Il ciclo di ovodeposizione degli ibridi di galline ovaiole e riproduttrici sottoposte ad un regime controllato di allevamento intensivo ha un andamento caratteristico e presenta una fase iniziale crescente, una fase intermedia costante ed una terza fase progressivamente decrescente. Nelle galline ovaiole, il calo di ovodeposizione inizia a 37 settimane di vita e diventa più evidente dopo la 40a settimana. La deposizione dell’uovo si ripete regolarmente per alcuni giorni in un preciso intervallo della giornata che presenta variazioni in funzione della specie considerata. La deposizione di un uovo per più giorni consecutivi è possibile grazie alla presenza di 7-8 grandi follicoli sull’ovario prossimi alla maturazione che formano la cosiddetta scala gerarchica. L’ovodeposizione dipende dalla combinazione di diversi cicli fisiologici che hanno durata diversa: il ciclo di maturazione dei follicoli ovarici, il ciclo di ovulazione, il ciclo di sintesi dell’uovo in ovidutto. L’attività riproduttiva a livello della gonade femminile è controllata dal sistema endocrino ipotalamo-ipofisi-ovario. In particolare, l’ovulazione è sempre preceduta da due picchi ematici di ormone luteinizzante (LH), secreto dall’ipofisi anteriore, e di progesterone, secreto dall’ovario. I picchi preovulatori sono la conseguenza di un picco ematico di induzione di LH che è dipendente dal fotoperiodo somministrato con variazioni specie-specifiche. Il calo di ovodeposizione durante l’invecchiamento della gallina è causato inizialmente dall’aumento dei giorni di pausa a cui successivamente si aggiungono lunghi periodi di alcune settimane di completa assenza dell’ovodeposizione. Il calo dell’attività riproduttiva è associato a diverse manifestazioni: aumento del peso corporeo, diminuzione del numero di grandi follicoli sull’ovario, diminuzione di LH ipofisario ed ematico. Inoltre, anche la risposta ipofisaria all’azione all’azione stimolatrice dei realising-factors ipotalamici, LH-RH I e LH-RH II, diminuisce durante l’invecchiamento. Nella gallina, si ritiene che solo l’LH-RH I svolga una azione stimolatrice sulla sintesi ipofisaria di LH che risulta inferiore in galline di 105 settimane di vita in confronto a galline di 28 settimane. Il calo riproduttivo nella gallina non sembra dipendere da una ridotta disponibilità di ovociti, situazione invece che si verifica nei primati, poiché il numero di ovociti ancora presenti in ovario è elevato anche in individui di 1 o 2 anni di età La causa principale si ritiene che sia rappresentata da una minore attività del sistema neuroendocrino e quindi minore disponibilità degli ormoni responsabili dell’ovulazione.

Meccanismi fisiologici del calo dell’ovodeposizione / S. Cerolini, L. Zaniboni. ((Intervento presentato al 44. convegno Convegno annuale Società Italiana Patologia Aviare tenutosi a Forlì nel 2005.

Meccanismi fisiologici del calo dell’ovodeposizione

S. Cerolini
Primo
;
L. Zaniboni
Ultimo
2005

Abstract

Il ciclo di ovodeposizione degli ibridi di galline ovaiole e riproduttrici sottoposte ad un regime controllato di allevamento intensivo ha un andamento caratteristico e presenta una fase iniziale crescente, una fase intermedia costante ed una terza fase progressivamente decrescente. Nelle galline ovaiole, il calo di ovodeposizione inizia a 37 settimane di vita e diventa più evidente dopo la 40a settimana. La deposizione dell’uovo si ripete regolarmente per alcuni giorni in un preciso intervallo della giornata che presenta variazioni in funzione della specie considerata. La deposizione di un uovo per più giorni consecutivi è possibile grazie alla presenza di 7-8 grandi follicoli sull’ovario prossimi alla maturazione che formano la cosiddetta scala gerarchica. L’ovodeposizione dipende dalla combinazione di diversi cicli fisiologici che hanno durata diversa: il ciclo di maturazione dei follicoli ovarici, il ciclo di ovulazione, il ciclo di sintesi dell’uovo in ovidutto. L’attività riproduttiva a livello della gonade femminile è controllata dal sistema endocrino ipotalamo-ipofisi-ovario. In particolare, l’ovulazione è sempre preceduta da due picchi ematici di ormone luteinizzante (LH), secreto dall’ipofisi anteriore, e di progesterone, secreto dall’ovario. I picchi preovulatori sono la conseguenza di un picco ematico di induzione di LH che è dipendente dal fotoperiodo somministrato con variazioni specie-specifiche. Il calo di ovodeposizione durante l’invecchiamento della gallina è causato inizialmente dall’aumento dei giorni di pausa a cui successivamente si aggiungono lunghi periodi di alcune settimane di completa assenza dell’ovodeposizione. Il calo dell’attività riproduttiva è associato a diverse manifestazioni: aumento del peso corporeo, diminuzione del numero di grandi follicoli sull’ovario, diminuzione di LH ipofisario ed ematico. Inoltre, anche la risposta ipofisaria all’azione all’azione stimolatrice dei realising-factors ipotalamici, LH-RH I e LH-RH II, diminuisce durante l’invecchiamento. Nella gallina, si ritiene che solo l’LH-RH I svolga una azione stimolatrice sulla sintesi ipofisaria di LH che risulta inferiore in galline di 105 settimane di vita in confronto a galline di 28 settimane. Il calo riproduttivo nella gallina non sembra dipendere da una ridotta disponibilità di ovociti, situazione invece che si verifica nei primati, poiché il numero di ovociti ancora presenti in ovario è elevato anche in individui di 1 o 2 anni di età La causa principale si ritiene che sia rappresentata da una minore attività del sistema neuroendocrino e quindi minore disponibilità degli ormoni responsabili dell’ovulazione.
2005
Settore AGR/20 - Zoocolture
Società Italiana Patologia Aviare
SIPA
Meccanismi fisiologici del calo dell’ovodeposizione / S. Cerolini, L. Zaniboni. ((Intervento presentato al 44. convegno Convegno annuale Società Italiana Patologia Aviare tenutosi a Forlì nel 2005.
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