INTRODUZIONE L’infezione da Helicobacter pylori (HP) è il principale fattore di rischio del tumore gastrico e l’eradicazione dell’infezione rimane la miglior strategia per ridurne l’incidenza. La claritromicina (cla) è l’antibiotico d’elezione utilizzato in tutte le varianti di terapia (triplice, quadruplice,sequenziale) per l’eradicazione dell’infezione da HP, ma il suo utilizzo non è sempre efficace, con recidive dell’infezione. E’ presente infatti un’alta percentuale di resistenza, con una variabilità tra il 2 e 30% in Europa e in Italia, e variabilità tra Nord e Sud. Inoltre, in caso di precedente esposizione all’antibiotico-terapia, la probabilità di insuccesso aumenta. Nel caso in cui non sia possibile utilizzare il test standard per determinare la sensibilità alla cla prima di iniziare il trattamento terapeutico, la IV Consensus Conference di Maastrich consiglia l’utilizzo di test molecolari. E’ stata messa a punto a questo scopo una qPCR, che permette risultati in tempi rapidi, utilizzabile anche in campioni fecali. METODI Il DNA di HP è stato isolato a partire da 38 biopsie gastriche, raccolte da pazienti provenienti dalla provincia di Lecco. La caratterizzazione molecolare del gene 23SrRNA di HP è stata effettuata mediante Real Time PCR (Q-PCR) per discriminazione allelica, ottimizzata in modo da essere in grado di discriminare la presenza degli strain Wild Type, e degli strains mutati A2142G, A2143G e A2142C, responsabili della resistenza. RISULTATI Il 55% dei campioni analizzati era risultato precedentemente positivo al test dell’ureasi, mentre il 3% aveva dato esito dubbio. I risultati ottenuti mediante Real Time PCR sono stati i seguenti: 45% dei campioni sono risultati positivi per la presenza di HP e di questi, 65% è risultato positivo per la presenza del ceppo sensibile alla cla; 23% è risultato eterozigote per la presenza dello strain WT/A2143G, 6% eterozigote per la presenza dello strain WT/A2142G e 6% omozigote per la mutazione A2143G CONCLUSIONI I dati preliminari dimostrano che nella popolazione in esame la resistenza alla cla è abbastanza frequente (in percentuale maggiore rispetto ad altre popolazioni) e confermano che la mutazione più frequente in Italia è A2143G. I risultati confermano inoltre che i test molecolari rappresentano un valido aiuto nella diagnosi dell’infezione da HP e permettono in tempi brevi di ottenere informazioni sulla resistenza alla cla, utili per la scelta della terapia più appropriata.

Resistenza alla Claritromicina di Helicobacter Pylori: utilizzo della q-PCR per discriminazione alellelica / R. Cardarelli, S. Delbue, S. Villani, F. Elia, G. Prada, V. Molina, P. Ferrante. ((Intervento presentato al 43. convegno Congreso Nazionale dell'Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Rimini nel 2014.

Resistenza alla Claritromicina di Helicobacter Pylori: utilizzo della q-PCR per discriminazione alellelica

S. Delbue;S. Villani;P. Ferrante
2014

Abstract

INTRODUZIONE L’infezione da Helicobacter pylori (HP) è il principale fattore di rischio del tumore gastrico e l’eradicazione dell’infezione rimane la miglior strategia per ridurne l’incidenza. La claritromicina (cla) è l’antibiotico d’elezione utilizzato in tutte le varianti di terapia (triplice, quadruplice,sequenziale) per l’eradicazione dell’infezione da HP, ma il suo utilizzo non è sempre efficace, con recidive dell’infezione. E’ presente infatti un’alta percentuale di resistenza, con una variabilità tra il 2 e 30% in Europa e in Italia, e variabilità tra Nord e Sud. Inoltre, in caso di precedente esposizione all’antibiotico-terapia, la probabilità di insuccesso aumenta. Nel caso in cui non sia possibile utilizzare il test standard per determinare la sensibilità alla cla prima di iniziare il trattamento terapeutico, la IV Consensus Conference di Maastrich consiglia l’utilizzo di test molecolari. E’ stata messa a punto a questo scopo una qPCR, che permette risultati in tempi rapidi, utilizzabile anche in campioni fecali. METODI Il DNA di HP è stato isolato a partire da 38 biopsie gastriche, raccolte da pazienti provenienti dalla provincia di Lecco. La caratterizzazione molecolare del gene 23SrRNA di HP è stata effettuata mediante Real Time PCR (Q-PCR) per discriminazione allelica, ottimizzata in modo da essere in grado di discriminare la presenza degli strain Wild Type, e degli strains mutati A2142G, A2143G e A2142C, responsabili della resistenza. RISULTATI Il 55% dei campioni analizzati era risultato precedentemente positivo al test dell’ureasi, mentre il 3% aveva dato esito dubbio. I risultati ottenuti mediante Real Time PCR sono stati i seguenti: 45% dei campioni sono risultati positivi per la presenza di HP e di questi, 65% è risultato positivo per la presenza del ceppo sensibile alla cla; 23% è risultato eterozigote per la presenza dello strain WT/A2143G, 6% eterozigote per la presenza dello strain WT/A2142G e 6% omozigote per la mutazione A2143G CONCLUSIONI I dati preliminari dimostrano che nella popolazione in esame la resistenza alla cla è abbastanza frequente (in percentuale maggiore rispetto ad altre popolazioni) e confermano che la mutazione più frequente in Italia è A2143G. I risultati confermano inoltre che i test molecolari rappresentano un valido aiuto nella diagnosi dell’infezione da HP e permettono in tempi brevi di ottenere informazioni sulla resistenza alla cla, utili per la scelta della terapia più appropriata.
nov-2014
Helicobacter Pylori; resistenza antibiotica
Settore MED/07 - Microbiologia e Microbiologia Clinica
Resistenza alla Claritromicina di Helicobacter Pylori: utilizzo della q-PCR per discriminazione alellelica / R. Cardarelli, S. Delbue, S. Villani, F. Elia, G. Prada, V. Molina, P. Ferrante. ((Intervento presentato al 43. convegno Congreso Nazionale dell'Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Rimini nel 2014.
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