INTRODUZIONE. Infezioni da rosolia, Citomegalovirus, epatiti B e C, HIV, Streptococco di tipo B, sifilide e toxoplasmosi possono aumentare significativamente la mortalità e/o la morbilità perinatale. La prevenzione e il monitoraggio delle infezioni in gravidanza costituisce quindi un requisito fondamentale del percorso nascita. OBIETTIVI. Valutare la copertura e l’esito degli screening prenatali per le sopracitate infezioni sulle donne che hanno partorito nei punti nascita della Provincia Autonoma di Trento negli anni 2007-2014 (N=38.712). METODI. La Provincia di Trento raccoglie sistematicamente le informazioni relative agli screening prenatali attraverso il sistema informativo dedicato al flusso CedAp (Certificato di Assistenza al Parto). I test di screening sono stati raggruppati in 4 tipologie, a seconda delle raccomandazioni nelle Linee Guida nazionali e provinciali, delle caratteristiche dei test e del calendario di esecuzione. Modelli di regressione logistica multipla sono stati utilizzati per stimare gli odds ratios (ORs) di non aderire ai diversi gruppi di screening per determinate caratteristiche della madre e della gravidanza. RISULTATI. La copertura degli screening infettivi antenatali era dell’99,7% per la rosolia, del 99,3% per la sifilide, del 98,1% per l’HIV, del 99,0% per l’epatite B e, del 98,9% per l’epatite C, del 94,0% per lo streptococco B e del 75,4% per il citomegalovirus con un significativo trend positivo nel periodo considerato. I principali fattori associati ad un aumento del rischio di mancata adesione agli screening emersi sono: l’aver effettuato il primo controllo ostetrico-ginecologico in gravidanza nel terzo trimestre piuttosto che nel primo (range dell’OR: 1,60-5,88), la cittadinanza straniera (range dell’OR: 1,30-1,53), la pluriparità (range dell’OR: 1,12-1,58) e un basso titolo di studio (range dell’OR: 1,14-1,65). L’aderenza agli screening aumentava nel periodo considerato (range dell’OR: 0,71-0,97 per un incremento unitario dell’anno del parto). Il 94,14% delle madri sono risultate immuni alla rosolia (con 7 casi rilevati di sieroconversione in gravidanza) e il 24,19% sono risultate immuni alla toxoplasmosi (con 110 casi di sieroconversione). La positività al test è stata riscontrata nello 0,29% dei casi per la sifilide, nello 0,13% per l’HIV, nello 0,94% per l’epatite B, nello 0,53% per l’epatite C e nel 22,3% per lo Streptococco B. Sono state rilevate 123 prime infezioni da Citomegalovirus in gravidanza, 97 reinfezioni, mentre il 64,18% delle donne ha evidenziato una infezione da Citomegalovirus precedente alla gravidanza. CONCLUSIONI. Lo studio ha evidenziato una crescente attenzione al monitoraggio delle infezioni in gravidanza nella Provincia Autonoma di Trento. Nonostante ciò, determinate categorie di donne quali le cittadine straniere, le pluripare e le donne con titolo di studio più basso richiedono una particolare attenzione durante la gravidanza.

Le infezioni prenatali in provincia autonoma di trento : copertura ed esito degli screening infettivi negli anni 2007-2014 / M. Dalmartello, F. Parazzini, L. Collini, R. Pertile, M. Pedron, C.V.B. LA VECCHIA, S. Piffer. ((Intervento presentato al 41. convegno Convegno AIE tenutosi a Mantova nel 2017.

Le infezioni prenatali in provincia autonoma di trento : copertura ed esito degli screening infettivi negli anni 2007-2014.

M. Dalmartello
Primo
;
F. Parazzini
Secondo
;
C.V.B. LA VECCHIA
Penultimo
;
2017

Abstract

INTRODUZIONE. Infezioni da rosolia, Citomegalovirus, epatiti B e C, HIV, Streptococco di tipo B, sifilide e toxoplasmosi possono aumentare significativamente la mortalità e/o la morbilità perinatale. La prevenzione e il monitoraggio delle infezioni in gravidanza costituisce quindi un requisito fondamentale del percorso nascita. OBIETTIVI. Valutare la copertura e l’esito degli screening prenatali per le sopracitate infezioni sulle donne che hanno partorito nei punti nascita della Provincia Autonoma di Trento negli anni 2007-2014 (N=38.712). METODI. La Provincia di Trento raccoglie sistematicamente le informazioni relative agli screening prenatali attraverso il sistema informativo dedicato al flusso CedAp (Certificato di Assistenza al Parto). I test di screening sono stati raggruppati in 4 tipologie, a seconda delle raccomandazioni nelle Linee Guida nazionali e provinciali, delle caratteristiche dei test e del calendario di esecuzione. Modelli di regressione logistica multipla sono stati utilizzati per stimare gli odds ratios (ORs) di non aderire ai diversi gruppi di screening per determinate caratteristiche della madre e della gravidanza. RISULTATI. La copertura degli screening infettivi antenatali era dell’99,7% per la rosolia, del 99,3% per la sifilide, del 98,1% per l’HIV, del 99,0% per l’epatite B e, del 98,9% per l’epatite C, del 94,0% per lo streptococco B e del 75,4% per il citomegalovirus con un significativo trend positivo nel periodo considerato. I principali fattori associati ad un aumento del rischio di mancata adesione agli screening emersi sono: l’aver effettuato il primo controllo ostetrico-ginecologico in gravidanza nel terzo trimestre piuttosto che nel primo (range dell’OR: 1,60-5,88), la cittadinanza straniera (range dell’OR: 1,30-1,53), la pluriparità (range dell’OR: 1,12-1,58) e un basso titolo di studio (range dell’OR: 1,14-1,65). L’aderenza agli screening aumentava nel periodo considerato (range dell’OR: 0,71-0,97 per un incremento unitario dell’anno del parto). Il 94,14% delle madri sono risultate immuni alla rosolia (con 7 casi rilevati di sieroconversione in gravidanza) e il 24,19% sono risultate immuni alla toxoplasmosi (con 110 casi di sieroconversione). La positività al test è stata riscontrata nello 0,29% dei casi per la sifilide, nello 0,13% per l’HIV, nello 0,94% per l’epatite B, nello 0,53% per l’epatite C e nel 22,3% per lo Streptococco B. Sono state rilevate 123 prime infezioni da Citomegalovirus in gravidanza, 97 reinfezioni, mentre il 64,18% delle donne ha evidenziato una infezione da Citomegalovirus precedente alla gravidanza. CONCLUSIONI. Lo studio ha evidenziato una crescente attenzione al monitoraggio delle infezioni in gravidanza nella Provincia Autonoma di Trento. Nonostante ciò, determinate categorie di donne quali le cittadine straniere, le pluripare e le donne con titolo di studio più basso richiedono una particolare attenzione durante la gravidanza.
26-ott-2017
Settore MED/01 - Statistica Medica
Le infezioni prenatali in provincia autonoma di trento : copertura ed esito degli screening infettivi negli anni 2007-2014 / M. Dalmartello, F. Parazzini, L. Collini, R. Pertile, M. Pedron, C.V.B. LA VECCHIA, S. Piffer. ((Intervento presentato al 41. convegno Convegno AIE tenutosi a Mantova nel 2017.
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