Le infezioni fungine invasive rappresentano la punta di un “iceberg” nell’ampio panorama delle malattie opportunistiche da infezione e sono caratterizzate da un elevato ed inaccettabile tasso di morbosità e mortalità. Gli agenti eziologici spaziano da specie ben note come Candida albicans ed Aspergillus fumigatus a rari patogeni opportunisti emergenti appartenenti sia a miceti lievitiformi (Geotrichum capitatum, Rhodotorula spp., Trichosporon spp.) sia a funghi filamentosi, ialini o dematiacei, tassonomicamente non correlati quali zigomiceti (Rhizopus oryzae, Mucor indicus) ed ascomiceti (Neosartorya fischeri, Pseudoallescheria boydii). L’identificazione del fungo responsabile riveste particolare importanza per una conseguente ed appropriata decisione terapeutica, molti funghi possono presentare una resistenza, innata od acquisita, ai farmaci antifungini tradizionali e, quindi, richiedere approcci terapeutici alternativi oltre che interventi chirurgici. La presenza ben documentata (microscopia, identificazione) di un fungo per quanto raro in un materiale patologico non è da ritenersi insignificante dal punto di vista clinico, soprattutto in pazienti con gravi patologie concomitanti, e sia i clinici sia i micologi devono familiarizzarsi con tale nuova realtà epidemiologica.

Epidemiologia delle infezioni fungine invasive / G. Morace - In: 34. Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia : Palazzo Ducale, Genova, 15-18 Ottobre 2006Milano : SIM, 2006. - pp. 14 (( Intervento presentato al 34. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia tenutosi a Genova nel 2006.

Epidemiologia delle infezioni fungine invasive

G. Morace
2006

Abstract

Le infezioni fungine invasive rappresentano la punta di un “iceberg” nell’ampio panorama delle malattie opportunistiche da infezione e sono caratterizzate da un elevato ed inaccettabile tasso di morbosità e mortalità. Gli agenti eziologici spaziano da specie ben note come Candida albicans ed Aspergillus fumigatus a rari patogeni opportunisti emergenti appartenenti sia a miceti lievitiformi (Geotrichum capitatum, Rhodotorula spp., Trichosporon spp.) sia a funghi filamentosi, ialini o dematiacei, tassonomicamente non correlati quali zigomiceti (Rhizopus oryzae, Mucor indicus) ed ascomiceti (Neosartorya fischeri, Pseudoallescheria boydii). L’identificazione del fungo responsabile riveste particolare importanza per una conseguente ed appropriata decisione terapeutica, molti funghi possono presentare una resistenza, innata od acquisita, ai farmaci antifungini tradizionali e, quindi, richiedere approcci terapeutici alternativi oltre che interventi chirurgici. La presenza ben documentata (microscopia, identificazione) di un fungo per quanto raro in un materiale patologico non è da ritenersi insignificante dal punto di vista clinico, soprattutto in pazienti con gravi patologie concomitanti, e sia i clinici sia i micologi devono familiarizzarsi con tale nuova realtà epidemiologica.
Settore MED/07 - Microbiologia e Microbiologia Clinica
2006
Società Italiana di Microbiologia
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