Attraverso l’analisi linguistica dell’ultimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, pellicola tra le più attese e le più discusse del periodo recente, ciò che il contributo si propone di indagare è se sia possibile e in quale misura applicare le elaborazioni teoriche di Brioschi e Spinazzola alla parola filmata. Travisandone vistosamente il titolo e pubblicizzato dunque come un film su Silvio Berlusconi, "Loro" sa invece restituire qualcosa di completamente diverso, aprendo la proficua possibilità di interrogarsi sul comportamento estetico del soggetto/spettatore e su come la sua esperienza sia inclusa nei momenti di creazione e fruizione, in un rapporto stringente tra conoscenza, edificazione e piacere. La consapevolezza del mutato “orizzonte d’attesa”, sempre più sbilanciato nei termini della massa e della globalità, vorrà inoltre tentare una valutazione delle caratteristiche del pubblico contemporaneo e il modo in cui riflette e si riflette nella cultura; quanto interagisca ancora il binomio competenza/gusto e se questo sia sbilanciato sull’una o l’altra delle componenti. Quanto, infine, il concetto di ri-uso possa essere attuale in un universo di comportamenti sociali profondamente diversi, in quel filo sempre doppio che è l’interpretazione dell’opera nei termini del mondo e del mondo nei termini dell’opera.
"Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" : Loro nell'obiettivo di Paolo Sorrentino / M. Idini. - In: LINGUE E CULTURE DEI MEDIA. - ISSN 2532-1803. - 2:2(2018), pp. 17-61. [10.13130/2532-1803/11222]
"Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" : Loro nell'obiettivo di Paolo Sorrentino
M. Idini
2018
Abstract
Attraverso l’analisi linguistica dell’ultimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, pellicola tra le più attese e le più discusse del periodo recente, ciò che il contributo si propone di indagare è se sia possibile e in quale misura applicare le elaborazioni teoriche di Brioschi e Spinazzola alla parola filmata. Travisandone vistosamente il titolo e pubblicizzato dunque come un film su Silvio Berlusconi, "Loro" sa invece restituire qualcosa di completamente diverso, aprendo la proficua possibilità di interrogarsi sul comportamento estetico del soggetto/spettatore e su come la sua esperienza sia inclusa nei momenti di creazione e fruizione, in un rapporto stringente tra conoscenza, edificazione e piacere. La consapevolezza del mutato “orizzonte d’attesa”, sempre più sbilanciato nei termini della massa e della globalità, vorrà inoltre tentare una valutazione delle caratteristiche del pubblico contemporaneo e il modo in cui riflette e si riflette nella cultura; quanto interagisca ancora il binomio competenza/gusto e se questo sia sbilanciato sull’una o l’altra delle componenti. Quanto, infine, il concetto di ri-uso possa essere attuale in un universo di comportamenti sociali profondamente diversi, in quel filo sempre doppio che è l’interpretazione dell’opera nei termini del mondo e del mondo nei termini dell’opera.File | Dimensione | Formato | |
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