La falsificazione di clavicembali Ruckers e Couchet ammodernati era praticata molto diffusamente nell’Europa del XVIII secolo, soprattutto in Francia. Almeno cinque esemplari tuttora esistenti di tali sofisticazioni, conservati a Bruxelles, Lisbona, Edimburgo, Amburgo e Milano, sono passati sorprendentemente per le mani di Pascal Taskin, il più famoso cembalaro parigino del Settecento nonché fornitore della casa reale francese. Al momento la natura fraudolenta del suo operato non è dimostrabile con certezza assoluta, tuttavia diversi indizi fanno sorgere il sospetto che Taskin abbia assecondato a proprio vantaggio contraffazioni realizzate da altri o che ne sia stato il responsabile diretto. Gli strumenti Ruckers/Couchet debitamente aggiornati da Taskin erano prodotti «molto preziosi» per i contemporanei, secondo quanto affermato dall’Encyclopédie Méthodique nel 1785, così come lo erano già stati anni prima quelli rimodernati dal costruttore di cui Taskin ha ereditato direttamente la bottega, François Blanchet. E guarda caso un ulteriore inautentico cembalo Ruckers, oggi alla Yale University di New Haven, è passato per le mani proprio di Blanchet. Insomma, un classico movente economico e un precedente ingombrante che di certo aiutano ad addensare le ombre sulla figura del celebre "facteur de clavecins et garde des instruments de musique du roi".

Il cembalaro del re alla sbarra? Pascal Taskin e i falsi Ruckers / A. Restelli. ((Intervento presentato al 21. convegno Convegno Annuale della Società Italiana di Musicologia tenutosi a Conservatorio di Musica 'E. F. Dall'Abaco', Verona nel 2014.

Il cembalaro del re alla sbarra? Pascal Taskin e i falsi Ruckers.

A. Restelli
2014

Abstract

La falsificazione di clavicembali Ruckers e Couchet ammodernati era praticata molto diffusamente nell’Europa del XVIII secolo, soprattutto in Francia. Almeno cinque esemplari tuttora esistenti di tali sofisticazioni, conservati a Bruxelles, Lisbona, Edimburgo, Amburgo e Milano, sono passati sorprendentemente per le mani di Pascal Taskin, il più famoso cembalaro parigino del Settecento nonché fornitore della casa reale francese. Al momento la natura fraudolenta del suo operato non è dimostrabile con certezza assoluta, tuttavia diversi indizi fanno sorgere il sospetto che Taskin abbia assecondato a proprio vantaggio contraffazioni realizzate da altri o che ne sia stato il responsabile diretto. Gli strumenti Ruckers/Couchet debitamente aggiornati da Taskin erano prodotti «molto preziosi» per i contemporanei, secondo quanto affermato dall’Encyclopédie Méthodique nel 1785, così come lo erano già stati anni prima quelli rimodernati dal costruttore di cui Taskin ha ereditato direttamente la bottega, François Blanchet. E guarda caso un ulteriore inautentico cembalo Ruckers, oggi alla Yale University di New Haven, è passato per le mani proprio di Blanchet. Insomma, un classico movente economico e un precedente ingombrante che di certo aiutano ad addensare le ombre sulla figura del celebre "facteur de clavecins et garde des instruments de musique du roi".
18-ott-2014
Taskin; Blanchet; Ruckers; Couchet; Clavicembalo; Falsificazione
Settore L-ART/07 - Musicologia e Storia della Musica
Società Italiana di Musicologia
Il cembalaro del re alla sbarra? Pascal Taskin e i falsi Ruckers / A. Restelli. ((Intervento presentato al 21. convegno Convegno Annuale della Società Italiana di Musicologia tenutosi a Conservatorio di Musica 'E. F. Dall'Abaco', Verona nel 2014.
Conference Object
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/242123
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact