I manoscritti degli inquisitori non sono mai stati studiati come tipologia autonoma. Al di là dei luoghi comuni sull'officium fidei, analizzando una molteplicità di fonti (tra cui gli inediti libri finanziari degli inquisitori), emerge come non solo non esistesse una cura conservativa della documentazione inquisitoriale, ma addirittura avesse una collocazione 'eccentrica', coerente con il lavoro sul campo - e molto dinamico - degli inquisitori. A partire da una descrizione fiorentina della 'biblioteca' degli inquisitori, il contributo analizza le informazioni tratte dalla contabilità inquisioriale, mai usata prima d'ora per comprendere il rapporto con la scrittura e, soprattutto, con la conservazione di documentazione di carattere segreto. Oltre agli inquisitori lombardi, viene analizzata la biblioteca dei frati Predicatori di Toulouse e un famoso registro inquisitoriale dell'inquisitore Jacques Fournier, poi Benedetto XII che mostra la trasformazione di un registro giudiziario in manufatto elegante per esigenze di autopromozione in cui si preparano spazi per maniature..
Manoscritti eccentrici : ancora sui libri degli inquisitori / M. Benedetti (ATTI DEI CONVEGNI DEL CENTRO ITALIANO DI STUDI SUL BASSO MEDIOEVO-ACCADEMIA TUDERTINA E DEL CENTRO DI STUDI SULLA SPIRITUALITÀ MEDIEVALE). - In: Scriptoria e biblioteche nel basso medioevo (secoli XII-XV)Prima edizione. - Spoleto : Fondazione Cisam, 2015. - ISBN 9788868090807. - pp. 587-608 (( Intervento presentato al 51. convegno Convegno storico internazionale tenutosi a Todi nel 2014.
Manoscritti eccentrici : ancora sui libri degli inquisitori
M. Benedetti
2015
Abstract
I manoscritti degli inquisitori non sono mai stati studiati come tipologia autonoma. Al di là dei luoghi comuni sull'officium fidei, analizzando una molteplicità di fonti (tra cui gli inediti libri finanziari degli inquisitori), emerge come non solo non esistesse una cura conservativa della documentazione inquisitoriale, ma addirittura avesse una collocazione 'eccentrica', coerente con il lavoro sul campo - e molto dinamico - degli inquisitori. A partire da una descrizione fiorentina della 'biblioteca' degli inquisitori, il contributo analizza le informazioni tratte dalla contabilità inquisioriale, mai usata prima d'ora per comprendere il rapporto con la scrittura e, soprattutto, con la conservazione di documentazione di carattere segreto. Oltre agli inquisitori lombardi, viene analizzata la biblioteca dei frati Predicatori di Toulouse e un famoso registro inquisitoriale dell'inquisitore Jacques Fournier, poi Benedetto XII che mostra la trasformazione di un registro giudiziario in manufatto elegante per esigenze di autopromozione in cui si preparano spazi per maniature..File | Dimensione | Formato | |
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