Il fumo di sigaretta spesso agisce “on-top” ad altri fattori di rischio cardiovascolare. Scopo del presente studio è stato valutare in un gruppo di pazienti dislipidemici ad elevato rischio cardiovascolare l’esistenza di eventuali interazioni tra fumo di sigaretta ed altri fattori di rischio aterosclerotico convenzionali (ipercolesterolemia, ipertensione, ipertrigliceridemia, ipoalfalipoproteinemia e diabete) nel determinare i livelli di aterosclerosi carotidea. Sono stati analizzati i dati originati da 1113 soggetti mai-fumatori (961 ipercolesterolemici, 564 ipertesi, 226 ipertrigliceridemici, 159 ipoalfalipoproteinemici e 34 diabetici), 377 soggetti ex-fumatori (301 ipercolesterolemici, 208 ipertesi, 110 ipertrigliceridemici, 109 ipoalfalipoproteinemici e 24 diabetici) e 315 soggetti fumatori (272 ipercolesterolemici, 126 ipertesi, 115 ipertrigliceridemici, 102 ipoalfalipoproteinemici e 13 diabetici). Tra i 692 soggetti fumatori ed ex-fumatori raggruppati insieme, 435 erano (o erano stati) fumatori moderati (packyears<30) e 257 erano (o erano stati) forti fumatori (packyears≥30). Indipendentemente dalla presenza/assenza degli altri fattori di rischio aterosclerotico considerati, l’IMT carotideo era sempre più elevato nei fumatori (1.07±0.25 mm) rispetto agli ex-fumatori (1.05±0.34 mm) ed ai mai-fumatori (0.93±0.27 mm) (p<0.01). L’IMT carotideo era anche sempre più elevato nei forti fumatori (1.13±0.35 mm) rispetto ai fumatori moderati (1.01±0.26 mm) (p<0.01). Interazioni significative sono state rilevate solo tra fumo ed ipertensione (p=0.033) e tra fumo e diabete (p=0.039). In conclusione, l’abitudine al fumo agisce come determinante indipendente di aterosclerosi carotidea sia in presenza che in assenza di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e ipoalfalipoproteinemia. In virtù dell’esistenza di un’interazione significativa tra fumo di sigaretta ed ipertensione e tra fumo di sigaretta e diabete, la cessazione dell’abitudine al fumo è da considerarsi particolarmente auspicabile in questo tipo di pazienti.

Effetto dell'abitudine al fumo sulla relazione tra fattori di rischio aterosclerotico ed IMT carotideo / S. Castelnuovo, B. Frigerio, M. Amato, A. Ravani, E. Tremoli, C. Sirtori, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornata Studio Ricerca clinica e di base nell'area cardiovascolare - SISA Sezione Regionale Lombarda tenutosi a Milano nel 2008.

Effetto dell'abitudine al fumo sulla relazione tra fattori di rischio aterosclerotico ed IMT carotideo

S. Castelnuovo
Primo
;
B. Frigerio
Secondo
;
E. Tremoli;C. Sirtori
Penultimo
;
D. Baldassarre
Ultimo
2008

Abstract

Il fumo di sigaretta spesso agisce “on-top” ad altri fattori di rischio cardiovascolare. Scopo del presente studio è stato valutare in un gruppo di pazienti dislipidemici ad elevato rischio cardiovascolare l’esistenza di eventuali interazioni tra fumo di sigaretta ed altri fattori di rischio aterosclerotico convenzionali (ipercolesterolemia, ipertensione, ipertrigliceridemia, ipoalfalipoproteinemia e diabete) nel determinare i livelli di aterosclerosi carotidea. Sono stati analizzati i dati originati da 1113 soggetti mai-fumatori (961 ipercolesterolemici, 564 ipertesi, 226 ipertrigliceridemici, 159 ipoalfalipoproteinemici e 34 diabetici), 377 soggetti ex-fumatori (301 ipercolesterolemici, 208 ipertesi, 110 ipertrigliceridemici, 109 ipoalfalipoproteinemici e 24 diabetici) e 315 soggetti fumatori (272 ipercolesterolemici, 126 ipertesi, 115 ipertrigliceridemici, 102 ipoalfalipoproteinemici e 13 diabetici). Tra i 692 soggetti fumatori ed ex-fumatori raggruppati insieme, 435 erano (o erano stati) fumatori moderati (packyears<30) e 257 erano (o erano stati) forti fumatori (packyears≥30). Indipendentemente dalla presenza/assenza degli altri fattori di rischio aterosclerotico considerati, l’IMT carotideo era sempre più elevato nei fumatori (1.07±0.25 mm) rispetto agli ex-fumatori (1.05±0.34 mm) ed ai mai-fumatori (0.93±0.27 mm) (p<0.01). L’IMT carotideo era anche sempre più elevato nei forti fumatori (1.13±0.35 mm) rispetto ai fumatori moderati (1.01±0.26 mm) (p<0.01). Interazioni significative sono state rilevate solo tra fumo ed ipertensione (p=0.033) e tra fumo e diabete (p=0.039). In conclusione, l’abitudine al fumo agisce come determinante indipendente di aterosclerosi carotidea sia in presenza che in assenza di ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia e ipoalfalipoproteinemia. In virtù dell’esistenza di un’interazione significativa tra fumo di sigaretta ed ipertensione e tra fumo di sigaretta e diabete, la cessazione dell’abitudine al fumo è da considerarsi particolarmente auspicabile in questo tipo di pazienti.
2008
Settore BIO/14 - Farmacologia
Università di Milano. Dipartimento di Scienze Farmacologiche
Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi. Sezione Lombarda
Effetto dell'abitudine al fumo sulla relazione tra fattori di rischio aterosclerotico ed IMT carotideo / S. Castelnuovo, B. Frigerio, M. Amato, A. Ravani, E. Tremoli, C. Sirtori, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornata Studio Ricerca clinica e di base nell'area cardiovascolare - SISA Sezione Regionale Lombarda tenutosi a Milano nel 2008.
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