L’«idea assoluta», definita all’esordio di questo ultimo capitolo della Wissenschaft der Logik del 1816 come «unico oggetto e contenuto della filosofia», è da Hegel presentata, dal punto di vista del contenuto, come «essere, vita che non passa, verità di sé conscia, […] tutta la verità», e dal punto di vista della forma, come «ritorno alla vita» che «ha in sé la suprema opposizione». Come è da intendere dunque, alla fine del percorso della logica, l’idea assoluta come vita? La risposta che lo sviluppo della logica stessa suggerisce è considerarla precipuamente nella guisa del metodo, «l’universale della forma del contenuto» che rappresenta il movimento di ritorno alla vita su accennato. Seguendo quest’indicazione hegeliana si cercherà di mostrare, in primo luogo, in che termini questo ultimo capitolo della logica può essere letto come una metodologia della vita in cui si vengono a focalizzare molti fili del filosofare hegeliano sin dai suoi albori (in particolare verranno citate formulazioni giovanili e proposto un paragone con alcuni luoghi della Vorrede della Phänomenologie des Geistes), e in che termini, in secondo luogo, l’idea assoluta sia da considerarsi come la coincidenza tra contenuto e metodo, prodromo alla esposizione di questa stessa vita come sistema. Con metodologia della vita si vuole indicare uno stile di pensiero in fieri che – contro la vulgata che vede nel sistema hegeliano un pensiero monolitico dove conclusività è sinonimo di chiusura – non solo ha come oggetto la vita dell’assoluto, ma che sia esso stesso vita, «attività assoluta universale, il movimento che determina e realizza se stesso» immanente alle cose stesse. Per svolgere quest’ipotesi – con aderenza al testo – si cercherà di definire il metodo e la sua costituzione in quelle che Hegel chiama «determinazioni del concetto» e loro «relazioni» e si procederà ad una loro analisi. Esse sono principalmente due: il «cominciamento» e il «cominciamento dell’andar oltre», ovvero lo «sviluppo», in cui verrà descritto il momento propriamente «dialettico» del metodo assoluto, che verrà seguito nei suoi momenti: si disegnerà quella struttura sillogistica che rispecchia il procedere della ragione come vita. Si noterà infine una discrepanza di formulazione riguardo all’esposizione del metodo nella Wissenschaft der Logik del 1816 e nella compendiosa Logik dell’Enzyklopädie e la si presenterà alla discussione.

L'idea assoluta come metodologia della vita / L. Manfrini. ((Intervento presentato al convegno Workshop - The Logic of Hegel’s Science of Logic III. The Absolute Idea tenutosi a Padova nel 2013.

L'idea assoluta come metodologia della vita

L. Manfrini
2013

Abstract

L’«idea assoluta», definita all’esordio di questo ultimo capitolo della Wissenschaft der Logik del 1816 come «unico oggetto e contenuto della filosofia», è da Hegel presentata, dal punto di vista del contenuto, come «essere, vita che non passa, verità di sé conscia, […] tutta la verità», e dal punto di vista della forma, come «ritorno alla vita» che «ha in sé la suprema opposizione». Come è da intendere dunque, alla fine del percorso della logica, l’idea assoluta come vita? La risposta che lo sviluppo della logica stessa suggerisce è considerarla precipuamente nella guisa del metodo, «l’universale della forma del contenuto» che rappresenta il movimento di ritorno alla vita su accennato. Seguendo quest’indicazione hegeliana si cercherà di mostrare, in primo luogo, in che termini questo ultimo capitolo della logica può essere letto come una metodologia della vita in cui si vengono a focalizzare molti fili del filosofare hegeliano sin dai suoi albori (in particolare verranno citate formulazioni giovanili e proposto un paragone con alcuni luoghi della Vorrede della Phänomenologie des Geistes), e in che termini, in secondo luogo, l’idea assoluta sia da considerarsi come la coincidenza tra contenuto e metodo, prodromo alla esposizione di questa stessa vita come sistema. Con metodologia della vita si vuole indicare uno stile di pensiero in fieri che – contro la vulgata che vede nel sistema hegeliano un pensiero monolitico dove conclusività è sinonimo di chiusura – non solo ha come oggetto la vita dell’assoluto, ma che sia esso stesso vita, «attività assoluta universale, il movimento che determina e realizza se stesso» immanente alle cose stesse. Per svolgere quest’ipotesi – con aderenza al testo – si cercherà di definire il metodo e la sua costituzione in quelle che Hegel chiama «determinazioni del concetto» e loro «relazioni» e si procederà ad una loro analisi. Esse sono principalmente due: il «cominciamento» e il «cominciamento dell’andar oltre», ovvero lo «sviluppo», in cui verrà descritto il momento propriamente «dialettico» del metodo assoluto, che verrà seguito nei suoi momenti: si disegnerà quella struttura sillogistica che rispecchia il procedere della ragione come vita. Si noterà infine una discrepanza di formulazione riguardo all’esposizione del metodo nella Wissenschaft der Logik del 1816 e nella compendiosa Logik dell’Enzyklopädie e la si presenterà alla discussione.
5-nov-2013
hegel ; science of logic ; absolute idea ; system ; life ; reason ; metodology of life
Settore M-FIL/06 - Storia della Filosofia
Settore M-FIL/01 - Filosofia Teoretica
Università di Padova
L'idea assoluta come metodologia della vita / L. Manfrini. ((Intervento presentato al convegno Workshop - The Logic of Hegel’s Science of Logic III. The Absolute Idea tenutosi a Padova nel 2013.
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