The thesis attempts to investigate day labor and its dimensions, through the analysis of a deseasonalized agricultural labor market in the South of Italy. It tries to understand which are the conventions, the concepts of justice and justifications provided by the local actors to support day labor system. The findings are based on a six months fieldwork in the so called Fascia Costiera Trasformata (Ragusa, Sicily), an agricultural district characterized by the production of fresh crops that represents one of the biggest greenhouses areas in Italy. Since the last forty years, the workforce in the district has been mainly constituted by foreign (male and female) workers, mostly coming from Tunisia (since the 1960s) and Romania (since the 2000s). During her fieldwork, the author realized two months of (covered and uncovered) participant observation inside greenhouses and packinghouses companies, two week of “shadowing” following a broker inside local fruit and vegetable markets, and around 100 among semi-structured interviews and informal colloquies with farmworkers, employers and privileged testimonies (trade unionists, members of local institutions, volunteers, etc.). The thesis tries to explain what it means to work by the day through an empirical analysis of the dimensions and the forms assumed by day labor. Thus, it takes into consideration laborers' unavailability of their work and life time; the pain and suffering produced by an uneven physical endeavor on workers' bodies, as well as the mental stress that it generates; the material insecurity undergone by laborers remunerated through low and uneven salaries; the future uncertainties that bind workers to a daily model of existence. It also explores the continuum formal-informal and the several configurations of partial-formality that day labor system produces. Secondly, the thesis engages in the purpose of reflecting on the very spaces constituting the settings that “host” and at the same time shape day labor, proposing four ideal-typical “images” of the workplaces. Finally, the contribution considers how workers' gender, ethnicity and class shape and are re-shaped by day labor system, that produces several “matrices of domination” and “agency”. The conclusion appears as an invitation to take into consideration the social costs of eating fresh food, for what concerns social production of value, impact on local territories and on the workforce.

La tesi rappresenta un tentativo di indagare il lavoro a giornata e le sue dimensioni, attraverso un'analisi di un mercato del lavoro agricolo destagionalizzato nel sud Italia. Essa si sforza di capire quali sono le convenzioni, i concetti di giustizia e le giustificazioni fornite dagli attori locali a sostegno del sistema del lavoro a giornata. L'analisi è basata su un lavoro di campo della durata di circa sei mesi realizzato nella cosiddetta Fascia Costiera Trasformata (Ragusa, Sicilia), un distretto agricolo caratterizzato dalla produzione di ortaggi freschi che rappresenta uno delle più gradi estensioni serricole italiane. Da circa quarant'anni la forza lavoro nella zona è costituita in gran parte da lavoratrici e lavoratori stranieri, provenienti per lo più dalla Tunisia (a partire dagli anni '60) e dalla Romania (a partire dagli anni 2000). Durante il lavoro di campo, l'autrice ha realizzato due mesi di osservazione partecipante (coperta e scoperta) all'interno di varie aziende agricole e di magazzini di confezionamento, due settimane di “shadowing” seguendo un commerciante in diversi mercati ortofrutticoli locali, e circa 100 tra interviste semi-strutturate e colloqui informali con braccianti, datori di lavoro e testimoni privilegiati (sindacalisti, membri delle istituzioni locali, volontari, etc.). La tesi cerca di spiegare che significa lavorare a giornata attraverso un'analisi empirica delle dimensioni e delle forme assunte da questo tipo di lavoro. Considera, dunque, l'indisponibilità del tempo di vita e di lavoro vissuta dai braccianti; la sofferenza e il dolore causati da uno sforzo fisico incostante sul corpo dei lavoratori, così come lo stress mentale che che esso genera; l'insicurezza materiale vissuta dagli operai remunerati con salari bassi e incostanti; l'incertezza sul futuro che costringe i braccianti a «campare alla giornata». Essa esplora, inoltre, il continuum formale-informale e le diverse configurazioni di semi-formalità a cui il sistema del lavoro a giornata da origine. Secondariamente, la tesi si cimenta nel proposito di riflettere proprio sugli spazi, che costituisco il setting che “ospita” e allo stesso tempo plasma il lavoro a giornata, proponendo quattro immagini idealtipiche dei luoghi di lavoro. Infine, il contributo considera come il genere, l'etinicità e la classe dei lavoratori influenzano e sono influenzati dal lavoro a giornata, il quale produce diverse “matrici di dominazione” e di “agency”. La conclusione appare come un invito a prendere in considerazione i costi sociali della filiera del cibo fresco, per quanto riguarda la produzione sociale di valore, l'impatto sui territori locali e sulla forza lavoro.

TRAVAGGHIARI A JURNATA. INVESTIGATING DAY LABOR INSIDE SICILIAN TOMATOES ¿PLASTIC FACTORIES¿ / V. Piro ; Tutor: Sassatelli, Roberta; co-tutor: Ambrosini, Maurizio. DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE, 2015 Sep 25. 27. ciclo, Anno Accademico 2014. [10.13130/piro-valeria_phd2015-09-25].

TRAVAGGHIARI A JURNATA. INVESTIGATING DAY LABOR INSIDE SICILIAN TOMATOES ¿PLASTIC FACTORIES¿

V. Piro
2015

Abstract

The thesis attempts to investigate day labor and its dimensions, through the analysis of a deseasonalized agricultural labor market in the South of Italy. It tries to understand which are the conventions, the concepts of justice and justifications provided by the local actors to support day labor system. The findings are based on a six months fieldwork in the so called Fascia Costiera Trasformata (Ragusa, Sicily), an agricultural district characterized by the production of fresh crops that represents one of the biggest greenhouses areas in Italy. Since the last forty years, the workforce in the district has been mainly constituted by foreign (male and female) workers, mostly coming from Tunisia (since the 1960s) and Romania (since the 2000s). During her fieldwork, the author realized two months of (covered and uncovered) participant observation inside greenhouses and packinghouses companies, two week of “shadowing” following a broker inside local fruit and vegetable markets, and around 100 among semi-structured interviews and informal colloquies with farmworkers, employers and privileged testimonies (trade unionists, members of local institutions, volunteers, etc.). The thesis tries to explain what it means to work by the day through an empirical analysis of the dimensions and the forms assumed by day labor. Thus, it takes into consideration laborers' unavailability of their work and life time; the pain and suffering produced by an uneven physical endeavor on workers' bodies, as well as the mental stress that it generates; the material insecurity undergone by laborers remunerated through low and uneven salaries; the future uncertainties that bind workers to a daily model of existence. It also explores the continuum formal-informal and the several configurations of partial-formality that day labor system produces. Secondly, the thesis engages in the purpose of reflecting on the very spaces constituting the settings that “host” and at the same time shape day labor, proposing four ideal-typical “images” of the workplaces. Finally, the contribution considers how workers' gender, ethnicity and class shape and are re-shaped by day labor system, that produces several “matrices of domination” and “agency”. The conclusion appears as an invitation to take into consideration the social costs of eating fresh food, for what concerns social production of value, impact on local territories and on the workforce.
25-set-2015
La tesi rappresenta un tentativo di indagare il lavoro a giornata e le sue dimensioni, attraverso un'analisi di un mercato del lavoro agricolo destagionalizzato nel sud Italia. Essa si sforza di capire quali sono le convenzioni, i concetti di giustizia e le giustificazioni fornite dagli attori locali a sostegno del sistema del lavoro a giornata. L'analisi è basata su un lavoro di campo della durata di circa sei mesi realizzato nella cosiddetta Fascia Costiera Trasformata (Ragusa, Sicilia), un distretto agricolo caratterizzato dalla produzione di ortaggi freschi che rappresenta uno delle più gradi estensioni serricole italiane. Da circa quarant'anni la forza lavoro nella zona è costituita in gran parte da lavoratrici e lavoratori stranieri, provenienti per lo più dalla Tunisia (a partire dagli anni '60) e dalla Romania (a partire dagli anni 2000). Durante il lavoro di campo, l'autrice ha realizzato due mesi di osservazione partecipante (coperta e scoperta) all'interno di varie aziende agricole e di magazzini di confezionamento, due settimane di “shadowing” seguendo un commerciante in diversi mercati ortofrutticoli locali, e circa 100 tra interviste semi-strutturate e colloqui informali con braccianti, datori di lavoro e testimoni privilegiati (sindacalisti, membri delle istituzioni locali, volontari, etc.). La tesi cerca di spiegare che significa lavorare a giornata attraverso un'analisi empirica delle dimensioni e delle forme assunte da questo tipo di lavoro. Considera, dunque, l'indisponibilità del tempo di vita e di lavoro vissuta dai braccianti; la sofferenza e il dolore causati da uno sforzo fisico incostante sul corpo dei lavoratori, così come lo stress mentale che che esso genera; l'insicurezza materiale vissuta dagli operai remunerati con salari bassi e incostanti; l'incertezza sul futuro che costringe i braccianti a «campare alla giornata». Essa esplora, inoltre, il continuum formale-informale e le diverse configurazioni di semi-formalità a cui il sistema del lavoro a giornata da origine. Secondariamente, la tesi si cimenta nel proposito di riflettere proprio sugli spazi, che costituisco il setting che “ospita” e allo stesso tempo plasma il lavoro a giornata, proponendo quattro immagini idealtipiche dei luoghi di lavoro. Infine, il contributo considera come il genere, l'etinicità e la classe dei lavoratori influenzano e sono influenzati dal lavoro a giornata, il quale produce diverse “matrici di dominazione” e di “agency”. La conclusione appare come un invito a prendere in considerazione i costi sociali della filiera del cibo fresco, per quanto riguarda la produzione sociale di valore, l'impatto sui territori locali e sulla forza lavoro.
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Settore SPS/09 - Sociologia dei Processi economici e del Lavoro
day labor; agriculture; migrants' labor; Sicily; ethnographic method; lavoro a giornata; agricoltura; lavoro dei migranti; Sicilia; metodo etnografico
SASSATELLI, ROBERTA
Doctoral Thesis
TRAVAGGHIARI A JURNATA. INVESTIGATING DAY LABOR INSIDE SICILIAN TOMATOES ¿PLASTIC FACTORIES¿ / V. Piro ; Tutor: Sassatelli, Roberta; co-tutor: Ambrosini, Maurizio. DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE, 2015 Sep 25. 27. ciclo, Anno Accademico 2014. [10.13130/piro-valeria_phd2015-09-25].
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