Il corpus degli autografi dell'umanista bizantino Teodoro Gaza fornisce un buon esempio della dialettica tra καλλιγραφεῖν e ταχυγραφεῖν in atto nell'esperienza grafica di molti scriventi greci attivi nell'Italia del Quattrocento e dei problemi posti da tale fenomeno in sede di expertise paleografica. A seguito di una rapida messa a fuoco del problema attraverso esempi attinti dalla produzione di contemporanei (Giorgio Trivizia, Cosma Trapezunzio, Giovanni Roso), questo articolo presenta per la prima volta una descrizione analitica di tutti i livelli della scrittura di Gaza, da quello più calligrafico a quello più corsivo, rimasto per molto tempo ignorato dagli studi: per mezzo dell'analisi di caratteri generali e particolari sono evidenziate le differenze che intercorrono tra le diverse manifestazioni sincroniche della sua scrittura e ne viene quindi isolato il sostrato comune. Nell'ultima parte del lavoro si sottolinea come l'aver trascurato sinora le testimonianze corsive della scrittura di Gaza non sia rimasto senza esito nella ricostruzione della sua biblioteca, della quale al momento non si conoscono che pochi manoscritti: dopo averne ripercorso le vie di dispersione, l'autore rende noti quattro 'nuovi' codici postillati da Gaza in corsiva e da lui posseduti.

De' libri che furono di Teodoro. Una mano, due pratiche e una biblioteca scomparsa / D. Speranzi. - In: MEDIOEVO E RINASCIMENTO. - ISSN 0394-7858. - 26:(2012), pp. 319-354. ((Intervento presentato al convegno Paleografia e critica del testo davanti all'autografo. Giornate di Studio tenutosi a Firenze nel 2011.

De' libri che furono di Teodoro. Una mano, due pratiche e una biblioteca scomparsa

D. Speranzi
2012

Abstract

Il corpus degli autografi dell'umanista bizantino Teodoro Gaza fornisce un buon esempio della dialettica tra καλλιγραφεῖν e ταχυγραφεῖν in atto nell'esperienza grafica di molti scriventi greci attivi nell'Italia del Quattrocento e dei problemi posti da tale fenomeno in sede di expertise paleografica. A seguito di una rapida messa a fuoco del problema attraverso esempi attinti dalla produzione di contemporanei (Giorgio Trivizia, Cosma Trapezunzio, Giovanni Roso), questo articolo presenta per la prima volta una descrizione analitica di tutti i livelli della scrittura di Gaza, da quello più calligrafico a quello più corsivo, rimasto per molto tempo ignorato dagli studi: per mezzo dell'analisi di caratteri generali e particolari sono evidenziate le differenze che intercorrono tra le diverse manifestazioni sincroniche della sua scrittura e ne viene quindi isolato il sostrato comune. Nell'ultima parte del lavoro si sottolinea come l'aver trascurato sinora le testimonianze corsive della scrittura di Gaza non sia rimasto senza esito nella ricostruzione della sua biblioteca, della quale al momento non si conoscono che pochi manoscritti: dopo averne ripercorso le vie di dispersione, l'autore rende noti quattro 'nuovi' codici postillati da Gaza in corsiva e da lui posseduti.
Settore M-STO/09 - Paleografia
2012
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Lettere e Filosofia Dipartimento di Scienze dell'Antichità, Medioevo e Rinascimento e LInguistica
APICES-Association Paléographique Internationale Culture, Ecriture, Société
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