1. La regolazione asimmetrica dei mercati è uno strumento utile al fine di riequilibrare situazioni di dominanza di una o più imprese. Essa consiste nell’imposizione di regole asimmetriche tra gli operatori. Il livello della regolazione può essere abbassato per gli operatori nuovi entranti (cd. Newcomer) oppure, come più spesso accade, innalzato per gli operatori con una posizione di dominanza. I remedies imposti agli operatori dominanti consistono in limitazioni alla loro libertà imprenditoriale quali, ad esempio obblighi di concludere accordi con altri operatori, obblighi di orientamento ai costi dei propri servizi e più generali obblighi di trasparenza. 2. La regolazione asimmetrica nel settore delle telecomunicazioni ha assolto storicamente il compito di consentire una liberalizzazione sostanziale di mercati formalmente liberalizzati in cui esisteva una fortissima sperequazione tra la forza di mercato degli operatori ex monopolisti (cd. Incumbent), proprietari della rete di trasmissione, ed i nuovi operatori Newcomer, costretti per poter offrire i propri servizi a contrattare con gli Incumbent l’accesso alla rete. Gli obblighi asimmetrici (cd. remedies), definiti a livello comunitario ed applicati dalle Autorità nazionali di regolazione, consistono in questa fase principalmente in una pluralità regole, graduate in maniera diversa, volte a consentire l’accesso dei nuovi operatori alla rete pubblica in modo non discriminatorio. 3. Il procedimento per l’imposizione di questi obblighi è in questa prima fase piuttosto semplice. La normativa comunitaria individua un minimo comune denominatore di remedies. Gli Stati possono definirne di ulteriori. L’imposizione degli obblighi asimmetrici spetta alle ANR. Le ANR calcolano la quota di mercato degli operatori. Gli operatori che superano una determinata quota numerica sono qualificati come operatori con significativo potere di mercato. Ad essi sono imposti i remedies previsti dalla normativa. L’operatore con significativo potere di mercato è dunque definito sulla base di un esame statico del mercato in cui opera. L’obbligo asimmetrico corrisponde automaticamente alla posizione di mercato così accertata. 4. Il Framework 2002 della Comunità Europea modifica profondamente questo sistema. La situazione di fatto che il Framework 2002 si propone di disciplinare è profondamente diversa rispetto alla fase della liberalizzazione dei mercati. La nuova situazione è caratterizzata infatti da: maggiore replicabilità delle risorse di rete, pluralità di operatori non verticalmente integrati, unbundling della rete tradizionale e dell’ultimo miglio. Questo mutamento del presupposto di fatto della regolazione asimmetrica impone un mutamento della normativa di riferimento. Il Framework 2002 si propone dunque di limitare la regolazione asimmetrica ai soli casi in cui il mercato non sia in grado di autoregolarsi oppure non sia sufficiente agire con gli strumenti antitrust. Parallelamente il legislatore comunitario persegue l’obiettivo di una maggiore uniformazione dei remedies a livello comunitario. 5. Il nuovo procedimento per l’imposizione è trasformato al fine di raggiungere i nuovi obiettivi posti dalla normativa comunitaria. I capisaldi del nuovo procedimento sono: a)l’elenco tassativo dei remedies da parte della legislazione comunitaria, b) la delegificazione dei mercati rilevanti, c) lo sganciamento della posizione di significativo potere di mercato da una quota numerica predeterminata, d) l’analisi dinamica dei mercati da parte delle ANR, e) il coinvolgimento degli operatori nella definizione dei remedies, f) il ruolo unificante svolto dalla Commissione all’interno dei procedimenti nazionali. 6. Il procedimento ha dato risultati contrastanti. Gli Stati, le cui ANR, hanno svolto più rapidamente i procedimenti di analisi vantano performance economiche migliori sia in termini di crescita dei mercati sia in termini di attrazione di investimenti. Tuttavia, la lentezza con cui sono portati avanti i processi di reregulation è generalizzata. Questo fa sorgere alcune perplessità posto che l’obiettivo del nuovo procedimento è consentire una regulation flessibile ed al passo con i cambiamenti tecnologici in atto. In generale si osserva che il livello della regolazione asimmetrica si mantiene ovunque piuttosto elevato. 7. La Commissione Europea ha iniziato a valutare nel corso del 2006 possibili modifiche al procedimento di imposizione dei remedies sottoponendo alle ANR, agli Stati ed agli operatori diverse opzioni di sviluppo. L’obiettivo della Commissione è una maggiore rapidità di analisi dei mercati ed una maggiore armonizzazione dei remedies specificamente imposti dalle ANR. È necessario valutare la possibilità di raggiungere un nuovo equilibrio tra ruolo uniformante della Commissione ed attività delle ANR che non pregiudichi il principio di sussidiarietà.

Governance e comunicazioni elettroniche : il procedimento per la regolazione asimmetrica nel settore delle comunicazioni elettroniche : novità e criticità / M. Orofino. ((Intervento presentato al convegno Governance dell’economia e integrazione europea tenutosi a Siena nel 2007.

Governance e comunicazioni elettroniche : il procedimento per la regolazione asimmetrica nel settore delle comunicazioni elettroniche : novità e criticità

M. Orofino
Primo
2007

Abstract

1. La regolazione asimmetrica dei mercati è uno strumento utile al fine di riequilibrare situazioni di dominanza di una o più imprese. Essa consiste nell’imposizione di regole asimmetriche tra gli operatori. Il livello della regolazione può essere abbassato per gli operatori nuovi entranti (cd. Newcomer) oppure, come più spesso accade, innalzato per gli operatori con una posizione di dominanza. I remedies imposti agli operatori dominanti consistono in limitazioni alla loro libertà imprenditoriale quali, ad esempio obblighi di concludere accordi con altri operatori, obblighi di orientamento ai costi dei propri servizi e più generali obblighi di trasparenza. 2. La regolazione asimmetrica nel settore delle telecomunicazioni ha assolto storicamente il compito di consentire una liberalizzazione sostanziale di mercati formalmente liberalizzati in cui esisteva una fortissima sperequazione tra la forza di mercato degli operatori ex monopolisti (cd. Incumbent), proprietari della rete di trasmissione, ed i nuovi operatori Newcomer, costretti per poter offrire i propri servizi a contrattare con gli Incumbent l’accesso alla rete. Gli obblighi asimmetrici (cd. remedies), definiti a livello comunitario ed applicati dalle Autorità nazionali di regolazione, consistono in questa fase principalmente in una pluralità regole, graduate in maniera diversa, volte a consentire l’accesso dei nuovi operatori alla rete pubblica in modo non discriminatorio. 3. Il procedimento per l’imposizione di questi obblighi è in questa prima fase piuttosto semplice. La normativa comunitaria individua un minimo comune denominatore di remedies. Gli Stati possono definirne di ulteriori. L’imposizione degli obblighi asimmetrici spetta alle ANR. Le ANR calcolano la quota di mercato degli operatori. Gli operatori che superano una determinata quota numerica sono qualificati come operatori con significativo potere di mercato. Ad essi sono imposti i remedies previsti dalla normativa. L’operatore con significativo potere di mercato è dunque definito sulla base di un esame statico del mercato in cui opera. L’obbligo asimmetrico corrisponde automaticamente alla posizione di mercato così accertata. 4. Il Framework 2002 della Comunità Europea modifica profondamente questo sistema. La situazione di fatto che il Framework 2002 si propone di disciplinare è profondamente diversa rispetto alla fase della liberalizzazione dei mercati. La nuova situazione è caratterizzata infatti da: maggiore replicabilità delle risorse di rete, pluralità di operatori non verticalmente integrati, unbundling della rete tradizionale e dell’ultimo miglio. Questo mutamento del presupposto di fatto della regolazione asimmetrica impone un mutamento della normativa di riferimento. Il Framework 2002 si propone dunque di limitare la regolazione asimmetrica ai soli casi in cui il mercato non sia in grado di autoregolarsi oppure non sia sufficiente agire con gli strumenti antitrust. Parallelamente il legislatore comunitario persegue l’obiettivo di una maggiore uniformazione dei remedies a livello comunitario. 5. Il nuovo procedimento per l’imposizione è trasformato al fine di raggiungere i nuovi obiettivi posti dalla normativa comunitaria. I capisaldi del nuovo procedimento sono: a)l’elenco tassativo dei remedies da parte della legislazione comunitaria, b) la delegificazione dei mercati rilevanti, c) lo sganciamento della posizione di significativo potere di mercato da una quota numerica predeterminata, d) l’analisi dinamica dei mercati da parte delle ANR, e) il coinvolgimento degli operatori nella definizione dei remedies, f) il ruolo unificante svolto dalla Commissione all’interno dei procedimenti nazionali. 6. Il procedimento ha dato risultati contrastanti. Gli Stati, le cui ANR, hanno svolto più rapidamente i procedimenti di analisi vantano performance economiche migliori sia in termini di crescita dei mercati sia in termini di attrazione di investimenti. Tuttavia, la lentezza con cui sono portati avanti i processi di reregulation è generalizzata. Questo fa sorgere alcune perplessità posto che l’obiettivo del nuovo procedimento è consentire una regulation flessibile ed al passo con i cambiamenti tecnologici in atto. In generale si osserva che il livello della regolazione asimmetrica si mantiene ovunque piuttosto elevato. 7. La Commissione Europea ha iniziato a valutare nel corso del 2006 possibili modifiche al procedimento di imposizione dei remedies sottoponendo alle ANR, agli Stati ed agli operatori diverse opzioni di sviluppo. L’obiettivo della Commissione è una maggiore rapidità di analisi dei mercati ed una maggiore armonizzazione dei remedies specificamente imposti dalle ANR. È necessario valutare la possibilità di raggiungere un nuovo equilibrio tra ruolo uniformante della Commissione ed attività delle ANR che non pregiudichi il principio di sussidiarietà.
8-giu-2007
comunicazioni elettroniche ; regolazione ; obblighi asimmetrici
Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
Governance e comunicazioni elettroniche : il procedimento per la regolazione asimmetrica nel settore delle comunicazioni elettroniche : novità e criticità / M. Orofino. ((Intervento presentato al convegno Governance dell’economia e integrazione europea tenutosi a Siena nel 2007.
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