Vi presento una ricerca che viene portata avanti da alcuni anni dal dipartimento della clinica psichiatrica dell'Univesità di Milano e dal CIPA Istituto di Milano. Si tratta di una riflessione sulle teorie della mente e al tempo stesso di una verifica delle basi sperimentali della psicologia junghiana. La ricerca è anzitutto una verifica sperimentale messa a punto da Jung all'inizio del secolo scorso. Uno degli scopi della ricerca è verificare se l'esperimento associativo può funzionare oggi e che cosa ci dice, come possiamo usarlo nella prassi clinica, se è scientificamente corretto, e verificare se l'analisi dell'esperimento è pura proiezione. La ricerca è stata impostata dal gruppo della clinica psichiatrica dell'Università degli Studi di Milano, cercando di rispettare i parametri di scientificità delle ricerche sperimentali: confronto con altri test, rigore nella valutazione per evitare nei limiti del possibile i falsi positivi o per evitare quello che i colleghi anglosassoni definiscono come "analyst's enumerative inductivism", valutazione in cieco dell'esperimento, somministrazione del test a periodi stabiliti per valutare la sensibilittà del metodo, campione di popolazione eterogeneo, valutatori diversi per valutare la coerenza del metodo. Il presente lavoro riferisce i risultati relativi ad un solo esperimento associativo, ai dati emersi dal colloquio anamnestico ed agli altri tests effettuati.

Psicoterapia junghiana nell'istituzione : un dialogo possibile tra clinica e ricerca / C. Bressi, C. Vezzoli, P. Boato, C. Cattaneo, S. Manenti, U. Visentin - In: La psiche nell’epoca della tecnica / [a cura di] C. Bressi, E. Cristiani, N. Fina, U. Galimberti, O. Mariani, M.M. Pessina, C. Vezzoli, M.I. Wuehl. - [s.l] : La biblioteca di Vivarium, 2007. - ISBN 8887131848. - pp. 431-433 (( Intervento presentato al 13.. convegno Convegno Nazionale CIPA “La psiche nell’epoca della tecnica” tenutosi a Milano nel 2005.

Psicoterapia junghiana nell'istituzione : un dialogo possibile tra clinica e ricerca

C. Bressi;
2007

Abstract

Vi presento una ricerca che viene portata avanti da alcuni anni dal dipartimento della clinica psichiatrica dell'Univesità di Milano e dal CIPA Istituto di Milano. Si tratta di una riflessione sulle teorie della mente e al tempo stesso di una verifica delle basi sperimentali della psicologia junghiana. La ricerca è anzitutto una verifica sperimentale messa a punto da Jung all'inizio del secolo scorso. Uno degli scopi della ricerca è verificare se l'esperimento associativo può funzionare oggi e che cosa ci dice, come possiamo usarlo nella prassi clinica, se è scientificamente corretto, e verificare se l'analisi dell'esperimento è pura proiezione. La ricerca è stata impostata dal gruppo della clinica psichiatrica dell'Università degli Studi di Milano, cercando di rispettare i parametri di scientificità delle ricerche sperimentali: confronto con altri test, rigore nella valutazione per evitare nei limiti del possibile i falsi positivi o per evitare quello che i colleghi anglosassoni definiscono come "analyst's enumerative inductivism", valutazione in cieco dell'esperimento, somministrazione del test a periodi stabiliti per valutare la sensibilittà del metodo, campione di popolazione eterogeneo, valutatori diversi per valutare la coerenza del metodo. Il presente lavoro riferisce i risultati relativi ad un solo esperimento associativo, ai dati emersi dal colloquio anamnestico ed agli altri tests effettuati.
Settore MED/25 - Psichiatria
2007
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