INTRODUZIONE/SCOPO DELLO STUDIO La legatura di una fistola arterovenosa per emodialisi può comportare la degenerazione aneurismatica a medio-lungo termine dell’asse arterioso axillo-omerale, le cui complicanze costituiscono una minaccia per la vitalità dell’arto. Tale condizione, descritta sporadicamente in letteratura, occorre più frequentemente in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva dopo trapianto renale. MATERIALE E METODI Dal 2006 ad oggi abbiamo osservato 3 casi di degenerazione aneurismatica dell’asse axillo-omerale dopo chiusura di fistola arterovenosa per emodialisi, in pazienti in trattamento immunosoppressivo in esiti di trapianto renale. In un caso il paziente è giunto alla nostra osservazione per un quadro di ischemia acuta della mano ed embolizzazione acromiale. Gli altri due pazienti erano asintomatici ma si presentavano con riscontro obiettivo di tumefazione pulsante all’arto. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecocolorDoppler. I pazienti asintomatici hanno inoltre eseguito accertamenti diagnostici di secondo livello (AngioTC – AngioRM). In tutti e tre i casi abbiamo osservato la presenza di un aneurisma di diametro compreso tra 22 e 30 mm caratterizzati da abbondante apposizione trombotica endoluminale condizionante netta riduzione del lume residuo. RISULTATI I pazienti sono stati sottoposti a exeresi dell’aneurisma e ricostruzione dell’asse arterioso. La focale dilatazione aneurismatica dell’arteria omerale ha consentito in un caso l’innesto di un breve segmento protesico in PTFE. Negli altri due pazienti, l’estesa degenerazione dell’asse arterioso ne ha resa necessaria la sostituzione mediante confezionamento di innesto in vena grande safena autologa invertita. I pazienti eseguono follow-up annuale mediante ecocolorDoppler, che dimostra regolare pervietà degli innesti in assenza di complicanze. DISCUSSIONI/CONCLUSIONI E’ auspicabile che i pazienti sottoposti a legatura di fistola per emodialisi, soprattutto se sottoposti a terapia immunosoppressiva, vengano periodicamente monitorati clinicamente, ed ecograficamente al sospetto di ectasia arteriosa, per riconoscere la patologia degenerativa aneurismatica dell’asse axillo-omerale e prevenirne le temibili complicanze. Qualora indicato, il trattamento chirurgico di prima scelta è la sostituzione con vena autologa.

Degenerazione aneurismatica dell'asse arterioso axillo-omerale conseguente a legatura di fistola arterovenosa per emodialisi / M. Pegorer, C. Mariani, P.G. Settembrini. ((Intervento presentato al convegno SICVE tenutosi a Torino nel 2014.

Degenerazione aneurismatica dell'asse arterioso axillo-omerale conseguente a legatura di fistola arterovenosa per emodialisi

M. Pegorer
Primo
;
P.G. Settembrini
Ultimo
2014

Abstract

INTRODUZIONE/SCOPO DELLO STUDIO La legatura di una fistola arterovenosa per emodialisi può comportare la degenerazione aneurismatica a medio-lungo termine dell’asse arterioso axillo-omerale, le cui complicanze costituiscono una minaccia per la vitalità dell’arto. Tale condizione, descritta sporadicamente in letteratura, occorre più frequentemente in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva dopo trapianto renale. MATERIALE E METODI Dal 2006 ad oggi abbiamo osservato 3 casi di degenerazione aneurismatica dell’asse axillo-omerale dopo chiusura di fistola arterovenosa per emodialisi, in pazienti in trattamento immunosoppressivo in esiti di trapianto renale. In un caso il paziente è giunto alla nostra osservazione per un quadro di ischemia acuta della mano ed embolizzazione acromiale. Gli altri due pazienti erano asintomatici ma si presentavano con riscontro obiettivo di tumefazione pulsante all’arto. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a esame ecocolorDoppler. I pazienti asintomatici hanno inoltre eseguito accertamenti diagnostici di secondo livello (AngioTC – AngioRM). In tutti e tre i casi abbiamo osservato la presenza di un aneurisma di diametro compreso tra 22 e 30 mm caratterizzati da abbondante apposizione trombotica endoluminale condizionante netta riduzione del lume residuo. RISULTATI I pazienti sono stati sottoposti a exeresi dell’aneurisma e ricostruzione dell’asse arterioso. La focale dilatazione aneurismatica dell’arteria omerale ha consentito in un caso l’innesto di un breve segmento protesico in PTFE. Negli altri due pazienti, l’estesa degenerazione dell’asse arterioso ne ha resa necessaria la sostituzione mediante confezionamento di innesto in vena grande safena autologa invertita. I pazienti eseguono follow-up annuale mediante ecocolorDoppler, che dimostra regolare pervietà degli innesti in assenza di complicanze. DISCUSSIONI/CONCLUSIONI E’ auspicabile che i pazienti sottoposti a legatura di fistola per emodialisi, soprattutto se sottoposti a terapia immunosoppressiva, vengano periodicamente monitorati clinicamente, ed ecograficamente al sospetto di ectasia arteriosa, per riconoscere la patologia degenerativa aneurismatica dell’asse axillo-omerale e prevenirne le temibili complicanze. Qualora indicato, il trattamento chirurgico di prima scelta è la sostituzione con vena autologa.
ott-2014
Fistola artero venosa, aneurisma, emodialisi
Settore MED/22 - Chirurgia Vascolare
Degenerazione aneurismatica dell'asse arterioso axillo-omerale conseguente a legatura di fistola arterovenosa per emodialisi / M. Pegorer, C. Mariani, P.G. Settembrini. ((Intervento presentato al convegno SICVE tenutosi a Torino nel 2014.
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