Lo Stato italiano, dall’unità ai giorni nostri, si è comportato nei confronti dei suoi cittadini prevalentemente più come un malfattore che come un rappresentante ed un tutore dei loro interessi e diritti. Tale situazione costringe chi ne analizza i vari aspetti storici, culturali, giuridici ed istituzionali a non parlarne altro che in senso negativo. Dall’insuperato conflitto medioevale tra Stato e Chiesa, tra laici e cattolici ad una sorta di continuità culturale e comportamentale autocratica del Regno d’Italia con la Prima e la Seconda Repubblica, attraverso il fascismo, lo Stato italiano ha costantemente manifestato un fermo disprezzo verso le leggi da lui stesso emanate e verso la partecipazione democratica dei cittadini alla vita della cosa pubblica. I suoi gruppi dirigenti si sono spesso appoggiati, per governare indisturbati, alla delinquenza organizzata ed il trasformismo politico, l’indifferenza ideale e l’arroganza di voler conservare il potere a qualsiasi prezzo sono costantemente stati i loro principali segni distintivi, sino al punto di rendere spontaneo il quesito se sia preferibile per il cittadino italiano la legalità statale o l’illegalità civile. La globalizzazione pare finalmente in grado di fare giustizia sommaria di tutti gli Stati e, quindi, anche di quello italiano; ma senza un fermo richiamo al pluralismo giuridico ed al relativismo dei valori il rimedio non rischia, forse, di essere peggiore del male?

Le ceneri del diritto : la dissoluzione dello Stato democratico in Italia / M.L. Ghezzi. - Milano : Mimesis, 2007 Nov 30. - ISBN 9788884835567.

Le ceneri del diritto : la dissoluzione dello Stato democratico in Italia

M.L. Ghezzi
Primo
2007

Abstract

Lo Stato italiano, dall’unità ai giorni nostri, si è comportato nei confronti dei suoi cittadini prevalentemente più come un malfattore che come un rappresentante ed un tutore dei loro interessi e diritti. Tale situazione costringe chi ne analizza i vari aspetti storici, culturali, giuridici ed istituzionali a non parlarne altro che in senso negativo. Dall’insuperato conflitto medioevale tra Stato e Chiesa, tra laici e cattolici ad una sorta di continuità culturale e comportamentale autocratica del Regno d’Italia con la Prima e la Seconda Repubblica, attraverso il fascismo, lo Stato italiano ha costantemente manifestato un fermo disprezzo verso le leggi da lui stesso emanate e verso la partecipazione democratica dei cittadini alla vita della cosa pubblica. I suoi gruppi dirigenti si sono spesso appoggiati, per governare indisturbati, alla delinquenza organizzata ed il trasformismo politico, l’indifferenza ideale e l’arroganza di voler conservare il potere a qualsiasi prezzo sono costantemente stati i loro principali segni distintivi, sino al punto di rendere spontaneo il quesito se sia preferibile per il cittadino italiano la legalità statale o l’illegalità civile. La globalizzazione pare finalmente in grado di fare giustizia sommaria di tutti gli Stati e, quindi, anche di quello italiano; ma senza un fermo richiamo al pluralismo giuridico ed al relativismo dei valori il rimedio non rischia, forse, di essere peggiore del male?
30-nov-2007
Stato democratico italiano ; Sociologia del diritto
Settore IUS/20 - Filosofia del Diritto
Le ceneri del diritto : la dissoluzione dello Stato democratico in Italia / M.L. Ghezzi. - Milano : Mimesis, 2007 Nov 30. - ISBN 9788884835567.
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