana Milano Parigi 1957-1962 / [a cura di] S. Bignami, G. Zanchetti. - [s.l] : Electa, 2014. - ISBN 9788891801746. - pp. 196-207
Fontana, Klein, Manzoni: tre vie dell'assoluto (irrisorio) secondo Emilio Villa
D. Colombo
2014
Abstract
The exhibition “Klein/Fontana Milano/Parigi 1957-1962” analyses the relationship between Lucio Fonatana and Ives Klein from 1957 to 1962, proposing a diolgue between theri artworks. The essay “Fontana, Klein, Manzoni: tre vie dell’assoluto (irrisorio) secondo Emilio Villa” studies their artistic research from the poet and arti critic Emilio Villa’s point of view. Among the first, Emilio Villa identified Lucio Fontana and Alberto Burri as masters of Italian art after WWII, in two articles dedicted to the artistic panorama in painting and sculpture, published in “Aujourd’hui. Art et architecture” in 1959 and in a short text on a group of young Italian artists. For Villa, Fontana and Burri were models for young artists Angeli, festa, Lo Savio, Schifano, Uncini, Manzoni and Castellani: there was continuity between Fontana and Burri’s language and Manzoni’s one. The essay starts from this assertation in order to analise the texts wrote by Villa on Fontana, Klein and Manzoni in these years. Considering poetics and experimental features of Villa’s writing, we deeply analised his language inventions, wordplays, different historical culture references in oder to split Manzoni’s thought from Villa’s one. Thus we are able to trace some steps of Italian and International art and to figure out Fontana, Klein’s art.Pubblicazioni consigliate
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