The same material fact can be at the same time a source of civil liability and a source of criminal liability and be known simultaneously in a civil and in a criminal action. This paper wishes to study the interactions that can be observed under the above circumstances between civil and criminal actions, delving into the issues of the links between civil actions and criminal proceedings, with particular reference to cases of transfer of civil actions from a civil to a criminal court and vice versa. Preliminarily, the various principles which, in different historic periods, have governed the relations between civil actions and criminal proceedings are described: from the principles of unity of jurisdiction and supremacy of criminal over civil proceedings of the Italian Rocco code of 1930 and the Code of Civil Procedure of 1940, to the principle of the autonomy of "jurisdictions", regarded as a necessary protection for the implementation of the right of action, as included in the Code of Criminal Procedure of 1988 (see Article 75 thereof) and in the Code of Civil Procedure, as amended by Law no. 353 of 26 November 1990, which amended, amongst others, Article 295. The – so to speak – "upstream" subject of prior decisions in criminal cases used in civil proceedings and of prior decisions in civil cases used in criminal proceedings is then dealt with in order to reconstruct translatio cases of civil actions from their appropriate sedes to criminal courts and from criminal to civil courts. Then the transfer mechanisms of a civil action from civil to criminal courts and from criminal to civil courts, as envisaged by Article 75 of the Italian Code of Criminal Procedure, including with reference to proceedings with multiple parties and to those with multiple matters, as well as when the proceeding forms used are not ordinary but special (both special forms of criminal procedure and special forms of civil procedure), are described. In particular, the problems regarding the manner and timing of transfer, the issues concerning any foreclosures and those regarding the value of previously acquired evidence are dwelt upon. Lastly, a theme is delved into that places itself – using the same terminology as above – "downstream", i.e. the efficacy of a criminal res iudicata in civil proceedings, as per Articles 651 to 654 of the Code of Criminal Procedure, and of the efficacy of a civil res iudicata in criminal proceedings.

Uno stesso fatto materiale può essere ad un tempo fonte di responsabilità civile e fonte di responsabilità penale ed essere conosciuto contemporaneamente nell'ambito di un processo civile e nell'ambito di un processo penale. Il presente lavoro intende studiare le interazioni che in tale ipotesi si realizzano tra giudizio civile e giudizio penale, approfondendo le tematiche relative ai rapporti tra azione civile e processo penale con particolare riferimento ai fenomeni di trasferimento dell'azione civile dalla sede civile a quella penale e viceversa. Viene così dato conto preliminarmente dei differenti principi che hanno permeato, in epoche storiche diverse, la materia dei rapporti tra azione civile e processo penale: dai principi dell'unità della giurisdizione e della preminenza del processo penale su quello civile che caratterizzavano il codice Rocco del 1930 ed il codice di procedura civile del 1940, al principio di autonomia delle "giurisdizioni", inteso come necessario presidio per l'attuazione del diritto di azione, accolto dal codice di procedura penale del 1988 (si veda l'art. 75 c.p.p.) e dal codice di procedura civile così come modificato dalla l. 26 novembre 1990, n. 353, che ha novellato, tra gli altri, l'art. 295 c.p.c. . Viene poi affrontato, in maniera funzionale alla ricostruzione dei fenomeni di translatio dell'azione civile dalla sua sedes propria a quella penale e dalla sede penale a quella civile, il tema, che si colloca – per così a dire – a monte, della pregiudizialità penale nel processo civile e della pregiudizialità civile nel processo penale. Si procede poi all'analisi dei meccanismi di trasferimento dell'azione civile dalla sede civile a quella penale e dalla sede penale a quella civile previsti dall'art. 75 del codice di procedura penale: ciò anche con riferimento ai processi con pluralità di parti ed a quelli con pluralità di oggetti, ed anche quando le forme procedimentali utilizzate siano non quelle ordinarie ma quelle speciali (ci si riferisce tanto ai riti speciali penali tanto ai procedimenti speciali civili). Ci si sofferma in particolare sui problemi inerenti le modalità ed i tempi del trasferimento, sulle questioni concernenti le preclusioni che si siano eventualmente verificate e sulle tematiche relative all'efficacia delle prove in precedenza acquisite. Da ultimo viene approfondito il tema, che si colloca – sempre utilizzando la terminologia di cui ci si è avvalsi poco sopra – a valle, dell'efficacia del giudicato penale nel processo civile, di cui agli artt. 651-654 c.p.p., e dell'efficacia del giudicato civile nel processo penale.

IL TRASFERIMENTO DELL'AZIONE CIVILE: RAPPORTI TRA PROCESSO CIVILE E PROCESSO PENALE / G. Ressani ; Tutor: L. B. Dittrich ; Coordinatori: M. F. Ghirga e E. Merlin.. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO, 2015 Mar 16. 26. ciclo, Anno Accademico 2013. [10.13130/ressani-giancarlo_phd2015-03-16].

IL TRASFERIMENTO DELL'AZIONE CIVILE: RAPPORTI TRA PROCESSO CIVILE E PROCESSO PENALE

G. Ressani
2015

Abstract

The same material fact can be at the same time a source of civil liability and a source of criminal liability and be known simultaneously in a civil and in a criminal action. This paper wishes to study the interactions that can be observed under the above circumstances between civil and criminal actions, delving into the issues of the links between civil actions and criminal proceedings, with particular reference to cases of transfer of civil actions from a civil to a criminal court and vice versa. Preliminarily, the various principles which, in different historic periods, have governed the relations between civil actions and criminal proceedings are described: from the principles of unity of jurisdiction and supremacy of criminal over civil proceedings of the Italian Rocco code of 1930 and the Code of Civil Procedure of 1940, to the principle of the autonomy of "jurisdictions", regarded as a necessary protection for the implementation of the right of action, as included in the Code of Criminal Procedure of 1988 (see Article 75 thereof) and in the Code of Civil Procedure, as amended by Law no. 353 of 26 November 1990, which amended, amongst others, Article 295. The – so to speak – "upstream" subject of prior decisions in criminal cases used in civil proceedings and of prior decisions in civil cases used in criminal proceedings is then dealt with in order to reconstruct translatio cases of civil actions from their appropriate sedes to criminal courts and from criminal to civil courts. Then the transfer mechanisms of a civil action from civil to criminal courts and from criminal to civil courts, as envisaged by Article 75 of the Italian Code of Criminal Procedure, including with reference to proceedings with multiple parties and to those with multiple matters, as well as when the proceeding forms used are not ordinary but special (both special forms of criminal procedure and special forms of civil procedure), are described. In particular, the problems regarding the manner and timing of transfer, the issues concerning any foreclosures and those regarding the value of previously acquired evidence are dwelt upon. Lastly, a theme is delved into that places itself – using the same terminology as above – "downstream", i.e. the efficacy of a criminal res iudicata in civil proceedings, as per Articles 651 to 654 of the Code of Criminal Procedure, and of the efficacy of a civil res iudicata in criminal proceedings.
16-mar-2015
Uno stesso fatto materiale può essere ad un tempo fonte di responsabilità civile e fonte di responsabilità penale ed essere conosciuto contemporaneamente nell'ambito di un processo civile e nell'ambito di un processo penale. Il presente lavoro intende studiare le interazioni che in tale ipotesi si realizzano tra giudizio civile e giudizio penale, approfondendo le tematiche relative ai rapporti tra azione civile e processo penale con particolare riferimento ai fenomeni di trasferimento dell'azione civile dalla sede civile a quella penale e viceversa. Viene così dato conto preliminarmente dei differenti principi che hanno permeato, in epoche storiche diverse, la materia dei rapporti tra azione civile e processo penale: dai principi dell'unità della giurisdizione e della preminenza del processo penale su quello civile che caratterizzavano il codice Rocco del 1930 ed il codice di procedura civile del 1940, al principio di autonomia delle "giurisdizioni", inteso come necessario presidio per l'attuazione del diritto di azione, accolto dal codice di procedura penale del 1988 (si veda l'art. 75 c.p.p.) e dal codice di procedura civile così come modificato dalla l. 26 novembre 1990, n. 353, che ha novellato, tra gli altri, l'art. 295 c.p.c. . Viene poi affrontato, in maniera funzionale alla ricostruzione dei fenomeni di translatio dell'azione civile dalla sua sedes propria a quella penale e dalla sede penale a quella civile, il tema, che si colloca – per così a dire – a monte, della pregiudizialità penale nel processo civile e della pregiudizialità civile nel processo penale. Si procede poi all'analisi dei meccanismi di trasferimento dell'azione civile dalla sede civile a quella penale e dalla sede penale a quella civile previsti dall'art. 75 del codice di procedura penale: ciò anche con riferimento ai processi con pluralità di parti ed a quelli con pluralità di oggetti, ed anche quando le forme procedimentali utilizzate siano non quelle ordinarie ma quelle speciali (ci si riferisce tanto ai riti speciali penali tanto ai procedimenti speciali civili). Ci si sofferma in particolare sui problemi inerenti le modalità ed i tempi del trasferimento, sulle questioni concernenti le preclusioni che si siano eventualmente verificate e sulle tematiche relative all'efficacia delle prove in precedenza acquisite. Da ultimo viene approfondito il tema, che si colloca – sempre utilizzando la terminologia di cui ci si è avvalsi poco sopra – a valle, dell'efficacia del giudicato penale nel processo civile, di cui agli artt. 651-654 c.p.p., e dell'efficacia del giudicato civile nel processo penale.
Settore IUS/15 - Diritto Processuale Civile
trasferimento; azione civile; rapporti; processo civile; processo penale.
DITTRICH, LOTARIO BENEDETTO
MERLIN, ELENA
Doctoral Thesis
IL TRASFERIMENTO DELL'AZIONE CIVILE: RAPPORTI TRA PROCESSO CIVILE E PROCESSO PENALE / G. Ressani ; Tutor: L. B. Dittrich ; Coordinatori: M. F. Ghirga e E. Merlin.. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO, 2015 Mar 16. 26. ciclo, Anno Accademico 2013. [10.13130/ressani-giancarlo_phd2015-03-16].
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