This essay reconstructs the circumstances leading to the publication of the article 'Italian Tragedy', which appeared anonymously in the October 1820 issue of the Quarterly Review, as a review of three contemporary tragedies: Foscolo’s 'Ricciarda' and Silvio Pellico’s 'Francesca da Rimini', both celebrated as excellent examples of the new Italian tragedy, and Manzoni’s 'The Count of Carmagnola', criticised for being a "feeble tragedy". Traditionally attributed to Henry Hart Milman, the article appears to be the outcome of a collaborative effort that involved Foscolo, Hobhouse, John Murray and, to a lesser extent, Byron. The reconstruction of this collaboration enables one to speculate on the reasons for which the 'Ricciarda', completed in 1813, was first published only in 1820, in Britain.

A partire da alcune affermazioni, edite e inedite, di Manzoni, Goethe, Cousin et Sainte-Beuve secondo cui Foscolo, durante l’esilio londinese, avrebbe criticato dalle pagine della «Quarterly Review» il Conte di Carmagnola e, più in generale, l’opera drammatica manzoniana, questo contributo prova a ricostruire le vicende che ispirarono e accompagnarono la pubblicazione dell’articolo 'Italian Tragedy', apparso adespoto nel 1820 sulla prestigiosa rivista inglese come recensione da un lato al 'Carmagnola', stroncato come «feeble tragedy», e dall’altro alla 'Ricciarda' di Foscolo e alla 'Francesca da Rimini' di Pellico, lodate invece come massimi esempi tragici della nuova generazione di autori drammatici italiani. Tradizionalmente attribuito a Henry Hart Milman, dal 1821 professore di poesia a Oxford e anch’egli tragediografo, l’articolo si rivela invece come l’esito di un’ampia collaborazione che sembra aver coinvolto Foscolo, l’editore John Murray, John Cam Hobhouse (co-autore con Foscolo dell’'Essay on the Present Literature of Italy') e, tangenzialmente, anche Lord Byron (che, a Milano nel 1816, proprio con l’amico Hobhouse aveva iniziato a tradurre la tragedia di Pellico). L’intricata vicenda porta a ricostruire le motivazioni della pubblicazione in Inghilterra, nel 1820, della 'Ricciarda', terminata in Italia nel 1813 ma rimasta inedita fino ad allora, e a interrogarsi sulle ragioni del ritorno di Foscolo, nel suo ultimo anno di vita, alla riflessione critica sul genere drammatico.

Foscolo, Manzoni e la cerchia di Byron : la prima ricezione inglese della 'Ricciarda' e del 'Carmagnola' / P. Borsa, C. Del Vento. - In: CAHIERS D'ÉTUDES ITALIENNES. - ISSN 1770-9571. - 20:(2015 Jun), pp. 139-154.

Foscolo, Manzoni e la cerchia di Byron : la prima ricezione inglese della 'Ricciarda' e del 'Carmagnola'

P. Borsa
Primo
;
2015

Abstract

This essay reconstructs the circumstances leading to the publication of the article 'Italian Tragedy', which appeared anonymously in the October 1820 issue of the Quarterly Review, as a review of three contemporary tragedies: Foscolo’s 'Ricciarda' and Silvio Pellico’s 'Francesca da Rimini', both celebrated as excellent examples of the new Italian tragedy, and Manzoni’s 'The Count of Carmagnola', criticised for being a "feeble tragedy". Traditionally attributed to Henry Hart Milman, the article appears to be the outcome of a collaborative effort that involved Foscolo, Hobhouse, John Murray and, to a lesser extent, Byron. The reconstruction of this collaboration enables one to speculate on the reasons for which the 'Ricciarda', completed in 1813, was first published only in 1820, in Britain.
A partire da alcune affermazioni, edite e inedite, di Manzoni, Goethe, Cousin et Sainte-Beuve secondo cui Foscolo, durante l’esilio londinese, avrebbe criticato dalle pagine della «Quarterly Review» il Conte di Carmagnola e, più in generale, l’opera drammatica manzoniana, questo contributo prova a ricostruire le vicende che ispirarono e accompagnarono la pubblicazione dell’articolo 'Italian Tragedy', apparso adespoto nel 1820 sulla prestigiosa rivista inglese come recensione da un lato al 'Carmagnola', stroncato come «feeble tragedy», e dall’altro alla 'Ricciarda' di Foscolo e alla 'Francesca da Rimini' di Pellico, lodate invece come massimi esempi tragici della nuova generazione di autori drammatici italiani. Tradizionalmente attribuito a Henry Hart Milman, dal 1821 professore di poesia a Oxford e anch’egli tragediografo, l’articolo si rivela invece come l’esito di un’ampia collaborazione che sembra aver coinvolto Foscolo, l’editore John Murray, John Cam Hobhouse (co-autore con Foscolo dell’'Essay on the Present Literature of Italy') e, tangenzialmente, anche Lord Byron (che, a Milano nel 1816, proprio con l’amico Hobhouse aveva iniziato a tradurre la tragedia di Pellico). L’intricata vicenda porta a ricostruire le motivazioni della pubblicazione in Inghilterra, nel 1820, della 'Ricciarda', terminata in Italia nel 1813 ma rimasta inedita fino ad allora, e a interrogarsi sulle ragioni del ritorno di Foscolo, nel suo ultimo anno di vita, alla riflessione critica sul genere drammatico.
Un certain nombre de témoignages, connus ou inédits, d’Alessandro Manzoni, Goethe, Cousin et Sainte-Beuve indiquent chez Foscolo l’inspirateur, voir l’auteur des critiques sévères à l’encontre du 'Comte de Carmagnole' et, plus en général, de l’œuvre dramatique de Manzoni publiées, en 1820, par la «Quarterly Review» de John Murray. Cette contribution essaye de reconstruire les circonstances qui amenèrent à la publication de l’article 'Italian Tragedy', paru anonyme dans le numéro du mois d’octobre 1820 de la prestigieuse revue anglaise sous la forme d’un compte rendu de trois tragédies contemporaines : d’une part 'Le Comte de Carmagnole', accusé d’être une « feeble tragedy », de l’autre 'Ricciarda' de Foscolo et 'Francesca da Rimini' de Silvio Pellico, célébrées comme étant deux des exemples les plus réussis du nouveau théâtre tragique italien. Attribué généralement à Henry Hart Milman, auteur dramatique et professeur de poésie à Oxford à partir de 1821, l’article s’avère le fruit d’une large collaboration qui impliqua Foscolo et John Cam Hobhouse (co-auteurs, deux ans auparavant, de l’'Essay on the Present Literature of Italy'), John Murray et, tangentiellement, Lord Byron qui, à Milan en 1816, avait commencé à traduire la tragédie de Pellico avec son ami Hobhouse. La reconstruction de cet épisode complexe permet d’une part de retracer les raisons qui, en 1820, suggérèrent à Foscolo la publication en Angleterre de 'Ricciarda', restée inédite après sa création en Italie, en 1813 ; d’autre part, de s’interroger sur les raisons qui poussèrent Foscolo, en 1826-27, à reprendre sa réflexion autour du genre dramatique.
tragedia; tragedy; tragédie; foscolo; manzoni; pellico; ricciarda; carmagnola; adelchi; byron; hobhouse; milman; murray; goethe; fauriel; cousin; sainte-beuve
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giu-2015
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