Proceedings of the “Fifth New England Bioengineering Conference”, a cura di M. Cannon, Pergamon Press, New York, 1977

La bioingegneria è uno dei campi di ricerca e di studio interdisciplinari che hanno avuto, e sono destinati ad avere sempre più, uno sviluppo considerevole. Se la bioingegneria ha tardato a manifestarsi come disciplina organicamente strutturata, il motivo va quasi certamente ricercato nella difficoltà di combinare le conoscenze del medico e del biologo con i metodi dell’ingegnere. Basti pensare che il biologo, in generale, studia sistemi complessi, risultato di una lunga storia evolutiva mentre l’ingegnere analizza sistemi che sono il risultato o l’obiettivo dell’opera stessa dell’uomo. Nell’ingegneria i metodi di studio e le tecnologie hanno progredito contemporaneamente e quindi il bagaglio di cognizioni matematiche e fisiche ha avuto e ha un ruolo molto diverso negli studi ingegneristici e nelle ricerche biomediche. L’inserimento dell’ingegnere nelle scienze biomediche va visto quindi come un elemento di ricerca del modo di trasferire le conoscenze biomediche in termini ingegneristici al fine di trattare queste conoscenze con i metodi rigorosi che sono propri di questa disciplina.