Recent advances in coronary revascularization techniques have improved the outcomes of ischemic heart disease in both acute and chronic settings. As a drawback, an increase in patients with an advanced stage of ischemic cardiomyopathy refractory to optimal medical treatment has been observed. Among the therapeutic alternatives under investigation, cell therapy showed considerable anti-ischemic potential. Although several types of cells have been used, bone marrow-derived endothelial progenitor cells are among the most appealing therapeutic agents due to their angiogenic properties. In particular, endothelial progenitors expressing the transmembrane protein CD133 have been in vitro and in vivo extensively characterized and clinically tested. The aim of this paper is to discuss the translational process that allowed the clinical application of CD133+ endothelial progenitor cells in the context of ischemic cardiomyopathy.

I recenti progressi delle tecniche di rivascolarizzazione coronarica hanno migliorato il trattamento della cardiopatia ischemica sia nella fase acuta che cronica. Tuttavia, ne è conseguito un aumento di pazienti in una fase avanzata di cardiomiopatia ischemica refrattaria, in cui la terapia medica massimale non sempre permette un controllo completo della sintomatologia o un’efficace riduzione della mortalità associata. Tra le varie possibilità terapeutiche oggetto di ricerca applicata, la terapia cellulare ha mostrato notevoli potenzialità. Sono stati utilizzati numerosi tipi cellulari, tra questi i progenitori endoteliali di origine midollare si collocano tra i più promettenti agenti terapeutici in virtù delle loro proprietà pro-angiogenetiche anti-ischemiche. In particolare, le cellule midollari che esprimono la proteina transmembrana CD133 sono state oggetto di ampi studi sperimentali seguiti da prime applicazioni in clinica negli ultimi anni. Obiettivo di questa rassegna è presentare il processo traslazionale che ha permesso l’applicazione in clinica dei progenitori endoteliali CD133 + nel contesto della cardiomiopatia ischemica.

Ruolo delle cellule staminali di origine midollare CD133+ nella rigenerazione miocardica: dalle evidenze sperimentali ai trial clinici sull’uomo / D. Bongiovanni, B. Bassetti, C. Kupatt, G. Pompilio. - In: GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA. - ISSN 1972-6481. - 15:6(2014 Jun), pp. 355-362. [10.1714/1582.17278]

Ruolo delle cellule staminali di origine midollare CD133+ nella rigenerazione miocardica: dalle evidenze sperimentali ai trial clinici sull’uomo

G. Pompilio
2014

Abstract

Recent advances in coronary revascularization techniques have improved the outcomes of ischemic heart disease in both acute and chronic settings. As a drawback, an increase in patients with an advanced stage of ischemic cardiomyopathy refractory to optimal medical treatment has been observed. Among the therapeutic alternatives under investigation, cell therapy showed considerable anti-ischemic potential. Although several types of cells have been used, bone marrow-derived endothelial progenitor cells are among the most appealing therapeutic agents due to their angiogenic properties. In particular, endothelial progenitors expressing the transmembrane protein CD133 have been in vitro and in vivo extensively characterized and clinically tested. The aim of this paper is to discuss the translational process that allowed the clinical application of CD133+ endothelial progenitor cells in the context of ischemic cardiomyopathy.
I recenti progressi delle tecniche di rivascolarizzazione coronarica hanno migliorato il trattamento della cardiopatia ischemica sia nella fase acuta che cronica. Tuttavia, ne è conseguito un aumento di pazienti in una fase avanzata di cardiomiopatia ischemica refrattaria, in cui la terapia medica massimale non sempre permette un controllo completo della sintomatologia o un’efficace riduzione della mortalità associata. Tra le varie possibilità terapeutiche oggetto di ricerca applicata, la terapia cellulare ha mostrato notevoli potenzialità. Sono stati utilizzati numerosi tipi cellulari, tra questi i progenitori endoteliali di origine midollare si collocano tra i più promettenti agenti terapeutici in virtù delle loro proprietà pro-angiogenetiche anti-ischemiche. In particolare, le cellule midollari che esprimono la proteina transmembrana CD133 sono state oggetto di ampi studi sperimentali seguiti da prime applicazioni in clinica negli ultimi anni. Obiettivo di questa rassegna è presentare il processo traslazionale che ha permesso l’applicazione in clinica dei progenitori endoteliali CD133 + nel contesto della cardiomiopatia ischemica.
Angiogenesis; CD133; Cell therapy; Endothelial progenitor cells
Settore MED/11 - Malattie dell'Apparato Cardiovascolare
giu-2014
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