The present article gives an evaluation of currently available data on the first edition of the Qur'an in Arabic printed in 1537/38, whose unique surviving copy was found in Venice in 1987. Some studies published after the finding reveal the existence of numerous errors in the text of the Qur'an, such as to cast in doubt that the edition could have been really distributed. Based on a number of considerations, this hypothesis is rejected. Moreover, on the basis of the recently found kinship between Paganino de Paganini and Giovanni Bartolomeo Gabiano, it is proposed to include the enterprise of the Koran in the publishing activity of a transnational partnership of merchants. Led by the powerful Gabiano family of Venice, in turn intermarried with the Serbs Vuković, this partnership enjoyed significant support and correspondents in Constantinople. It therefore seems plausible that this group of printers and merchants, already active in publishing religious books in non-Latin alphabets for the Venetian Levant, came to produce, for purely commercial purposes, the first printing of the Qur'an in Arabic.

L’articolo offre una valutazione dei dati oggi disponibili sulla prima edizione a stampa del Corano in arabo, avvenuta nel 1537/38, e il cui unico esemplare venne ritrovato nel 1987 a Venezia. La maggior parte degli studi pubblicati dopo il ritrovamento hanno rilevato l’esistenza di numerosi errori nel testo del Corano, tale da far dubitare che l’edizione potesse essere stata effettivamente distribuita. Sulla base di una serie di considerazioni, questa ipotesi viene respinta. Si propone infine di inquadrare, sulla base del recente accertamento della parentela tra Paganino de Paganini e Giovanni Bartolomeo Gabiano, l’impresa del Corano nella politica editoriale di una società mercantile transnazionale. Capitanata dai potenti Gabiano di Venezia, a loro volta imparentati con i serbi Vuković, tale società godeva di notevoli appoggi e corrispondenti a Costantinopoli. Sembra perciò plausibile che proprio questo gruppo di stampatori e mercanti, già attivo nella produzione di libri religiosi in alfabeti non latini per il Levante veneziano, sia giunto a realizzare, per puri scopi commerciali, la prima stampa del Corano in arabo.

La scoperta del Corano arabo, ventisei anni dopo: un riesame / A.M. Nuovo. - In: NUOVI ANNALI DELLA SCUOLA SPECIALE PER ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI. - ISSN 1122-0775. - 27:(2013), pp. 9-23.

La scoperta del Corano arabo, ventisei anni dopo: un riesame

A.M. Nuovo
2013

Abstract

The present article gives an evaluation of currently available data on the first edition of the Qur'an in Arabic printed in 1537/38, whose unique surviving copy was found in Venice in 1987. Some studies published after the finding reveal the existence of numerous errors in the text of the Qur'an, such as to cast in doubt that the edition could have been really distributed. Based on a number of considerations, this hypothesis is rejected. Moreover, on the basis of the recently found kinship between Paganino de Paganini and Giovanni Bartolomeo Gabiano, it is proposed to include the enterprise of the Koran in the publishing activity of a transnational partnership of merchants. Led by the powerful Gabiano family of Venice, in turn intermarried with the Serbs Vuković, this partnership enjoyed significant support and correspondents in Constantinople. It therefore seems plausible that this group of printers and merchants, already active in publishing religious books in non-Latin alphabets for the Venetian Levant, came to produce, for purely commercial purposes, the first printing of the Qur'an in Arabic.
L’articolo offre una valutazione dei dati oggi disponibili sulla prima edizione a stampa del Corano in arabo, avvenuta nel 1537/38, e il cui unico esemplare venne ritrovato nel 1987 a Venezia. La maggior parte degli studi pubblicati dopo il ritrovamento hanno rilevato l’esistenza di numerosi errori nel testo del Corano, tale da far dubitare che l’edizione potesse essere stata effettivamente distribuita. Sulla base di una serie di considerazioni, questa ipotesi viene respinta. Si propone infine di inquadrare, sulla base del recente accertamento della parentela tra Paganino de Paganini e Giovanni Bartolomeo Gabiano, l’impresa del Corano nella politica editoriale di una società mercantile transnazionale. Capitanata dai potenti Gabiano di Venezia, a loro volta imparentati con i serbi Vuković, tale società godeva di notevoli appoggi e corrispondenti a Costantinopoli. Sembra perciò plausibile che proprio questo gruppo di stampatori e mercanti, già attivo nella produzione di libri religiosi in alfabeti non latini per il Levante veneziano, sia giunto a realizzare, per puri scopi commerciali, la prima stampa del Corano in arabo.
Edizione Corano a stampa; Paganini (famiglia), Stampa e Islam; edizioni del XVI secolo; Venezia, stampa
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
Settore M-STO/08 - Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia
2013
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