Sei mesi di guerra : l'inverno 1733-34

I primi sei mesi di occupazione militare dello Stato di Milano nell’inverno 1733-34 da parte delle truppe franco-piemontesi sono presi in esame per testare nei momenti di massima tensione il funzionamento dei sistemi fiscali e organizzativi messi a punto a cavallo fra XVII e XVIII secolo per far fronte alle spese militari. In questo periodo si era affermata una rinnovata gestione degli apparati fiscali e del debito pubblico, che permise di drenare enormi risorse destinate agli impieghi militari. Nella prima fase di guerra viva tali sistemi furono completamente travolti, tornando a metodi più tradizionali, volti all’approvvigionamento sul campo ad opera delle truppe di occupazione, con l’imposizione di corvées e contribuzioni straordinarie in denaro e natura a carico dei sudditi. Per l’organizzazione del successivo quartiere d’inverno fu in parte ripristinata la ripartizione fra province degli oneri per le truppe di occupazione, che erano triplicati rispetto all’ordinario. Il sistema era molto farraginoso e sperequato, poiché era basato sul mensuale (una tassa stabilita due secoli prima). Questo sistema durante l’età spagnola aveva garantito gli approvvigionamenti agli eserciti e aveva assecondato le aspirazioni all’autogoverno dei ceti dominanti locali, ma era anche stato fonte del pesante indebitamento di città e contadi. Tale ripartizione continuò a far fronte al trend orientato all’aumento della fiscalità a scopi militari fino all’entrata in vigore del catasto teresiano.