Il saggio propone una nuova chiave di lettura delle dinamiche del mercato del lavoro globale, nella quale sono (non solo gli imprenditori a scegliere i lavoratori, ma anche) i lavoratori, intesi come gruppo radicato in un determinato territorio, a scegliere e "ingaggiare" l'imprenditore. Nella prima parte esso argomenta la tesi per cui i lavoratori hanno un interesse alla globalizzazione della concorrenza nel mercato del lavoro dal lato della domanda non soltanto quando il mercato del prodotto o servizio assume carattere monopolistico, ma anche - sia pure in minore misura - quando esso assume carattere concorrenziale. Il saggio prosegue argomentando la tesi secondo cui tra le cause principali dell'incapacità del sistema-Italia di intercettare gli investimenti nel mercato globale dei capitali va annoverata la cultura e la struttura istituzionale del nostro sistema di relazioni industriali, che di fatto proteggono gli imprenditori italiani dagli stranieri nel mercato del lavoro, anche quando le protezioni sono cadute nei mercati dei prodotti e dei servizi. Viene sottoposta ad analisi critica, in particolare, la regola (non scritta ma universalmente riconosciuta e applicata) dell'inderogabilità assoluta, al livello aziendale, del modello di organizzazione del lavoro e di struttura della retribuzione stabilito dal contratto collettivo nazionale.
Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l'imprenditore : le nuove frontiere delle politiche del lavoro nell'era della globalizzazione / P. Ichino. - In: GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI. - ISSN 1720-4321. - 29:115(2007), pp. 425-454.
Che cosa impedisce ai lavoratori di scegliersi l'imprenditore : le nuove frontiere delle politiche del lavoro nell'era della globalizzazione
P. IchinoPrimo
2007
Abstract
Il saggio propone una nuova chiave di lettura delle dinamiche del mercato del lavoro globale, nella quale sono (non solo gli imprenditori a scegliere i lavoratori, ma anche) i lavoratori, intesi come gruppo radicato in un determinato territorio, a scegliere e "ingaggiare" l'imprenditore. Nella prima parte esso argomenta la tesi per cui i lavoratori hanno un interesse alla globalizzazione della concorrenza nel mercato del lavoro dal lato della domanda non soltanto quando il mercato del prodotto o servizio assume carattere monopolistico, ma anche - sia pure in minore misura - quando esso assume carattere concorrenziale. Il saggio prosegue argomentando la tesi secondo cui tra le cause principali dell'incapacità del sistema-Italia di intercettare gli investimenti nel mercato globale dei capitali va annoverata la cultura e la struttura istituzionale del nostro sistema di relazioni industriali, che di fatto proteggono gli imprenditori italiani dagli stranieri nel mercato del lavoro, anche quando le protezioni sono cadute nei mercati dei prodotti e dei servizi. Viene sottoposta ad analisi critica, in particolare, la regola (non scritta ma universalmente riconosciuta e applicata) dell'inderogabilità assoluta, al livello aziendale, del modello di organizzazione del lavoro e di struttura della retribuzione stabilito dal contratto collettivo nazionale.Pubblicazioni consigliate
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