La corruzione consiste per Machiavelli nell’acquisizione di un «costume» opposto a quello dell’«uomo libero» e «il grado di corruzione» costituisce il parametro fondamentale di cui lo scienziato politico deve tener conto nel progettare le riforme delle città. In Hobbes, invece, corruzione è sinonimo di «indocilità» nel senso di «indocibility», ossia di incapacità di apprendimento o di corretto uso della ragione. Pertanto l’«indocile» hobbesiano è il cittadino incapace di apprendere le «cause della pace» e, se può essere definito «corrotto», non in è senso propriamente morale, ma in un senso nuovo che si potrebbe definire "ideologico". Le valenze differenti con cui Machiavelli e Hobbes fanno uso del concetto di «popolo corrotto» implicano profonde divergenze nelle filosofie politiche dei due autori, ma anche una significativa convergenza concernente la nozione di uguaglianza e di soggezione alla legge.
La nozione di «popolo corrotto» («corrupted people») in Machiavelli e Hobbes / A. Lupoli - In: Dopo Machiavelli / Après Machiavel / [a cura di] L. Bianchi, A. Postigliola. - Napoli : Liguori, 2009. - ISBN 9788820744625. - pp. 153-181 (( convegno Dopo Machiavelli / Après Machiavel tenutosi a Università degli Studi di Napoli nel 2006.
La nozione di «popolo corrotto» («corrupted people») in Machiavelli e Hobbes
A. LupoliPrimo
2009
Abstract
La corruzione consiste per Machiavelli nell’acquisizione di un «costume» opposto a quello dell’«uomo libero» e «il grado di corruzione» costituisce il parametro fondamentale di cui lo scienziato politico deve tener conto nel progettare le riforme delle città. In Hobbes, invece, corruzione è sinonimo di «indocilità» nel senso di «indocibility», ossia di incapacità di apprendimento o di corretto uso della ragione. Pertanto l’«indocile» hobbesiano è il cittadino incapace di apprendere le «cause della pace» e, se può essere definito «corrotto», non in è senso propriamente morale, ma in un senso nuovo che si potrebbe definire "ideologico". Le valenze differenti con cui Machiavelli e Hobbes fanno uso del concetto di «popolo corrotto» implicano profonde divergenze nelle filosofie politiche dei due autori, ma anche una significativa convergenza concernente la nozione di uguaglianza e di soggezione alla legge.Pubblicazioni consigliate
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