Scopo: valutare la percentuale di sopravvivenza di impianti postestrattivi posizionati in siti infetti rispetto a quelli inseriti in siti non infetti. Materiali e metodi: 58 pazienti con 58 impianti divisi in 2 gruppi. Nel gruppo test (n = 29) sono stati inseriti impianti in siti postestrattivi con infezioni acute e croniche dopo accurata detersione, rimozione del tessuto infetto e disinfezione, mentre nel gruppo controllo (n = 29) sono stati inseriti impianti in siti privi di infezioni. Gli impianti sono stati riabilitati con carico differito. Sono state valutate le percentuali di sopravvivenza implantare dopo 3 anni di carico e le eventuali complicanze. Risultati: si sono verificati 2 insuccessi: uno nel gruppo test al posizionamento della corona provvisoria dopo 10 settimane e 1 nel gruppo controllo dopo l’inserimento della corona definitiva. Entrambi gli insuccessi sono avvenuti in pazienti fumatori (> 10 sigarette/die). Si sono registrate due periimplantiti a due anni di distanza che non hanno comunque pregiudicato il successo finale. Le percentuali di sopravvivenza erano del 96,5% in entrambi i gruppi. Conclusioni: il posizionamento di impianti postestrattivi in siti infetti e non infetti ha registrato la stessa percentuale di successo a 3 anni. Pertanto, la presenza di infezioni a livello del postestrattivo non sembra rappresentare una controindicazione alla terapia implantare, pur essendo necessari ulteriori studi a conferma di questo risultato.

Impianti postestrattivi in siti infetti : tre anni di follow-up / F. Zuffetti, T. Testori, M. Capelli, F. Galli, A. Parenti, L. Fumagalli, M.C. Rossi, M. Del Fabbro. - In: QUINTESSENZA INTERNAZIONALE. - ISSN 1723-7793. - 29:3(2013), pp. 47-52.

Impianti postestrattivi in siti infetti : tre anni di follow-up

M. Del Fabbro
2013

Abstract

Scopo: valutare la percentuale di sopravvivenza di impianti postestrattivi posizionati in siti infetti rispetto a quelli inseriti in siti non infetti. Materiali e metodi: 58 pazienti con 58 impianti divisi in 2 gruppi. Nel gruppo test (n = 29) sono stati inseriti impianti in siti postestrattivi con infezioni acute e croniche dopo accurata detersione, rimozione del tessuto infetto e disinfezione, mentre nel gruppo controllo (n = 29) sono stati inseriti impianti in siti privi di infezioni. Gli impianti sono stati riabilitati con carico differito. Sono state valutate le percentuali di sopravvivenza implantare dopo 3 anni di carico e le eventuali complicanze. Risultati: si sono verificati 2 insuccessi: uno nel gruppo test al posizionamento della corona provvisoria dopo 10 settimane e 1 nel gruppo controllo dopo l’inserimento della corona definitiva. Entrambi gli insuccessi sono avvenuti in pazienti fumatori (> 10 sigarette/die). Si sono registrate due periimplantiti a due anni di distanza che non hanno comunque pregiudicato il successo finale. Le percentuali di sopravvivenza erano del 96,5% in entrambi i gruppi. Conclusioni: il posizionamento di impianti postestrattivi in siti infetti e non infetti ha registrato la stessa percentuale di successo a 3 anni. Pertanto, la presenza di infezioni a livello del postestrattivo non sembra rappresentare una controindicazione alla terapia implantare, pur essendo necessari ulteriori studi a conferma di questo risultato.
Impianti postestrattivi ; Infezioni endodontiche acute e croniche ; Sopravvivenza implantare.
Settore MED/28 - Malattie Odontostomatologiche
2013
http://www.quintessenzaedizioni.com/riviste-online/quintessenza-internazionale/internazionale-jomi-3-2013.html
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