Le zoonosi sono state e sono ancora considerate soltanto come un “problema veterinario”. Invece, la lettura delle emergenze, riemergenze e persistenze zoonosiche è più facilmente comprensibile nel contesto del “confronto” patogeno-animale-uomo. Alle proprietà di espressione dell’agente patogeno sono state correlate tre interfacce: uomo-ambiente, animale-ambiente e uomo-animale. Animali e uomo, possono essere indifferentemente serbatoi o vettori degli agenti patogeni, mentre le interfacce possono amplificare l’impatto clinico in tutte le specie coinvolte. L’andamento delle malattie è sovrapponibile negli animali e nell’uomo per infezione, clinica e controllo; perciò, questo “modello epidemiologico” può essere la chiave per una lettura aggiornata delle malattie infettive dell’uomo e degli animali. Gli interventi di controllo e prevenzione dovrebbero realizzarsi in un ambito interdisciplinare, senza separare il settore medico da quello veterinario e tenendo conto che l’attività patogena dei microrganismi è indipendente dalla specie; infine, se sanità pubblica e sanità pubblica veterinaria sono strettamente connesse, conoscenze e informazioni possono essere messe in comune e utilizzate a reciproco vantaggio.
Emersione e ri-emersione delle zoonosi : contesto e conseguenze / V. Sala, E. De Faveri. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - 2:4 suppl. 2(2012 May 05), pp. 14-18. ((Intervento presentato al convegno Le infezioni in area medica critica: diagnosi e clinica di laboratorio tenutosi a Roma nel 2012.
Emersione e ri-emersione delle zoonosi : contesto e conseguenze
V. Sala;
2012
Abstract
Le zoonosi sono state e sono ancora considerate soltanto come un “problema veterinario”. Invece, la lettura delle emergenze, riemergenze e persistenze zoonosiche è più facilmente comprensibile nel contesto del “confronto” patogeno-animale-uomo. Alle proprietà di espressione dell’agente patogeno sono state correlate tre interfacce: uomo-ambiente, animale-ambiente e uomo-animale. Animali e uomo, possono essere indifferentemente serbatoi o vettori degli agenti patogeni, mentre le interfacce possono amplificare l’impatto clinico in tutte le specie coinvolte. L’andamento delle malattie è sovrapponibile negli animali e nell’uomo per infezione, clinica e controllo; perciò, questo “modello epidemiologico” può essere la chiave per una lettura aggiornata delle malattie infettive dell’uomo e degli animali. Gli interventi di controllo e prevenzione dovrebbero realizzarsi in un ambito interdisciplinare, senza separare il settore medico da quello veterinario e tenendo conto che l’attività patogena dei microrganismi è indipendente dalla specie; infine, se sanità pubblica e sanità pubblica veterinaria sono strettamente connesse, conoscenze e informazioni possono essere messe in comune e utilizzate a reciproco vantaggio.File | Dimensione | Formato | |
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