L’intervento ha illustrato alcuni aspetti di The Ascent of F6: un testo teatrale cui è stata dedicata poca attenzione critica nel corso del tempo, che tuttavia presenta svariati motivi di interesse. Si tratta, fondamentalmente, di un dramma a tesi, in cui gli autori sembrano più interessati ai contenuti ideologici che all’azione scenica. Il testo, che assume una natura allegorica, si presenta volutamente frammentato. Auden e Isherwood adottano deliberatamente stili e modalità letterarie diverse, sfruttando varie fonti e suggestioni. La rappresentazione fisica della scalata si giustappone alla sfera interiore e spirituale. I riferimenti intertestuali sono numerosi e interessanti, e vanno dai richiami evidenti alla spedizione di Robert Falcon Scott al Polo Sud del 1910-12 ai tentativi di Mallory e Irvine di raggiungere la vetta dell’Everest negli anni venti. L’aspetto nazionalistico e la forte componente imperiale che domina il testo consentono un’interpretazione critica del sistema coloniale, in cui il comico si mescola al tragico.
The Ascent of F6 di W.H. Auden e Christopher Isherwood: una tragedia in due atti / N. Brazzelli. ((Intervento presentato al convegno Monti e vette fra geografia e letteratura tenutosi a Milano nel 2016.
The Ascent of F6 di W.H. Auden e Christopher Isherwood: una tragedia in due atti
N. Brazzelli
2016
Abstract
L’intervento ha illustrato alcuni aspetti di The Ascent of F6: un testo teatrale cui è stata dedicata poca attenzione critica nel corso del tempo, che tuttavia presenta svariati motivi di interesse. Si tratta, fondamentalmente, di un dramma a tesi, in cui gli autori sembrano più interessati ai contenuti ideologici che all’azione scenica. Il testo, che assume una natura allegorica, si presenta volutamente frammentato. Auden e Isherwood adottano deliberatamente stili e modalità letterarie diverse, sfruttando varie fonti e suggestioni. La rappresentazione fisica della scalata si giustappone alla sfera interiore e spirituale. I riferimenti intertestuali sono numerosi e interessanti, e vanno dai richiami evidenti alla spedizione di Robert Falcon Scott al Polo Sud del 1910-12 ai tentativi di Mallory e Irvine di raggiungere la vetta dell’Everest negli anni venti. L’aspetto nazionalistico e la forte componente imperiale che domina il testo consentono un’interpretazione critica del sistema coloniale, in cui il comico si mescola al tragico.Pubblicazioni consigliate
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