America e altri amori : diari e scritti di viaggio

La scelta antologica del curatore sintetizza (appoggiandosi a una larghissima indagine bibliografica che ha condotto a significative riscoperte testuali) la ricca e multiforme varietà di usi della parola praticati da Mario Soldati: attorno al nucleo portante della narrazione d’invenzione e reinvenzione autobiografica si dispiega una rete molto articolata di scritti differenti per temi e per generi, nei quali i talenti dell’affabulatore si combinano con un’acutezza critica per nulla incline agli specialismi, sempre mossa da una ricerca di meditazione libera ed efficacia comunicativa. Il saggio introduttivo analizza in profondità i meccanismi rappresentativi tipici dell’originale scrittura dell’io viaggiante soldatiano nella varietà dei suoi esiti. Dai potenti reportages esistenziali giovanili degli anni Trenta e Quaranta – in cui si descrivono esperienze di viaggio in grado di mettere in discussione storia personale e profilo identitario del soggetto attraverso un’architettura narrativa vivacemente dinamica e irregolare percorsa da un inquieto e intenso gioco di mutamenti prospettici e oscillazioni emotive – ai reportages della maturità (sequenze d’articoli, videosaggi, libri) in cui lo scrittore ormai affermato, personaggio mediale, si propone senza sussieghi come perlustratore del paese per conto della comunità, proponendo con originalità cordiale un moderno saggismo divulgativo in cui riveste un ruolo chiave l’ibridazione delle modalità discorsive (narrativa, argomentativa, espositiva, descrittiva). Si esaminano poi – con particolare attenzione alle scelte strutturali e al rapporto con il pubblico – le varie altre forme della scrittura critica soldatiana (notes e articoli di vario argomento, saggi di critica d’arte, recensioni cinematografiche e teatrali e altri scritti sui media).