Abstract Identificando nella governance delle molteplici transizioni nella vita professionale dei lavoratori uno degli aspetti chiave per il futuro delle politiche sociali e dell’occupazione in Europa, il modello della Flexicurity ha rivitalizzato ed elaborato il tema del sostegno alle “mobilità” nell’Unione Europea: mobilità geografica dei lavoratori all’interno del Mercato Unico e mobilità occupazionale degli individui lungo l’arco della loro vita lavorativa costituiscono i principali paradigmi attorno ai quali si svilupperà l’iniziativa politica comunitaria nel prossimo triennio della Strategia di Lisbona. Con il lancio della rinnovata Agenda Sociale nel luglio 2008, la Commissione ha avuto l’occasione di stabilire una decisa “comunicazione” con l’agenda Flexicurity, definendo in particolare il capitolo – espresso in termini piuttosto vaghi – dei “moderni sistemi di sicurezza sociale”, capaci tra l’altro di supportare gli individui durante le transizioni occupazionali e geografiche. Nonostante l’Agenda Sociale riprenda abbastanza fedelmente i temi aperti dall’agenda Flexicurity, la governance comunitaria delle sicurezze nelle mobilità appare ancora un sistema piuttosto frastagliato di processi politici ed interventi selettivi, dalla cui perdurante necessità di riorganizzazione e concretezza dipende la credibilità della dimensione sociale dell’UE per gli anni a venire.
Agende Comunicanti? : le mobilità nella Flexicurity e nell’Agenda Sociale / F. Pancaldi. ((Intervento presentato al 1. convegno Conferenza Annuale ESPAnet Italia : Flessibilità del lavoro e sicurezza dei lavoratori in Italia e in Europa tenutosi a Ancona nel 2008.
Agende Comunicanti? : le mobilità nella Flexicurity e nell’Agenda Sociale
F. PancaldiPrimo
2008
Abstract
Abstract Identificando nella governance delle molteplici transizioni nella vita professionale dei lavoratori uno degli aspetti chiave per il futuro delle politiche sociali e dell’occupazione in Europa, il modello della Flexicurity ha rivitalizzato ed elaborato il tema del sostegno alle “mobilità” nell’Unione Europea: mobilità geografica dei lavoratori all’interno del Mercato Unico e mobilità occupazionale degli individui lungo l’arco della loro vita lavorativa costituiscono i principali paradigmi attorno ai quali si svilupperà l’iniziativa politica comunitaria nel prossimo triennio della Strategia di Lisbona. Con il lancio della rinnovata Agenda Sociale nel luglio 2008, la Commissione ha avuto l’occasione di stabilire una decisa “comunicazione” con l’agenda Flexicurity, definendo in particolare il capitolo – espresso in termini piuttosto vaghi – dei “moderni sistemi di sicurezza sociale”, capaci tra l’altro di supportare gli individui durante le transizioni occupazionali e geografiche. Nonostante l’Agenda Sociale riprenda abbastanza fedelmente i temi aperti dall’agenda Flexicurity, la governance comunitaria delle sicurezze nelle mobilità appare ancora un sistema piuttosto frastagliato di processi politici ed interventi selettivi, dalla cui perdurante necessità di riorganizzazione e concretezza dipende la credibilità della dimensione sociale dell’UE per gli anni a venire.File | Dimensione | Formato | |
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