Il presente contributo si pone l’obiettivo di esaminare la fragilità del sistema politico italiano per come si esprime sia attraverso le ricorrenti difficoltà di ristrutturazione del proprio sistema dei partiti, sia rispetto alla sua debole capacità ed efficacia di governo, oltre che nella produzione delle politiche pubbliche. Il confronto politico tra i diversi partiti – in parte apparentemente “congelato” dopo il Governo Monti, così come nell’attuale fase post-elettorale con il Governo Letta – mette in luce l’esistenza di profonde difficoltà di natura politico-culturale che attraversano il nostro sistema dei partiti lungo tutto l’arco temporale dell’esperienza repubblicana. Nella prima parte del capitolo cerchiamo di verificare in che misura l'attuale sistema multipartitico - che nel corso della cosiddetta Seconda repubblica è stato a lungo incapsulato in due coalizioni eterogenee e poco coese (dando luogo ad una competizione bipolare che ha generato alternanza ma non capacità di governo) - rappresenta un portato irriducibile della frammentazione. Essa stessa rappresenta una caratteristica strutturale del sistema politico italiano, che trascende i vincoli istituzionali, la forma di governo, le prassi costituzionali, le leggi elettorali, ecc., presente tanto nella Prima quanto nella Seconda repubblica. Gli ultimi vent’anni hanno cambiato sicuramente la configurazione del sistema dei partiti (aggregazioni di soggetti politici, formazione di nuovi soggetti), ma ciò non ha comunque permesso l'approdo ad un sistema stabile. Nella seconda parte, lasciando sullo sfondo diverse interpretazioni della letteratura politologica sul caso italiano comunque utili per capirne la portata attuale e gli eventuali sviluppi e limiti , l’obiettivo è evidenziare come il sistema partitico italiano si pone nei confronti del processo di formazione di due politiche pubbliche (bioetica e immigrazione), esaminate in maniera esemplare come contrassegno dell'irriducibile frammentazione intra e inter partitica da un lato e dall’omogeneità/disomogeneità coalizionale dall’altro. Ciò permette non solo di capire ‘chi decide che cosa’, ma soprattutto di comprendere il grado di coerenza o meno all’interno dei partiti e delle coalizioni che via via si sono create e che controllano le arene di policy making. In ogni caso, posta la rilevanza di alcuni temi per i cittadini-elettori (bioetica e immigrazione), le organizzazioni chiamate a creare consenso attorno alle proprie proposte politiche (i partiti) non possono ignorare alcune politiche pubbliche considerate ‘scivolose’ (slippery slope). Come spesso accade, su tali temi esistono sensibilità e posizioni diverse non solo tra i partiti, ma anche all’interno degli stessi. Quando un tema divide rispetto alla presenza di diversi orientamenti nella società, il sistema partitico tende a strutturarsi attraverso fratture che generano nuovi confini e inedite appartenenze. Sulla base di questa riflessione, si intende indagare in che modo queste due policy strutturano il sistema partitico italiano, evidenziando le posizioni dei e nei partiti rispetto alle singole questioni.

Tra frammentazione e polarizzazione del sistema politico italiano : interpretazioni e casi empirici / L.M. Fasano, N. Pasini (STUDI SUPERIORI). - In: La transizione politica italiana : da Tangentopoli ad oggi / [a cura di] M. Almagisti, L. Lanzalaco, L. Verzichelli. - Roma : Carocci, 2014 Mar. - ISBN 9788843072026. - pp. 109-142

Tra frammentazione e polarizzazione del sistema politico italiano : interpretazioni e casi empirici

L.M. Fasano;N. Pasini
2014

Abstract

Il presente contributo si pone l’obiettivo di esaminare la fragilità del sistema politico italiano per come si esprime sia attraverso le ricorrenti difficoltà di ristrutturazione del proprio sistema dei partiti, sia rispetto alla sua debole capacità ed efficacia di governo, oltre che nella produzione delle politiche pubbliche. Il confronto politico tra i diversi partiti – in parte apparentemente “congelato” dopo il Governo Monti, così come nell’attuale fase post-elettorale con il Governo Letta – mette in luce l’esistenza di profonde difficoltà di natura politico-culturale che attraversano il nostro sistema dei partiti lungo tutto l’arco temporale dell’esperienza repubblicana. Nella prima parte del capitolo cerchiamo di verificare in che misura l'attuale sistema multipartitico - che nel corso della cosiddetta Seconda repubblica è stato a lungo incapsulato in due coalizioni eterogenee e poco coese (dando luogo ad una competizione bipolare che ha generato alternanza ma non capacità di governo) - rappresenta un portato irriducibile della frammentazione. Essa stessa rappresenta una caratteristica strutturale del sistema politico italiano, che trascende i vincoli istituzionali, la forma di governo, le prassi costituzionali, le leggi elettorali, ecc., presente tanto nella Prima quanto nella Seconda repubblica. Gli ultimi vent’anni hanno cambiato sicuramente la configurazione del sistema dei partiti (aggregazioni di soggetti politici, formazione di nuovi soggetti), ma ciò non ha comunque permesso l'approdo ad un sistema stabile. Nella seconda parte, lasciando sullo sfondo diverse interpretazioni della letteratura politologica sul caso italiano comunque utili per capirne la portata attuale e gli eventuali sviluppi e limiti , l’obiettivo è evidenziare come il sistema partitico italiano si pone nei confronti del processo di formazione di due politiche pubbliche (bioetica e immigrazione), esaminate in maniera esemplare come contrassegno dell'irriducibile frammentazione intra e inter partitica da un lato e dall’omogeneità/disomogeneità coalizionale dall’altro. Ciò permette non solo di capire ‘chi decide che cosa’, ma soprattutto di comprendere il grado di coerenza o meno all’interno dei partiti e delle coalizioni che via via si sono create e che controllano le arene di policy making. In ogni caso, posta la rilevanza di alcuni temi per i cittadini-elettori (bioetica e immigrazione), le organizzazioni chiamate a creare consenso attorno alle proprie proposte politiche (i partiti) non possono ignorare alcune politiche pubbliche considerate ‘scivolose’ (slippery slope). Come spesso accade, su tali temi esistono sensibilità e posizioni diverse non solo tra i partiti, ma anche all’interno degli stessi. Quando un tema divide rispetto alla presenza di diversi orientamenti nella società, il sistema partitico tende a strutturarsi attraverso fratture che generano nuovi confini e inedite appartenenze. Sulla base di questa riflessione, si intende indagare in che modo queste due policy strutturano il sistema partitico italiano, evidenziando le posizioni dei e nei partiti rispetto alle singole questioni.
sistema politico italiano; sistema partitico; partiti; polarizzazione; frammentazione; politics; policy; bioetica; immigrazione; Eluana Englaro; testamento biologico; opinione pubblica; fratture socio-politiche; governo; parlamento
Settore SPS/04 - Scienza Politica
mar-2014
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