Alcuni contesti archeologici recentemente indagati nell’area urbana di Milano hanno restituito elementi di primaria importanza per la revisione della forma urbis romana, ponendo l’accento su aspetti fino a oggi considerati marginalmente. I diffusi rinvenimenti di canalizzazioni, di infrastrutture legate all’acqua e di segmenti murari riconducibili alle cinte urbiche hanno infatti riaperto il dibattito sul reale aspetto della città, già in parte suggerito dalle fonti letterarie. Lo studio sistematico di questi contesti, emersi durante interventi di emergenza e in buona parte inediti, sembra offrire l’opportunità di sciogliere i dubbi riguardo a questioni ancora poco chiare, come il reale percorso delle due cinte difensive di età cesariana e massimianea o la collocazione degli approdi fluviali. A questo proposito, la corretta combinazione del dato archeologico recentemente acquisito con le fonti storiche e cartografiche, oltre all’apporto concesso dalle metodologie di ricerca più avanzate, sono strumenti indispensabili alla ricostruzione del paesaggio urbano e dei suoi elementi costitutivi.
Paesaggi d'acque: le vie d'acqua a Mediolanum tra età tardorepubblicana e imperiale / I. Frontori. ((Intervento presentato al convegno Metodologie e strumenti per la ricerca antichistica tenutosi a Milano nel 2015.
Paesaggi d'acque: le vie d'acqua a Mediolanum tra età tardorepubblicana e imperiale
I. Frontori
2015
Abstract
Alcuni contesti archeologici recentemente indagati nell’area urbana di Milano hanno restituito elementi di primaria importanza per la revisione della forma urbis romana, ponendo l’accento su aspetti fino a oggi considerati marginalmente. I diffusi rinvenimenti di canalizzazioni, di infrastrutture legate all’acqua e di segmenti murari riconducibili alle cinte urbiche hanno infatti riaperto il dibattito sul reale aspetto della città, già in parte suggerito dalle fonti letterarie. Lo studio sistematico di questi contesti, emersi durante interventi di emergenza e in buona parte inediti, sembra offrire l’opportunità di sciogliere i dubbi riguardo a questioni ancora poco chiare, come il reale percorso delle due cinte difensive di età cesariana e massimianea o la collocazione degli approdi fluviali. A questo proposito, la corretta combinazione del dato archeologico recentemente acquisito con le fonti storiche e cartografiche, oltre all’apporto concesso dalle metodologie di ricerca più avanzate, sono strumenti indispensabili alla ricostruzione del paesaggio urbano e dei suoi elementi costitutivi.File | Dimensione | Formato | |
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