Il Servizio sanitario nazionale è l’istituzione attraverso la quale lo stato garantisce ai propri cittadini il diritto costituzionale alla salute. Le funzioni e le risorse sono state delegate alle regioni, che le esercitano attraverso le aziende sanitarie locali. Con le riforme avvenute nel 1992-93 e nel 1999 il Ssn si è trasformato di fatto in un “Sistema di sistemi sanitari regionali”, composto da 21 Servizi sanitari regionali e provinciali, organizzati diversamente nei vari territori. Lo studio dei sistemi regionali riveste quindi un interesse per l’individuazione di modelli comuni tra le regioni e, soprattutto, per la valutazione delle loro performance. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca empirica svolta attraverso l’analisi dei dati statistici disponibili (Istat, Ministero della Salute, Regioni) e l’approfondimento su 9 regioni campione, attraverso interviste dirette ai key decision makers, delle best practices regionali. La ricerca si proponeva tre obiettivi: (i) valutare la coerenza intrinseca dei modelli regionali di risposta ai bisogni sanitari della popolazione; (ii) definire e analizzare gli elementi costitutivi e differenziali dei diversi modelli di governance dei sistemi sanitari regionali; (iii) valutare le performance dei differenti sistemi regionali. La coerenza intrinseca e le performance sono state valutate attraverso indicatori sintetici (calcolati su circa 80 dati statistici elementari), rappresentativi di 9 “aree di fenomeno” (ad es. contesto socio-economico, stato di salute, efficienza e appropriatezza dei servizi sanitari, economicità della gestione, outcomes, ecc.) e la graduatoria per quartili delle regioni. L’analisi degli elementi costitutivi dei sistemi regionali ha portato ad identificare tre modelli regionali: (a) il modello burocratico (prevalente nelle regioni del sud), (b) il modello accentrato (ad es. Veneto) e (c) il modello contrattuale (ad es. Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana). I risultati dell’analisi statistica hanno portato ad identificare 10 regioni con sistemi sanitari “coerenti” (con bilanciamento tra bisogni sanitari-domanda di servizi vs. offerta-spesa sanitaria-outcomes), 6 regioni “incoerenti” e 5 parzialmente incoerenti. Sono state descritte le aree di incoerenza. Riguardo alle performance dei sistemi regionali lo studio ha formulato una graduatoria delle regioni con le migliori (Toscana, Friuli-V.G. , Emilia-Romagna, Umbria) e peggiori (Sicilia, Calabria Sardegna, Campania) performance. La correlazione tra i ranghi ha portato a concludere che il contesto generale e specifico sanitario esercitano un’influenza sulla governance regionale (rho=0,60) e che le capacità e gli strumenti di governance svolgono un’azione decisiva sui risultati di processo (0,70) e sugli outcomes (0,66) del sistema. Il livello di spesa sanitaria pro-capite è invece scarsamente correlato con tutti i tipi di risultato (gestionali, di processo, di outcome) e denota solo l’incapacità delle regioni di controllare la spesa. Nessuna relazione si è trovata tra modelli di governance e performance dei sistemi sanitari. L’impiego degli indicatori sintetici si è dimostrato quindi efficace nel descrivere i modelli regionali e valutarne le performance.

I sistemi di governance dei Servizi sanitari regionali / V. Mapelli, A. De Stefano, V. Compagnoni, A. Gambino, A. Ceccarelli ; [a cura di] S. Boni. - Roma : Formez, 2007 Apr. (QUADERNI FORMEZ)

I sistemi di governance dei Servizi sanitari regionali

V. Mapelli;
2007

Abstract

Il Servizio sanitario nazionale è l’istituzione attraverso la quale lo stato garantisce ai propri cittadini il diritto costituzionale alla salute. Le funzioni e le risorse sono state delegate alle regioni, che le esercitano attraverso le aziende sanitarie locali. Con le riforme avvenute nel 1992-93 e nel 1999 il Ssn si è trasformato di fatto in un “Sistema di sistemi sanitari regionali”, composto da 21 Servizi sanitari regionali e provinciali, organizzati diversamente nei vari territori. Lo studio dei sistemi regionali riveste quindi un interesse per l’individuazione di modelli comuni tra le regioni e, soprattutto, per la valutazione delle loro performance. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca empirica svolta attraverso l’analisi dei dati statistici disponibili (Istat, Ministero della Salute, Regioni) e l’approfondimento su 9 regioni campione, attraverso interviste dirette ai key decision makers, delle best practices regionali. La ricerca si proponeva tre obiettivi: (i) valutare la coerenza intrinseca dei modelli regionali di risposta ai bisogni sanitari della popolazione; (ii) definire e analizzare gli elementi costitutivi e differenziali dei diversi modelli di governance dei sistemi sanitari regionali; (iii) valutare le performance dei differenti sistemi regionali. La coerenza intrinseca e le performance sono state valutate attraverso indicatori sintetici (calcolati su circa 80 dati statistici elementari), rappresentativi di 9 “aree di fenomeno” (ad es. contesto socio-economico, stato di salute, efficienza e appropriatezza dei servizi sanitari, economicità della gestione, outcomes, ecc.) e la graduatoria per quartili delle regioni. L’analisi degli elementi costitutivi dei sistemi regionali ha portato ad identificare tre modelli regionali: (a) il modello burocratico (prevalente nelle regioni del sud), (b) il modello accentrato (ad es. Veneto) e (c) il modello contrattuale (ad es. Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana). I risultati dell’analisi statistica hanno portato ad identificare 10 regioni con sistemi sanitari “coerenti” (con bilanciamento tra bisogni sanitari-domanda di servizi vs. offerta-spesa sanitaria-outcomes), 6 regioni “incoerenti” e 5 parzialmente incoerenti. Sono state descritte le aree di incoerenza. Riguardo alle performance dei sistemi regionali lo studio ha formulato una graduatoria delle regioni con le migliori (Toscana, Friuli-V.G. , Emilia-Romagna, Umbria) e peggiori (Sicilia, Calabria Sardegna, Campania) performance. La correlazione tra i ranghi ha portato a concludere che il contesto generale e specifico sanitario esercitano un’influenza sulla governance regionale (rho=0,60) e che le capacità e gli strumenti di governance svolgono un’azione decisiva sui risultati di processo (0,70) e sugli outcomes (0,66) del sistema. Il livello di spesa sanitaria pro-capite è invece scarsamente correlato con tutti i tipi di risultato (gestionali, di processo, di outcome) e denota solo l’incapacità delle regioni di controllare la spesa. Nessuna relazione si è trovata tra modelli di governance e performance dei sistemi sanitari. L’impiego degli indicatori sintetici si è dimostrato quindi efficace nel descrivere i modelli regionali e valutarne le performance.
apr-2007
sistemi sanitari regionali; performance sistemi sanitari regionali; governance sistemi sanitari regionali; organizzazione sistemi sanitari regionali; spesa sanitaria regionale; finanziamento sistemi sanitari regionali
Settore SECS-P/02 - Politica Economica
Settore SECS-P/03 - Scienza delle Finanze
http://sanita.formez.it/sites/all/files/pdf_quaderno_57.pdf
I sistemi di governance dei Servizi sanitari regionali / V. Mapelli, A. De Stefano, V. Compagnoni, A. Gambino, A. Ceccarelli ; [a cura di] S. Boni. - Roma : Formez, 2007 Apr. (QUADERNI FORMEZ)
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