Il genere Ocimum L., conosciuto con il nome comune di basilico, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, è diffuso in tutto il mondo ed è ampiamente coltivato nella zona mediterranea, dove viene principalmente coltivata la specie nota come “basilico dolce” (Ocimum basilicum L.) di cui fa parte la cultivar ‘Italiano Classico’ a foglia verde, prodotto d’elezione per la filiera agroalimentare italiana. Il basilico dolce comprende anche varietà note come “purpurascens”, in quanto caratterizzate dalla colorazione rossa di foglie e fiori, dovuta all’accumulo di antociani nel vacuolo delle cellule epidermiche [1]. Queste varietà, fra cui la cultivar ‘Red Rubin’, in Italia incominciano a diffondersi in virtù delle buone caratteristiche organolettiche e delle potenziali proprietà nutraceutiche. Il basilico presenta una composizione complessa di metaboliti secondari, i cui principali costituenti appartengono al gruppo dei terpeni e dei fenilpropanoidi [2]. Inoltre, la composizione di metaboliti secondari nelle foglie di basilico è soggetta a variazioni in funzione della cultivar, delle condizioni di allevamento e dello stato fenologico della pianta [2-4]. Nella classe dei fenilpropanoidi, grande importanza hanno i composti fenolici, fra cui gli acidi polifenolici e i flavonoidi che, grazie alle loro proprietà antiossidanti, oltre a giocare un ruolo nei meccanismi di difesa della pianta contro stress biotici ed abiotici, risultano assai interessanti anche in campo alimentare [2]. In questo contesto, scopo del lavoro è stato caratterizzare foglie di basilico delle cv. ‘Italiano Classico’ e ‘Red Rubin’ in due diversi stadi di sviluppo per quanto riguarda i contenuti totali (metodi colorimetrici) di flavonoidi, antociani e composti fenolici, la capacità antiossidante totale, ed i livelli dell’indicatore di stress ossidativo malondialdeide. La messa a punto di un protocollo analitico basato su cromatografia a fase inversa e spettrometria di massa ha permesso inoltre di identificare e quantificare un discreto numero di composti fenolici appartenenti alle classi degli acidi (poli)fenolici, delle cumarine, dei flavonoli e degli antociani, evidenziando differenze interessanti nei profili di queste molecole nel confronto sia fra la cultivar verde e quella rossa, sia fra foglie in distensione e foglie adulte all’interno della stessa cultivar. Nello stesso materiale sono stati inoltre valutati l’attività in vitro (metodo spettrofotometrico) del primo enzima della via dei fenilpropanoidi, la fenilalanina ammonio liasi (PAL) ed i livelli di un polipeptide PAL-simile (SDS-PAGE/WB con anticorpo policlonale anti-PAL di prezzemolo, gentilmente messo a disposizione dal dott. I.E. Somssich, Max Planck Institute for Plant Breeding Research, Köln, Germania). I risultati vengono discussi in relazione alla diversa colorazione ed al diverso stadio di sviluppo delle foglie. Fondi Lavoro finanziato da DiSAA - Utilizzo dei Fondi Linea 2 - Piano di Sostegno alla Ricerca 2015-2017 - Azione A Bibliografia [1] Makri, O. & Kintzios, S. (2008). Journal of Herbs, Spices & Medicinal plants, 13(3): 123-150. [2] Flanigan, P.M. & Niemeyer E.D. (2014). Food Chemistry, 164: 518-526. [3] Fischer, R., Nitzan, N., Chaimovitsh, D., Rubin, B. & Dudai, N. (2011). Journal of Agricultural and Food Chemistry, 59: 4913-4922. [4] McCance, K.R., Flanigan, P.M., Quick, M.M. & Niemeyer E.D. (2016). Journal of Food Composition and Analysis, 53: 30-39.

Caratterizzazione biochimica di foglie di basilico (Ocimum basilicum L.) verde e rosso a due stadi di sviluppo : profili di composti fenolici e proprietà antiossidanti / S. Morgutti, N. Negrini, L. Espen, B. Prinsi. ((Intervento presentato al 36. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Chimica Agraria : il ruolo della chimica agraria per la gestione sostenibile delle risorse agrarie e forestali tenutosi a Reggio Calabria nel 2018.

Caratterizzazione biochimica di foglie di basilico (Ocimum basilicum L.) verde e rosso a due stadi di sviluppo : profili di composti fenolici e proprietà antiossidanti

S. Morgutti
Primo
;
N. Negrini
Secondo
;
L. Espen
Penultimo
;
B. Prinsi
Ultimo
2018

Abstract

Il genere Ocimum L., conosciuto con il nome comune di basilico, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, è diffuso in tutto il mondo ed è ampiamente coltivato nella zona mediterranea, dove viene principalmente coltivata la specie nota come “basilico dolce” (Ocimum basilicum L.) di cui fa parte la cultivar ‘Italiano Classico’ a foglia verde, prodotto d’elezione per la filiera agroalimentare italiana. Il basilico dolce comprende anche varietà note come “purpurascens”, in quanto caratterizzate dalla colorazione rossa di foglie e fiori, dovuta all’accumulo di antociani nel vacuolo delle cellule epidermiche [1]. Queste varietà, fra cui la cultivar ‘Red Rubin’, in Italia incominciano a diffondersi in virtù delle buone caratteristiche organolettiche e delle potenziali proprietà nutraceutiche. Il basilico presenta una composizione complessa di metaboliti secondari, i cui principali costituenti appartengono al gruppo dei terpeni e dei fenilpropanoidi [2]. Inoltre, la composizione di metaboliti secondari nelle foglie di basilico è soggetta a variazioni in funzione della cultivar, delle condizioni di allevamento e dello stato fenologico della pianta [2-4]. Nella classe dei fenilpropanoidi, grande importanza hanno i composti fenolici, fra cui gli acidi polifenolici e i flavonoidi che, grazie alle loro proprietà antiossidanti, oltre a giocare un ruolo nei meccanismi di difesa della pianta contro stress biotici ed abiotici, risultano assai interessanti anche in campo alimentare [2]. In questo contesto, scopo del lavoro è stato caratterizzare foglie di basilico delle cv. ‘Italiano Classico’ e ‘Red Rubin’ in due diversi stadi di sviluppo per quanto riguarda i contenuti totali (metodi colorimetrici) di flavonoidi, antociani e composti fenolici, la capacità antiossidante totale, ed i livelli dell’indicatore di stress ossidativo malondialdeide. La messa a punto di un protocollo analitico basato su cromatografia a fase inversa e spettrometria di massa ha permesso inoltre di identificare e quantificare un discreto numero di composti fenolici appartenenti alle classi degli acidi (poli)fenolici, delle cumarine, dei flavonoli e degli antociani, evidenziando differenze interessanti nei profili di queste molecole nel confronto sia fra la cultivar verde e quella rossa, sia fra foglie in distensione e foglie adulte all’interno della stessa cultivar. Nello stesso materiale sono stati inoltre valutati l’attività in vitro (metodo spettrofotometrico) del primo enzima della via dei fenilpropanoidi, la fenilalanina ammonio liasi (PAL) ed i livelli di un polipeptide PAL-simile (SDS-PAGE/WB con anticorpo policlonale anti-PAL di prezzemolo, gentilmente messo a disposizione dal dott. I.E. Somssich, Max Planck Institute for Plant Breeding Research, Köln, Germania). I risultati vengono discussi in relazione alla diversa colorazione ed al diverso stadio di sviluppo delle foglie. Fondi Lavoro finanziato da DiSAA - Utilizzo dei Fondi Linea 2 - Piano di Sostegno alla Ricerca 2015-2017 - Azione A Bibliografia [1] Makri, O. & Kintzios, S. (2008). Journal of Herbs, Spices & Medicinal plants, 13(3): 123-150. [2] Flanigan, P.M. & Niemeyer E.D. (2014). Food Chemistry, 164: 518-526. [3] Fischer, R., Nitzan, N., Chaimovitsh, D., Rubin, B. & Dudai, N. (2011). Journal of Agricultural and Food Chemistry, 59: 4913-4922. [4] McCance, K.R., Flanigan, P.M., Quick, M.M. & Niemeyer E.D. (2016). Journal of Food Composition and Analysis, 53: 30-39.
24-set-2018
Ocimum basilicum L. verde; Ocimum basilicum L. rosso; foglie; composti fenolici; proprietà antiossidanti
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
Settore BIO/04 - Fisiologia Vegetale
Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Agraria
Società Italiana di Chimica Agraria
Caratterizzazione biochimica di foglie di basilico (Ocimum basilicum L.) verde e rosso a due stadi di sviluppo : profili di composti fenolici e proprietà antiossidanti / S. Morgutti, N. Negrini, L. Espen, B. Prinsi. ((Intervento presentato al 36. convegno Convegno Nazionale della Società Italiana di Chimica Agraria : il ruolo della chimica agraria per la gestione sostenibile delle risorse agrarie e forestali tenutosi a Reggio Calabria nel 2018.
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