Thanks to unpublished documents, mostly preparatory drafts and manuscripts from Pasolini’s papers, this essay argues that it is misleading to consider Comizi d’amore as a simple example of ‘cinéma vérité’, as it is commonly understood. The paper particularly focuses on how and why Pasolini manipulated the footage through editing and dubbing, sometimes in problematic ways, in order to build a film with a thesis rather than simply showing the results of his inquiry without any interference.

Analizzando Comizi d’amore alla luce di alcuni documenti inediti, compresi alcuni materiali del suo avantesto conservati fra le carte di Pasolini, questo saggio mette in discussione la convinzione che si tratti di un semplice esempio di ‘cinema verità’ per riportarlo sotto l’egida del cinema autoriale. Si mettono quindi in luce le diverse modalità e le ragioni per cui l’autore è intervenuto – talora in modi problematici – al fine di rielaborare la materia filmata (facendo ricorso soprattutto al montaggio e al doppiaggio) anziché presentarla con neutra immediatezza.

Parlavo vivo a un popolo di morti. «Comizi d’amore», cinema-verità e film a tesi / M. Giori. - In: STUDI PASOLINIANI. - ISSN 1972-473X. - 6:(2012), pp. 99-112.

Parlavo vivo a un popolo di morti. «Comizi d’amore», cinema-verità e film a tesi

M. Giori
2012

Abstract

Thanks to unpublished documents, mostly preparatory drafts and manuscripts from Pasolini’s papers, this essay argues that it is misleading to consider Comizi d’amore as a simple example of ‘cinéma vérité’, as it is commonly understood. The paper particularly focuses on how and why Pasolini manipulated the footage through editing and dubbing, sometimes in problematic ways, in order to build a film with a thesis rather than simply showing the results of his inquiry without any interference.
Analizzando Comizi d’amore alla luce di alcuni documenti inediti, compresi alcuni materiali del suo avantesto conservati fra le carte di Pasolini, questo saggio mette in discussione la convinzione che si tratti di un semplice esempio di ‘cinema verità’ per riportarlo sotto l’egida del cinema autoriale. Si mettono quindi in luce le diverse modalità e le ragioni per cui l’autore è intervenuto – talora in modi problematici – al fine di rielaborare la materia filmata (facendo ricorso soprattutto al montaggio e al doppiaggio) anziché presentarla con neutra immediatezza.
Settore L-ART/06 - Cinema, Fotografia e Televisione
2012
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