Infections with blood-borne pathogens are still common among patients on maintenance dialysis all over the world. The control of infection due to blood-borne viruses (particularly HBV) within dialysis units has been a major goal in the management of patients with chronic kidney disease in the industrialized world. Standard precautions and specific procedures have been recommended to prevent infections with HBV, HCV and HIV within dialysis units. Isolation of HBsAg positive patients by dialysis rooms, staff and machines continues to be an important step to control HBV infection within dialysis units, according to the CDC and other regulatory agencies. Some prospective observational studies have reported the complete prevention of HCV transmission to hemodialysis patients in the absence of any isolation policy, and the use of dedicated dialysis machines for HCV-infected patients is not recommended by clinical guidelines. Isolation of HCV-infected patients should be considered in special circumstances only. Vaccination is an important tool against transmission of HBV among patients on long-term dialysis even if the immune response towards the hepatitis B vaccine remains unsatisfactory. Hemodialysis is considered a low risk setting for the transmission of human immunodeficiency virus (HIV) infection, providing that standard and specific procedures are carefully observed. HIV-infected patients do not have to be isolated from other patients or dialyzed separately on dedicated machines.

Le infezioni da agenti a distribuzione ematogena sono tuttora frequenti nei pazienti in dialisi periodica di tutto il mondo. Il controllo dell’infezione da virus a diffusione ematogena (in particolare HBV) nei Centri Dialisi è stato un importante traguardo nella gestione dei pazienti con malattia renale cronica del mondo industrializzato. Le precauzioni universali, e quelle specifiche per la dialisi sono state raccomandate per il controllo delle infezioni da HBV, HCV, e HIV nei Centri Dialisi. L’isolamento dei pazienti HBsAg positivi mediante macchine di dialisi e staff infermieristico dedicato, e sale contumaciali continua ad essere un importante tappa per il controllo di HBV nei Centri Dialisi, in accordo a quanto raccomandato dai CDC ed altre importante agenzie. Alcuni studi prospettici ed osservazionali hanno documentato la completa prevenzione di HCV tra i pazienti in emodialisi in assenza di qualsiasi politica di isolamento, mentre l’uso di macchine di dialisi dedicate per i pazienti HCV positivi non è raccomandato dalle linee guida attuali. L’isolamento dei pazienti infetti da HCV dovrebbe essere considerato solo in particolari circostanze. La vaccinazione è un importante strumento contro la diffusione di HBV tra i pazienti in dialisi cronica anche se la risposta immune al vaccine dell’epatite B rimane insoddisfacente. L’emodialisi è considerata un ambiente a basso rischio per la trasmissione di HIV, a patto che le precauzioni universali e quelle specifiche per l’emodialisi siano rigorosamente osservate; i pazienti infetti da HIV non vanno isolati né vanno dializzati su macchine separate.

HCV, HBV, HIV ed emodialisi / F. Fabrizi, P. Martin, P. Messa. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 30:4(2013), pp. 1-11.

HCV, HBV, HIV ed emodialisi

P. Messa
2013

Abstract

Infections with blood-borne pathogens are still common among patients on maintenance dialysis all over the world. The control of infection due to blood-borne viruses (particularly HBV) within dialysis units has been a major goal in the management of patients with chronic kidney disease in the industrialized world. Standard precautions and specific procedures have been recommended to prevent infections with HBV, HCV and HIV within dialysis units. Isolation of HBsAg positive patients by dialysis rooms, staff and machines continues to be an important step to control HBV infection within dialysis units, according to the CDC and other regulatory agencies. Some prospective observational studies have reported the complete prevention of HCV transmission to hemodialysis patients in the absence of any isolation policy, and the use of dedicated dialysis machines for HCV-infected patients is not recommended by clinical guidelines. Isolation of HCV-infected patients should be considered in special circumstances only. Vaccination is an important tool against transmission of HBV among patients on long-term dialysis even if the immune response towards the hepatitis B vaccine remains unsatisfactory. Hemodialysis is considered a low risk setting for the transmission of human immunodeficiency virus (HIV) infection, providing that standard and specific procedures are carefully observed. HIV-infected patients do not have to be isolated from other patients or dialyzed separately on dedicated machines.
Le infezioni da agenti a distribuzione ematogena sono tuttora frequenti nei pazienti in dialisi periodica di tutto il mondo. Il controllo dell’infezione da virus a diffusione ematogena (in particolare HBV) nei Centri Dialisi è stato un importante traguardo nella gestione dei pazienti con malattia renale cronica del mondo industrializzato. Le precauzioni universali, e quelle specifiche per la dialisi sono state raccomandate per il controllo delle infezioni da HBV, HCV, e HIV nei Centri Dialisi. L’isolamento dei pazienti HBsAg positivi mediante macchine di dialisi e staff infermieristico dedicato, e sale contumaciali continua ad essere un importante tappa per il controllo di HBV nei Centri Dialisi, in accordo a quanto raccomandato dai CDC ed altre importante agenzie. Alcuni studi prospettici ed osservazionali hanno documentato la completa prevenzione di HCV tra i pazienti in emodialisi in assenza di qualsiasi politica di isolamento, mentre l’uso di macchine di dialisi dedicate per i pazienti HCV positivi non è raccomandato dalle linee guida attuali. L’isolamento dei pazienti infetti da HCV dovrebbe essere considerato solo in particolari circostanze. La vaccinazione è un importante strumento contro la diffusione di HBV tra i pazienti in dialisi cronica anche se la risposta immune al vaccine dell’epatite B rimane insoddisfacente. L’emodialisi è considerata un ambiente a basso rischio per la trasmissione di HIV, a patto che le precauzioni universali e quelle specifiche per l’emodialisi siano rigorosamente osservate; i pazienti infetti da HIV non vanno isolati né vanno dializzati su macchine separate.
Haemodialysis; Hepatitis B; Hepatitis C; HIV infection; Prevention
Settore MED/14 - Nefrologia
2013
http://giornaleitalianodinefrologia.it/wp-content/uploads/sites/3/pdf/GIN_A30V4_00088_11.pdf
Article (author)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/588778
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? 2
  • Scopus 2
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact