Il realismo politico di Vincenzo Gioberti

Il saggio richiama l’attenzione sulla necessità di superare l’immagine stereotipata e impoverita delle posizioni politiche di Gioberti che ha dominato anche nelle celebrazioni dei 150 anni dell’unità italiana, un’immagine appiattita sul Primato e sulla proposta di confederazione guidata dal papa e poco attenta alla svolta del 1848 e agli sviluppi del suo pensiero nel Rinnovamento. In realtà fin dall’inizio la ripresa del neoguelfismo, sorta da un preciso intento politico, non toccava la sostanza della riflessione giobertiana, e soprattutto, come mostra l’analisi degli inediti, presupponeva l’esigenza di una profonda riforma della Chiesa. In questa prospettiva il realismo politico, come dimostra la costante e centrale influenza esercitata dal pensiero di Machiavelli, costituisce la chiave di lettura in grado di restituire all’opera giobertiana, al di là delle oscillazioni e delle ambivalenze, la sua unitarietà e il suo vero significato.