In 'Reef' (1994), il suo primo romanzo, lo scrittore di origine singalese Romesh Gunesekera sfrutta il tropo del paradiso decostruendo l’immaginario neocoloniale, rivelando il degrado ambientale, la violenza della guerra civile e gli effetti deleteri del capitalismo globale sullo Sri Lanka. L’epigrafe, tratta da 'The Tempest' di William Shakespeare, richiama subito il ruolo fondamentale del mare nel romanzo, come spazio magico, e delle sue profonde trasformazioni, in particolare la progressiva erosione della barriera corallina. In 'Reef', gli sconvolgimenti politici sono rappresentati indirettamente attraverso la geografia del brulicante mondo sottomarino che circonda le coste dello Sri Lanka.
Paradisi postcoloniali: 'Reef' di Romesh Gunesekera / N. Brazzelli. ((Intervento presentato al convegno Mondi immaginari, perduti e ritrovati tenutosi a Milano nel 2017.
Paradisi postcoloniali: 'Reef' di Romesh Gunesekera
N. BrazzelliPrimo
2017
Abstract
In 'Reef' (1994), il suo primo romanzo, lo scrittore di origine singalese Romesh Gunesekera sfrutta il tropo del paradiso decostruendo l’immaginario neocoloniale, rivelando il degrado ambientale, la violenza della guerra civile e gli effetti deleteri del capitalismo globale sullo Sri Lanka. L’epigrafe, tratta da 'The Tempest' di William Shakespeare, richiama subito il ruolo fondamentale del mare nel romanzo, come spazio magico, e delle sue profonde trasformazioni, in particolare la progressiva erosione della barriera corallina. In 'Reef', gli sconvolgimenti politici sono rappresentati indirettamente attraverso la geografia del brulicante mondo sottomarino che circonda le coste dello Sri Lanka.Pubblicazioni consigliate
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