Scavi condotti al Lavagnone restituiscono una lunga sequenza insediativa, rappresentata da una successione di orizzonti di occupazione, ove la parte preponderante dei reperti archeologici è costituita da ceramica. Stabilita una cronologia relativa sulla base della sequenza stratigrafica, in alcuni casi è possibile stabilire correlazioni e cross-dating con altri complessi chiave, e datazioni assolute con ricorso alla dendrocronologia, ma è prevalentemente sul repertorio ceramico che si basa il primo inquadramento e la caratterizzazione dei complessi archeologici indagati. Negli anni di lavoro dedicati allo studio di questi ingenti complessi si è cercato di individuare un approccio metodologico per i gestire l’analisi dei materiali: 1. individuazione di parametri metrico-dimensionali e morfologici che sostanzino definizioni tipologiche, 2. individuazione di elementi diagnostici >> tipi da “monitorare” nel momento di analisi. 3. valutazione delle ricorrenze degli elementi diagnostici in termini percentuali. Con questo approccio, abbiamo cercato di individuare gli elementi che definiscono il quadro peculiare degli orizzonti culturali del BA al Lavagnone: si presentano i repertori del BAIA e IB del settore A, del BAIC e del BA II del settore B, che esprimono in successione cronologica i momenti arcaico e classico della cultura di Polada e il passaggio al successivo orizzonte tardo-poladiano tipo Barche di Solferino. Quello che si propone è un quadro di sintesi che esemplifica gli elementi caratterizzanti i complessi del BA del Lavagnone. Partendo dall’osservazione analitica del materiale si è cercato di valorizzare quelli che sono gli elementi, sia morfologici, sia di scala, fondamentali per l’individuazione, entro un dato complesso, di sotto-insiemi funzionali all’analisi: classi, famiglie tipologiche, tipi, sotto-tipi o varianti. Classi, famiglie tipologiche e tipi diventano dati, normalizzati e gestibili per un’analisi che si esplicherà a vari livelli: tipologia, seriazione, inquadramento culturale, attribuzione cronologica, interpretazione funzionale.

Problemi e ceramica dal Lavagnone nel Bronzo Antico / M. Rapi, C. Sidoli, M. Gattei. ((Intervento presentato al convegno BAIM 2012. Bronze Age Italian Meeting, November 16 - 17, 2012 Museo Archeologico Nazionale di Parma tenutosi a Parma nel 2012.

Problemi e ceramica dal Lavagnone nel Bronzo Antico

M. Rapi;
2012

Abstract

Scavi condotti al Lavagnone restituiscono una lunga sequenza insediativa, rappresentata da una successione di orizzonti di occupazione, ove la parte preponderante dei reperti archeologici è costituita da ceramica. Stabilita una cronologia relativa sulla base della sequenza stratigrafica, in alcuni casi è possibile stabilire correlazioni e cross-dating con altri complessi chiave, e datazioni assolute con ricorso alla dendrocronologia, ma è prevalentemente sul repertorio ceramico che si basa il primo inquadramento e la caratterizzazione dei complessi archeologici indagati. Negli anni di lavoro dedicati allo studio di questi ingenti complessi si è cercato di individuare un approccio metodologico per i gestire l’analisi dei materiali: 1. individuazione di parametri metrico-dimensionali e morfologici che sostanzino definizioni tipologiche, 2. individuazione di elementi diagnostici >> tipi da “monitorare” nel momento di analisi. 3. valutazione delle ricorrenze degli elementi diagnostici in termini percentuali. Con questo approccio, abbiamo cercato di individuare gli elementi che definiscono il quadro peculiare degli orizzonti culturali del BA al Lavagnone: si presentano i repertori del BAIA e IB del settore A, del BAIC e del BA II del settore B, che esprimono in successione cronologica i momenti arcaico e classico della cultura di Polada e il passaggio al successivo orizzonte tardo-poladiano tipo Barche di Solferino. Quello che si propone è un quadro di sintesi che esemplifica gli elementi caratterizzanti i complessi del BA del Lavagnone. Partendo dall’osservazione analitica del materiale si è cercato di valorizzare quelli che sono gli elementi, sia morfologici, sia di scala, fondamentali per l’individuazione, entro un dato complesso, di sotto-insiemi funzionali all’analisi: classi, famiglie tipologiche, tipi, sotto-tipi o varianti. Classi, famiglie tipologiche e tipi diventano dati, normalizzati e gestibili per un’analisi che si esplicherà a vari livelli: tipologia, seriazione, inquadramento culturale, attribuzione cronologica, interpretazione funzionale.
17-nov-2012
Bronze Age ; Polada culture ; Pile-dwellings ; Garda region ; relative and absolute Chronology ; Typology ; Pottery
Settore L-ANT/01 - Preistoria e Protostoria
Istituto italiano di Preistoria e Protostoria
Problemi e ceramica dal Lavagnone nel Bronzo Antico / M. Rapi, C. Sidoli, M. Gattei. ((Intervento presentato al convegno BAIM 2012. Bronze Age Italian Meeting, November 16 - 17, 2012 Museo Archeologico Nazionale di Parma tenutosi a Parma nel 2012.
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