La costruzione dell’identità dello schiavo nelle narrazioni tra Africa, America ed Europa assume una particolare rilevanza nella scrittura di Olaudah Equiano in The Interesting Narrative of Olaudah Equiano, or Gustavus Vassa the African, Written by Himself, perché si presta all’interpretazione di una nuova forma di cittadinanza che ha nella nave e nell’oceano una sua peculiare territorialità. La sua esperienza, così come è narrata, rappresenta il punto di partenza di questo saggio, che accenna, in forma preliminare, alla costruzione dell’identità dello schiavo sulla nave, per mare, nella rotta del traffico triangolare atlantico; alla rivendicazione autoriale del nome di nascita e coloniale, alias «Olaudah Equiano», «Gustavus Vassa» e «the African»; e ai frammenti di storia di vita, cultura e tradizione africane che si accostano per tentare di ricomporre una memoria castrata e perduta. Tuttavia, il percorso di questo saggio supera il dibattito canonico sull’autobiografia dello schiavo, cercando di leggere nel racconto dell’esperienza di Equiano un modo per immaginare e narrare una nuova forma di cittadinanza. Enucleandosi intorno alla riflessione sull’Atlantico come territorio della deportazione e della migrazione, e dunque giustificando il posizionamento dello schiavo come cittadino dell’Atlantico, lo scopo ulteriore di questo saggio è osservare l’utilità della presenza di Equiano per l’oggi con uno sguardo alle migrazioni dall’Africa e anche con un riferimento trasversale allo sviluppo della riflessione dei Black Studies. Il taglio metodologico è culturalista e postcoloniale: trasversale, dissenziente e orientato verso un’analisi della contemporaneità e delle sue espressioni.

Narrazioni tra Africa, America ed Europa: la presenza di Olaudah Equiano / C. Gualtieri. - In: THULE. RIVISTA ITALIANA DI STUDI AMERICANISTICI. - ISSN 1126-8611. - 32-35(2013 Oct), pp. 137-149. ((Intervento presentato al convegno Narrazioni di schiavitù e migrazioni tra Africa e Americhe tenutosi a Milano nel 2013.

Narrazioni tra Africa, America ed Europa: la presenza di Olaudah Equiano

C. Gualtieri
2013

Abstract

La costruzione dell’identità dello schiavo nelle narrazioni tra Africa, America ed Europa assume una particolare rilevanza nella scrittura di Olaudah Equiano in The Interesting Narrative of Olaudah Equiano, or Gustavus Vassa the African, Written by Himself, perché si presta all’interpretazione di una nuova forma di cittadinanza che ha nella nave e nell’oceano una sua peculiare territorialità. La sua esperienza, così come è narrata, rappresenta il punto di partenza di questo saggio, che accenna, in forma preliminare, alla costruzione dell’identità dello schiavo sulla nave, per mare, nella rotta del traffico triangolare atlantico; alla rivendicazione autoriale del nome di nascita e coloniale, alias «Olaudah Equiano», «Gustavus Vassa» e «the African»; e ai frammenti di storia di vita, cultura e tradizione africane che si accostano per tentare di ricomporre una memoria castrata e perduta. Tuttavia, il percorso di questo saggio supera il dibattito canonico sull’autobiografia dello schiavo, cercando di leggere nel racconto dell’esperienza di Equiano un modo per immaginare e narrare una nuova forma di cittadinanza. Enucleandosi intorno alla riflessione sull’Atlantico come territorio della deportazione e della migrazione, e dunque giustificando il posizionamento dello schiavo come cittadino dell’Atlantico, lo scopo ulteriore di questo saggio è osservare l’utilità della presenza di Equiano per l’oggi con uno sguardo alle migrazioni dall’Africa e anche con un riferimento trasversale allo sviluppo della riflessione dei Black Studies. Il taglio metodologico è culturalista e postcoloniale: trasversale, dissenziente e orientato verso un’analisi della contemporaneità e delle sue espressioni.
Equiano; Africa; America; Atlantico; autobiografia; schiavo; cittadinanza; postcoloniale
Settore L-LIN/10 - Letteratura Inglese
ott-2013
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