I legumi, che rappresentano la migliore fonte di proteine vegetali, recentemente stanno guadagnando grande interesse per la grande sostenibilità ambientale. Infatti, è ormai cosa nota che i consumi di terreno coltivabile, di acqua potabile e di energia per la produzione delle proteine animali sono notevolmente più elevati di quelli per la produzione delle proteine vegetali. Mentre in Asia numerose popolazioni hanno usato tradizionalmente la soia come fonte di proteine vegetali, in Europa si incontrano caratteristiche simili nel lupino, che può contenere oltre il 40% di proteine con un contenuto soddisfacente di amino acidi essenziali. Per questo motivo sta aumentando la presenza sul mercato di ingredienti a base di proteine di lupino che trovano utilizzo in diverse applicazioni alimentari. Il nostro gruppo di ricerca è stato il primo al mondo a studiare in modo sistematico le proprietà salutistiche di questo seme, dapprima relativamente alla specie Lupinus albus, in seguito anche alla specie Lupinus angustifolius. Abbiamo studiato i nutrienti più interessanti, come i tocoferoli (1) e gli acidi grassi polinsaturi; i fattori antinutrizionali, come gli alcaloidi chinolizidinici (2); e l’allergenicità, che dipende dalla cross-reattività con le proteine di arachide (3); abbiamo sviluppato metodi per la tracciabilità (4), basati su tecniche in spettrometria di massa; e abbiamo indagato in dettaglio le proprietà nutraceutiche in animali modello e anche nell’uomo. Questi ultimi risultati hanno sollevato grande interesse a livello scientifico e industriale. Abbiamo dimostrato che alimenti a base di lupino diminuiscono il colesterolo totale e LDL e sono utili nel controllo della pressione. In particolare, uno studio basato su barrette dietetiche contenenti 30 g di proteine ha prodotto in un mese una diminuzione del 4.2% del colesterolo totale in un gruppo di 25 pazienti, rispetto alla caseina usata come controllo (5). E’ attualmente in corso il progetto europeo LUPICARP (SME-2011-285819) che sta approfondendo ulteriormente questi aspetti. Riferimenti 1. Boschin G., Arnoldi A. Legumes are valuable sources of tocopherols. Food Chem. 2011, 127, 1199-1203. 2. Boschin G., Annicchiarico P., Resta D., D’Agostina A., Arnoldi A. Quinolizidine alkaloids in seeds of lupin genotypes of different origin. J. Agric. Food Chem. 2008, 56, 3657-3663. 3. Sirtori E., Resta D., Arnoldi A., Savelkoul H.F.J., Wichers H.J. Cross-reactivity between peanut and lupin proteins Food Chem. 2011, 126, 902-910 4. Resta D., Brambilla F., Arnoldi A. HPLC-Chip-Multiple reaction monitoring (MRM) method for the label-free absolute quantification of gamma-conglutin in lupin: proteotypic peptides and standard addition method. Food Chem. 2012, 131, 126-133 5. Sirtori CR, Triolo M, Bosisio R, Bondioli A, Calabresi L, De Vergori V, Gomaraschi M, Mombelli G, Pazzucconi F, Zacherl C, Arnoldi A. Hypocholesterolemic effects of lupin protein and pea protein/fibre combinations in moderately hypercholesterolemic individuals. Brit. J. Nutr. 2012, 107, 1176-83.

Proprietà salutistiche del lupino dolce / A. Arnoldi, G. Boschin, C. Lammi, D. Resta, G. Scigliuolo, C. Zanoni - In: Abstract del III Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutraceutica (SINUT)Milano : Società Italiana di Nutraceutica, 2012 Sep 20. - pp. 11-11 (( Intervento presentato al 3. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutraceutica (SINUT) tenutosi a Milano nel 2012.

Proprietà salutistiche del lupino dolce

A. Arnoldi
Primo
;
G. Boschin
Secondo
;
C. Lammi;D. Resta;C. Zanoni
Ultimo
2012

Abstract

I legumi, che rappresentano la migliore fonte di proteine vegetali, recentemente stanno guadagnando grande interesse per la grande sostenibilità ambientale. Infatti, è ormai cosa nota che i consumi di terreno coltivabile, di acqua potabile e di energia per la produzione delle proteine animali sono notevolmente più elevati di quelli per la produzione delle proteine vegetali. Mentre in Asia numerose popolazioni hanno usato tradizionalmente la soia come fonte di proteine vegetali, in Europa si incontrano caratteristiche simili nel lupino, che può contenere oltre il 40% di proteine con un contenuto soddisfacente di amino acidi essenziali. Per questo motivo sta aumentando la presenza sul mercato di ingredienti a base di proteine di lupino che trovano utilizzo in diverse applicazioni alimentari. Il nostro gruppo di ricerca è stato il primo al mondo a studiare in modo sistematico le proprietà salutistiche di questo seme, dapprima relativamente alla specie Lupinus albus, in seguito anche alla specie Lupinus angustifolius. Abbiamo studiato i nutrienti più interessanti, come i tocoferoli (1) e gli acidi grassi polinsaturi; i fattori antinutrizionali, come gli alcaloidi chinolizidinici (2); e l’allergenicità, che dipende dalla cross-reattività con le proteine di arachide (3); abbiamo sviluppato metodi per la tracciabilità (4), basati su tecniche in spettrometria di massa; e abbiamo indagato in dettaglio le proprietà nutraceutiche in animali modello e anche nell’uomo. Questi ultimi risultati hanno sollevato grande interesse a livello scientifico e industriale. Abbiamo dimostrato che alimenti a base di lupino diminuiscono il colesterolo totale e LDL e sono utili nel controllo della pressione. In particolare, uno studio basato su barrette dietetiche contenenti 30 g di proteine ha prodotto in un mese una diminuzione del 4.2% del colesterolo totale in un gruppo di 25 pazienti, rispetto alla caseina usata come controllo (5). E’ attualmente in corso il progetto europeo LUPICARP (SME-2011-285819) che sta approfondendo ulteriormente questi aspetti. Riferimenti 1. Boschin G., Arnoldi A. Legumes are valuable sources of tocopherols. Food Chem. 2011, 127, 1199-1203. 2. Boschin G., Annicchiarico P., Resta D., D’Agostina A., Arnoldi A. Quinolizidine alkaloids in seeds of lupin genotypes of different origin. J. Agric. Food Chem. 2008, 56, 3657-3663. 3. Sirtori E., Resta D., Arnoldi A., Savelkoul H.F.J., Wichers H.J. Cross-reactivity between peanut and lupin proteins Food Chem. 2011, 126, 902-910 4. Resta D., Brambilla F., Arnoldi A. HPLC-Chip-Multiple reaction monitoring (MRM) method for the label-free absolute quantification of gamma-conglutin in lupin: proteotypic peptides and standard addition method. Food Chem. 2012, 131, 126-133 5. Sirtori CR, Triolo M, Bosisio R, Bondioli A, Calabresi L, De Vergori V, Gomaraschi M, Mombelli G, Pazzucconi F, Zacherl C, Arnoldi A. Hypocholesterolemic effects of lupin protein and pea protein/fibre combinations in moderately hypercholesterolemic individuals. Brit. J. Nutr. 2012, 107, 1176-83.
Settore CHIM/10 - Chimica degli Alimenti
20-set-2012
Book Part (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
atti 2012_49680.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 530.84 kB
Formato Adobe PDF
530.84 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/262049
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact