Introduzione: Il recupero funzionale dei nervi periferici dopo una lesione traumatica è possibile, ma è spesso insufficiente a causa della ridotta capacità dei neuroni di rigenera-re le fibre nervose e di re-innervare il muscolo. Quest'ultimo, in mancanza di stimoli nervosi, va incontro a degenerazione fino alla metaplasia fibro-adiposa. Per contrastare questi fenomeni, nella pratica clinica spesso si utilizza l’elettrostimolazione che consiste nell'applicazione di particolari tipi di corrente elettrica direttamente sulla superficie cutanea, al fine di indurre una contrazione nelle fibre muscolari sottostanti. L’elettrostimolazione è utilizzata dopo un intervento chirurgico di riparazione nervosa perché favorirebbe la ricrescita del moncone prossimale del nervo lesionato con l’obiettivo di ripristinare il trofismo e la funzione motoria e sensitiva. Tuttavia, rimane tutt'oggi controversa la reale efficacia di questa terapia e le modalità di applicazione, in termini di parametri, intensità e durata. Pertanto, l’obiettivo di questo studio è identificare le corrette indicazioni e l’appropriatezza dei protocolli in uso, alla luce delle più recenti acquisizioni presenti in letteratura. Materiale e metodi: Sono stati selezionati e sottoposti ad analisi critica un totale di 25 articoli full text, utilizzando il motore di ricerca PubMed. Le parole chiave inserite sono state: muscle denervation AND elettrotherapy, muscle denervation AND electrical stimulation, includendo studi pertinenti degli ultimi cinque anni condotti sia su uomo sia su animale. Risultati e discussione: Dall'analisi è emerso che iniziare l’elettrostimolazione in un lasso di tempo breve dopo l’evento indice è ragionevole poiché pare che il tempo trascorso dalla denervazione influisca negativamente sul recupero. Alcuni studi suggeriscono che la terapia debba essere effettuata entro un anno, mentre altri sostengono entro massimo tre mesi. La maggior parte degli studi mostra come l'adozione di una bassa frequenza (20 Hz) sia migliore per il recupero sensitivo e motorio. La durata giornaliera del tratta-mento descritta varia dai 20 ai 60 minuti per un tempo complessivo che spazia dalle 2 settimane ai 6 anni. Nonostante i notevoli risultati positivi, in letteratura emergono anche aspetti negativi riguardo l’impiego dell’elettrostimolazione, come l’alterazione della morfo-logia dell’assone. Nel caso di muscoli parzialmente innervati, l’elettrostimolazione, secondo alcuni autori, comprometterebbe la re-innervazione funzionale. Alcuni studi infine rilevano, in seguito all’elettrostimolazione, la comparsa di disfunzione e ipoeccitabilità dei muscoli trattati, mettendo in discussione il reale beneficio del trattamento. Conclusioni: L’elettrostimolazione è diventata una pratica routinaria in ambito riabilitativo. Dalla letteratura emerge che non c’è accordo tra i vari autori sull'utilità della tecnica, sul numero di sedute necessarie, sulla loro durata e frequenza, sui parametri della corrente impiegata per quanto riguarda tipo, durata, frequenza e intensità dell’impulso. Oc-corre riflettere su queste contraddizioni e approfondire la questione con ulteriori sperimentazioni.

Recenti acquisizioni sull'elettroterapia del muscolo denervato / M. Arrigo, L. Donati, R. Pagani, F. Gervasoni, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 12. convegno Congresso Nazionale Medici in Formazione Specialistica in Medicina Fisica e Riabilitativa tenutosi a Bologna nel 2018.

Recenti acquisizioni sull'elettroterapia del muscolo denervato

M. Arrigo
Writing – Review & Editing
;
L. Donati
Writing – Review & Editing
;
A.M. Previtera
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2018

Abstract

Introduzione: Il recupero funzionale dei nervi periferici dopo una lesione traumatica è possibile, ma è spesso insufficiente a causa della ridotta capacità dei neuroni di rigenera-re le fibre nervose e di re-innervare il muscolo. Quest'ultimo, in mancanza di stimoli nervosi, va incontro a degenerazione fino alla metaplasia fibro-adiposa. Per contrastare questi fenomeni, nella pratica clinica spesso si utilizza l’elettrostimolazione che consiste nell'applicazione di particolari tipi di corrente elettrica direttamente sulla superficie cutanea, al fine di indurre una contrazione nelle fibre muscolari sottostanti. L’elettrostimolazione è utilizzata dopo un intervento chirurgico di riparazione nervosa perché favorirebbe la ricrescita del moncone prossimale del nervo lesionato con l’obiettivo di ripristinare il trofismo e la funzione motoria e sensitiva. Tuttavia, rimane tutt'oggi controversa la reale efficacia di questa terapia e le modalità di applicazione, in termini di parametri, intensità e durata. Pertanto, l’obiettivo di questo studio è identificare le corrette indicazioni e l’appropriatezza dei protocolli in uso, alla luce delle più recenti acquisizioni presenti in letteratura. Materiale e metodi: Sono stati selezionati e sottoposti ad analisi critica un totale di 25 articoli full text, utilizzando il motore di ricerca PubMed. Le parole chiave inserite sono state: muscle denervation AND elettrotherapy, muscle denervation AND electrical stimulation, includendo studi pertinenti degli ultimi cinque anni condotti sia su uomo sia su animale. Risultati e discussione: Dall'analisi è emerso che iniziare l’elettrostimolazione in un lasso di tempo breve dopo l’evento indice è ragionevole poiché pare che il tempo trascorso dalla denervazione influisca negativamente sul recupero. Alcuni studi suggeriscono che la terapia debba essere effettuata entro un anno, mentre altri sostengono entro massimo tre mesi. La maggior parte degli studi mostra come l'adozione di una bassa frequenza (20 Hz) sia migliore per il recupero sensitivo e motorio. La durata giornaliera del tratta-mento descritta varia dai 20 ai 60 minuti per un tempo complessivo che spazia dalle 2 settimane ai 6 anni. Nonostante i notevoli risultati positivi, in letteratura emergono anche aspetti negativi riguardo l’impiego dell’elettrostimolazione, come l’alterazione della morfo-logia dell’assone. Nel caso di muscoli parzialmente innervati, l’elettrostimolazione, secondo alcuni autori, comprometterebbe la re-innervazione funzionale. Alcuni studi infine rilevano, in seguito all’elettrostimolazione, la comparsa di disfunzione e ipoeccitabilità dei muscoli trattati, mettendo in discussione il reale beneficio del trattamento. Conclusioni: L’elettrostimolazione è diventata una pratica routinaria in ambito riabilitativo. Dalla letteratura emerge che non c’è accordo tra i vari autori sull'utilità della tecnica, sul numero di sedute necessarie, sulla loro durata e frequenza, sui parametri della corrente impiegata per quanto riguarda tipo, durata, frequenza e intensità dell’impulso. Oc-corre riflettere su queste contraddizioni e approfondire la questione con ulteriori sperimentazioni.
12-ott-2018
muscle denervation; elettrotherapy; electrical stimulation; muscolo denervato; elettrostimolazione; elettroterapia; lesione nervosa
Settore MED/34 - Medicina Fisica e Riabilitativa
S.I.M.F.E.R.
Recenti acquisizioni sull'elettroterapia del muscolo denervato / M. Arrigo, L. Donati, R. Pagani, F. Gervasoni, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 12. convegno Congresso Nazionale Medici in Formazione Specialistica in Medicina Fisica e Riabilitativa tenutosi a Bologna nel 2018.
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