I nannofossili calcarei (NC) sono parti micrometriche mineralizzate (coccoliti e nannoliti) dell’esoscheletro di alghe coccolitoforidi. Le forme più antiche sono carniche, e nel Triassico Sup. sono riconosciute ~12 specie. I NC acquistano significato lito-genetico nel Giurassico Inf., quindi l’origine della micrite pelagica pre-giurassica é ancora incerta. La sezione del Triassico Sup. di Pizzo Mondello (M.ti Sicani, Sicilia – Muttoni et al. 2004; Balini et al. 2010), è selezionata per quantificare il reale contributo dei NC alla micrite pelagica, attraverso analisi qualitative e quantitative su 70 sezioni ultrasottili (spessore ~7 µm), usando un microscopio ottico polarizzatore a 1250 ingrandimenti. Le abbondanze assolute sono raccolte contando tutti gli esemplari in 1mm2 di sezione ultrasottile. Sono identificati otto morfotipi di NC (A, B, C, D, E, F, G, H), tutti nannoliti. Dal punto di vista tassonomico, E corrisponde certamente a P. triassica; F e B a Thoracosphaera; G è assimilabile a P. triassica, ma presenta una crosta esterna probabilmente diagenetica; A è documentato anche da Preto et al. (2012), ma non si riscontrano similitudini con taxa noti. Le altre forme osservate non sono assimilabili a specie note e sono previsti ulteriori studi per chiarirne la posizione. In generale i NC sono più abbondanti nella parte inferiore della sezione (0m-base del “Livello di Breccia”, 146,5m), dove l’abbondanza totale è doppia rispetto alla parte superiore (158m-424,65m). I morfotipi A, C e E sono i più comuni. Analisi morfometriche su ogni esemplare contato permettono di calcolate l’area (A), volume (V) e le masse (m) di ogni nannolite riconosciuto. A e F sono i più grandi, quindi i più calcificati (A=24835 pg, F=45304 pg); D H e C sono i più piccoli e meno calcificati (D=740 pg, H=795 pg, C=1050 pg). Per quantificare il contributo dei NC alla micrite, sono calcolati i flussi di ogni taxon considerando abbondanze assolute e tasso di sedimentazione. A e F, presentando V, m e abbondanze maggiori, controllano le variazioni delle abbondanze assolute e dei flussi. Le altre tipologie contribuiscono meno alla micrite sia per le piccole dimensioni sia per la scarsa abbondanza. I risultati mostrano che i NC sono litogeneticamente importanti, rappresentando fino al 15% in area della micrite. Nelle unità litostratigrafiche I e II (Muttoni et al. 2004), abbondanze assolute e flussi sono più alti che nell’unità IV (Muttoni et al. 2004). Considerando la suddivisione dell’unità II in Facies A, B e C (Balini et al. 2010), si nota corrispondenza tra abbondanze, flussi e Facies: valori maggiori corrispondono a Facies C, mentre valori minori corrispondono alle Facies B ed A. L’abbondanza totale qui presentata e quella relativa calcolata da Guaiumi (2010) sono confrontabili e mostrano valori doppi in corrispondenza della Facies C. Poichè l’abbondanza totale dei NC è proporzionale al grado di nodularità, forse abbondanze e flussi sono influenzati dalla condensazione, con dissoluzione preferenziale di coccoliti/nannoliti e della componente più minuta della micrite, concentrando le forme più robuste e resistenti. I NC nel Triassico Sup. non avevano abbondanze tali da contribuire in modo determinante alla micrite, ma erano già componenti apprezzabili della sedimentazione pelagica. BIBLIOGRAFIA Balini M., Bertinelli A., Di Stefano P., Guaiumi C., Levera M., Mazza M., Nicora A., Preto N., Rigo M. (2010). The Late Carnian-Rhaetian succession at Pizzo Mondello (Sicani Mountains). Albertiana 39: 36-57. Guaiumi C. (2010). Sedimentology of Upper Triassic hemipelagic micrites (Lagonero and Sicani Basins). Tesi di Dottorato. 91 pp., Università di Padova, Scuola di Dottorato di Ricerca in: Scienze della Terra, Ciclo XXI. Muttoni G., Kent D.V., Olsen P.E., Di Stefano P., Lowrie W. Bernasconi S.M., Hernandez F.M. (2004). Thethyan magnetostratigraphy from Pizzo Mondello (Sicily) and correlation to the Late Triassic Newark astrochronological polarity time scale. GSA Bull. 116: 1034-1058. Preto N., Rigo M., Agnini C., Bertinelli A., Guaiumi C., Borello S., Westphal H. (2012a). Triassic and Jurassic calcareous nannofossils of the Pizzo Mondello section: a sem study. Iiv. It. Strat. Paleont. 118 (1): 131-141. Preto N., Willems H., Guaiumi C., Westphal H. (2012b). Onset of significant pelagic carbonate accumulation after the Carnian Pluvial Event (CPE) in the western Tethys. Facies. DOI 10.1007/s10347-012-0338-9.

L’importanza litogenetica dei nannofossili calcarei del Triassico Superiore nella sezione di Pizzo Mondello / S. Gilardoni, E. Erba, C.E. Casellato. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornate di Paleontologia tenutosi a Perugia nel 2013.

L’importanza litogenetica dei nannofossili calcarei del Triassico Superiore nella sezione di Pizzo Mondello

E. Erba
Secondo
;
C.E. Casellato
Ultimo
2013

Abstract

I nannofossili calcarei (NC) sono parti micrometriche mineralizzate (coccoliti e nannoliti) dell’esoscheletro di alghe coccolitoforidi. Le forme più antiche sono carniche, e nel Triassico Sup. sono riconosciute ~12 specie. I NC acquistano significato lito-genetico nel Giurassico Inf., quindi l’origine della micrite pelagica pre-giurassica é ancora incerta. La sezione del Triassico Sup. di Pizzo Mondello (M.ti Sicani, Sicilia – Muttoni et al. 2004; Balini et al. 2010), è selezionata per quantificare il reale contributo dei NC alla micrite pelagica, attraverso analisi qualitative e quantitative su 70 sezioni ultrasottili (spessore ~7 µm), usando un microscopio ottico polarizzatore a 1250 ingrandimenti. Le abbondanze assolute sono raccolte contando tutti gli esemplari in 1mm2 di sezione ultrasottile. Sono identificati otto morfotipi di NC (A, B, C, D, E, F, G, H), tutti nannoliti. Dal punto di vista tassonomico, E corrisponde certamente a P. triassica; F e B a Thoracosphaera; G è assimilabile a P. triassica, ma presenta una crosta esterna probabilmente diagenetica; A è documentato anche da Preto et al. (2012), ma non si riscontrano similitudini con taxa noti. Le altre forme osservate non sono assimilabili a specie note e sono previsti ulteriori studi per chiarirne la posizione. In generale i NC sono più abbondanti nella parte inferiore della sezione (0m-base del “Livello di Breccia”, 146,5m), dove l’abbondanza totale è doppia rispetto alla parte superiore (158m-424,65m). I morfotipi A, C e E sono i più comuni. Analisi morfometriche su ogni esemplare contato permettono di calcolate l’area (A), volume (V) e le masse (m) di ogni nannolite riconosciuto. A e F sono i più grandi, quindi i più calcificati (A=24835 pg, F=45304 pg); D H e C sono i più piccoli e meno calcificati (D=740 pg, H=795 pg, C=1050 pg). Per quantificare il contributo dei NC alla micrite, sono calcolati i flussi di ogni taxon considerando abbondanze assolute e tasso di sedimentazione. A e F, presentando V, m e abbondanze maggiori, controllano le variazioni delle abbondanze assolute e dei flussi. Le altre tipologie contribuiscono meno alla micrite sia per le piccole dimensioni sia per la scarsa abbondanza. I risultati mostrano che i NC sono litogeneticamente importanti, rappresentando fino al 15% in area della micrite. Nelle unità litostratigrafiche I e II (Muttoni et al. 2004), abbondanze assolute e flussi sono più alti che nell’unità IV (Muttoni et al. 2004). Considerando la suddivisione dell’unità II in Facies A, B e C (Balini et al. 2010), si nota corrispondenza tra abbondanze, flussi e Facies: valori maggiori corrispondono a Facies C, mentre valori minori corrispondono alle Facies B ed A. L’abbondanza totale qui presentata e quella relativa calcolata da Guaiumi (2010) sono confrontabili e mostrano valori doppi in corrispondenza della Facies C. Poichè l’abbondanza totale dei NC è proporzionale al grado di nodularità, forse abbondanze e flussi sono influenzati dalla condensazione, con dissoluzione preferenziale di coccoliti/nannoliti e della componente più minuta della micrite, concentrando le forme più robuste e resistenti. I NC nel Triassico Sup. non avevano abbondanze tali da contribuire in modo determinante alla micrite, ma erano già componenti apprezzabili della sedimentazione pelagica. BIBLIOGRAFIA Balini M., Bertinelli A., Di Stefano P., Guaiumi C., Levera M., Mazza M., Nicora A., Preto N., Rigo M. (2010). The Late Carnian-Rhaetian succession at Pizzo Mondello (Sicani Mountains). Albertiana 39: 36-57. Guaiumi C. (2010). Sedimentology of Upper Triassic hemipelagic micrites (Lagonero and Sicani Basins). Tesi di Dottorato. 91 pp., Università di Padova, Scuola di Dottorato di Ricerca in: Scienze della Terra, Ciclo XXI. Muttoni G., Kent D.V., Olsen P.E., Di Stefano P., Lowrie W. Bernasconi S.M., Hernandez F.M. (2004). Thethyan magnetostratigraphy from Pizzo Mondello (Sicily) and correlation to the Late Triassic Newark astrochronological polarity time scale. GSA Bull. 116: 1034-1058. Preto N., Rigo M., Agnini C., Bertinelli A., Guaiumi C., Borello S., Westphal H. (2012a). Triassic and Jurassic calcareous nannofossils of the Pizzo Mondello section: a sem study. Iiv. It. Strat. Paleont. 118 (1): 131-141. Preto N., Willems H., Guaiumi C., Westphal H. (2012b). Onset of significant pelagic carbonate accumulation after the Carnian Pluvial Event (CPE) in the western Tethys. Facies. DOI 10.1007/s10347-012-0338-9.
23-mag-2013
Settore GEO/01 - Paleontologia e Paleoecologia
L’importanza litogenetica dei nannofossili calcarei del Triassico Superiore nella sezione di Pizzo Mondello / S. Gilardoni, E. Erba, C.E. Casellato. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornate di Paleontologia tenutosi a Perugia nel 2013.
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