«Solo chi diviene può capire il divenire», ha affermato Michail Bachtin nel 1941: e il milanese Giovanni Raboni è stato uno dei poeti italiani del secondo Novecento che più coerentemente ha raccolto la sfida della modernità, facendone un segno distintivo del proprio lavoro. In questo suo sforzo, Raboni, presto divenuto uno dei più significativi scrittori della cosiddetta “linea lombarda”, ha contribuito a trasferire gli orizzonti di tale tendenza di carattere regionale in quelli della metropoli milanese. Tra i principali punti di riferimento di Raboni nella messa a punto di un linguaggio in grado di collocarsi all’altezza di tempi così ricchi di fermenti come sono stati quelli del boom economico va annoverato il modernismo di lingua inglese. E non solo, come si è soliti affermare, il modernismo poetico (con i fondamentali Ezra Pound e T.S. Eliot), ma anche il suo versante romanzesco, a partire da Virginia Woolf e James Joyce. La fruizione di quest’ultimi, e in particolare della Woolf, sembrerebbe essere avvenuta, per Raboni, anche attraverso le indicazioni contenute nel celebre saggio dell’auerbachiano Mimesis dedicato a To the lighthouse. Raboni, negli strumenti espressivi messi a punto dal modernismo, che trent’anni prima si era misurato con i fenomeni economici e sociali che hanno investito l’Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha trovato una guida ideale per realizzare il suo progetto di mettere in versi, frantumandola, la nuova realtà urbana italiana. A fianco alla poesie, un’ulteriore testimonianza, finora trascurata, dell’avvicinamento di Raboni al modernismo si trova nei saggi da lui scritti a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta: saggi che contengono un’originale interpretazione di tali autori di lingua inglese e forniscono utili indicazioni sui motivi e sul senso delle opzioni stilistiche adottate in quegli stessi dal Raboni poeta.

Modernist muses : models for the representation of Milan in Giovanni Raboni’s poetry / L. Daino. ((Intervento presentato al convegno Transnational Italy : national identity and the world atlas tenutosi a Reading nel 2012.

Modernist muses : models for the representation of Milan in Giovanni Raboni’s poetry

L. Daino
2012

Abstract

«Solo chi diviene può capire il divenire», ha affermato Michail Bachtin nel 1941: e il milanese Giovanni Raboni è stato uno dei poeti italiani del secondo Novecento che più coerentemente ha raccolto la sfida della modernità, facendone un segno distintivo del proprio lavoro. In questo suo sforzo, Raboni, presto divenuto uno dei più significativi scrittori della cosiddetta “linea lombarda”, ha contribuito a trasferire gli orizzonti di tale tendenza di carattere regionale in quelli della metropoli milanese. Tra i principali punti di riferimento di Raboni nella messa a punto di un linguaggio in grado di collocarsi all’altezza di tempi così ricchi di fermenti come sono stati quelli del boom economico va annoverato il modernismo di lingua inglese. E non solo, come si è soliti affermare, il modernismo poetico (con i fondamentali Ezra Pound e T.S. Eliot), ma anche il suo versante romanzesco, a partire da Virginia Woolf e James Joyce. La fruizione di quest’ultimi, e in particolare della Woolf, sembrerebbe essere avvenuta, per Raboni, anche attraverso le indicazioni contenute nel celebre saggio dell’auerbachiano Mimesis dedicato a To the lighthouse. Raboni, negli strumenti espressivi messi a punto dal modernismo, che trent’anni prima si era misurato con i fenomeni economici e sociali che hanno investito l’Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha trovato una guida ideale per realizzare il suo progetto di mettere in versi, frantumandola, la nuova realtà urbana italiana. A fianco alla poesie, un’ulteriore testimonianza, finora trascurata, dell’avvicinamento di Raboni al modernismo si trova nei saggi da lui scritti a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta: saggi che contengono un’originale interpretazione di tali autori di lingua inglese e forniscono utili indicazioni sui motivi e sul senso delle opzioni stilistiche adottate in quegli stessi dal Raboni poeta.
14-lug-2012
Giovanni Raboni ; modernismo ; rappresentazioni di Milano
Settore L-FIL-LET/11 - Letteratura Italiana Contemporanea
School of Languages, Linguistics and Cultures, University of Manchester
Modernist muses : models for the representation of Milan in Giovanni Raboni’s poetry / L. Daino. ((Intervento presentato al convegno Transnational Italy : national identity and the world atlas tenutosi a Reading nel 2012.
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