A group of Italian physicians describes its experience at the Ebola Treatment Center run by the NGO EMERGENCY in Goderich - Freetown in Sierra Leone during the 2014 Ebola outbreak in West Africa. The hypothesis that survival rates in patients with Ebola Virus Disease (EDV) could significantly improve with intensive care was widespread in the literature from this period, and was based mainly on the improved results achieved in patients treated in Intensive Care Units (ICU) in Europe and USA. EMERGENCY therefore built an equipped intensive care unit in Sierra Leone in order to guarantee full treatment to everyone admitted to the centre. Organization, adequate staffing and laboratory support allowed adequate care to be provided and, at the same time, allowed data on this terrible disease to be collected. The data showed that the initial viral load seems to be the most important factor in determining outcome and that advanced supportive treatment, including invasive haemodynamic monitoring, mechanical ventilation and continuous renal replacement therapy, may impact on the chances of survival in patients with intermediate to severe disease.

Un gruppo di medici italiani racconta la propria esperienza nel trattamento intensivo di pazienti affetti da infezione con il virus Ebola nell’EMERGENCY Ebola Treatment Centre di Goderich-Freetown in Sierra Leone. Il Centro è stato costruito con l’aiuto del Regno Unito e equipaggiato con una Unità di Terapia Intensiva da EMERGENCY. L’ipotesi che la prognosi di questa malattia potesse migliorare molto con un trattamento intensivo che comprendesse monitoraggio invasivo, ventilazione meccanica, depurazione extrarenale era stata avanzata nell’autunno del 2014 da diversi esperti, basandosi soprattutto sui migliori risultati di sopravvivenza ottenuti nei pazienti rimpatriati nei paesi occidentali e quasi tutti trattati in Terapia Intensiva. Grande capacità organizzativa e arruolamento anche di professionisti (infermieri e medici) esperti e disponibili a tempo hanno permesso di realizzare il trattamento intensivo a tutti i pazienti ammessi al Centro e di svolgere anche un lavoro di ricerca con raccolta di dati nella speranza che una migliore conoscenza della malattia possa servire per migliorare il trattamento in future epidemie.

Con Emergency contro Ebola in Sierra Leone / M. Langer, E. Checcarelli, D. Gottardello, E. Giovanella, G. Monti, N. Rossi, G. Scaccabarozzi, E. Sisillo, M. Turella, P. Tagliabue, C. Valdatta, G. Brogiato, A. Pesenti, G. Portella. - In: RICERCA & PRATICA. - ISSN 1120-379X. - 31:2(2015 Jun), pp. 61-69. [10.1707/1856.20274]

Con Emergency contro Ebola in Sierra Leone

M. Langer;A. Pesenti;
2015

Abstract

A group of Italian physicians describes its experience at the Ebola Treatment Center run by the NGO EMERGENCY in Goderich - Freetown in Sierra Leone during the 2014 Ebola outbreak in West Africa. The hypothesis that survival rates in patients with Ebola Virus Disease (EDV) could significantly improve with intensive care was widespread in the literature from this period, and was based mainly on the improved results achieved in patients treated in Intensive Care Units (ICU) in Europe and USA. EMERGENCY therefore built an equipped intensive care unit in Sierra Leone in order to guarantee full treatment to everyone admitted to the centre. Organization, adequate staffing and laboratory support allowed adequate care to be provided and, at the same time, allowed data on this terrible disease to be collected. The data showed that the initial viral load seems to be the most important factor in determining outcome and that advanced supportive treatment, including invasive haemodynamic monitoring, mechanical ventilation and continuous renal replacement therapy, may impact on the chances of survival in patients with intermediate to severe disease.
Un gruppo di medici italiani racconta la propria esperienza nel trattamento intensivo di pazienti affetti da infezione con il virus Ebola nell’EMERGENCY Ebola Treatment Centre di Goderich-Freetown in Sierra Leone. Il Centro è stato costruito con l’aiuto del Regno Unito e equipaggiato con una Unità di Terapia Intensiva da EMERGENCY. L’ipotesi che la prognosi di questa malattia potesse migliorare molto con un trattamento intensivo che comprendesse monitoraggio invasivo, ventilazione meccanica, depurazione extrarenale era stata avanzata nell’autunno del 2014 da diversi esperti, basandosi soprattutto sui migliori risultati di sopravvivenza ottenuti nei pazienti rimpatriati nei paesi occidentali e quasi tutti trattati in Terapia Intensiva. Grande capacità organizzativa e arruolamento anche di professionisti (infermieri e medici) esperti e disponibili a tempo hanno permesso di realizzare il trattamento intensivo a tutti i pazienti ammessi al Centro e di svolgere anche un lavoro di ricerca con raccolta di dati nella speranza che una migliore conoscenza della malattia possa servire per migliorare il trattamento in future epidemie.
Ebola virus; Intensive care; Sierra Leone
Settore MED/41 - Anestesiologia
giu-2015
Article (author)
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