Malformazioni artero-venose del distretto cervico-facciale. Diagnosi e metodi di trattamento

BACKGROUND: After a review of the literature, the results of a clinical study carried out on cases of extracranial arteriovenous malformations of the head and neck, are reported. METHODS: Thirteen patients with extracranial arteriovenous malformations of the head and neck have been treated at the Maxillofacial Department of the University of Parma from 1995 to 2000. Five patients observed the onset in childhood, five in adolescence and three in adulthood. Arteriovenous malformations have been classified according to Schobinger's clinical staging. Four patients with superselective embolization, one with surgical resection and the remaining eight with superselective embolization followed by radical en bloc resection have been treated. The follow-up period varied from 2 to 5 years. RESULTS: No relapses have been observed in the cases treated with surgical resection and with superselective embolization followed by radical excision. Only 1 patient treated by superselective embolization had a good outcome. This treatment can be a good palliative in the treatment pain and bleeding particularly when surgical excision would result in mutilation or disfigurement, nevertheless it is necessary a careful follow-up since the lesion treated only by superselective embolization can grow quickly and begin bleeding and aching again. CONCLUSIONS: In personal experience, according to the literature, embolic/surgical management of arteriovenous malformations is not always the treatment of choice. On the basis of clinical characteristics of the lesions, different kinds of treatments (embolization, resection, embolization followed by resection) may be chosen to obtain favorable RESULTS.

Obiettivo. Gli Autori, dopo una revisione della Letteratura, presentano i risultati di uno studio eseguito su pazienti affetti da malformazione artero-venose del distretto cervico facciale. Metodi. Tredici pazienti affetti da malformazioni artero-venose del distretto cervico facciale sono stati trattati presso la Cattedra e Divisione di Chirurgia Maxillo-Facciale di Parma dal 1995 al 2000. La malformazione in cinque pazienti si è manifestata in età infantile, in cinque in adolescenza ed in tre in età adulta. Le malformazioni artero-venose sono state classificate in base alla stadiazione clinica di Schobinger. Quattro pazienti sono stati trattati con embolizzazione superselettiva della lesione, uno con resezione chirurgica ed i rimanenti otto con embolizzazione superselettiva seguita da resezione chirurgica radicale della malformazione. I pazienti sono stati sottoposti ad un attento follow-up per un periodo da 2 a 5 anni. Risultati. I casi trattati con resezione chirurgica e quelli trattati con embolizzazione superselettiva seguita da resezione chirurgica non hanno dato segni di recidiva; mentre solo uno dei pazienti trattati con embolizzazione superselettiva ha ottenuto un risultato soddisfacente ottenendo la scomparsa della sintomatologia dolorosa e l'arresto delle frequenti emorragie a livello locale. Questo tipo di trattamento può infatti essere un utile palliativo per il trattamento del dolore e del sanguinamento nei casi in cui la resezione chirurgica provocherebbe danni estetici molto importanti. È opportuno, in seguito, controllare con attenzione il comportamento della lesione trattata con la sola embolizzazione in quanto potrebbe andare incontro ad un rapido aumento di volume con ricomparsa della sintomatologia. Conclusioni. Alla luce della nostra esperienza, in accordo con la Letteratura, il trattamento di scelta non sempre può essere l'embolizzazione seguita dalla resezione chirurgica. In base alle caratteristiche cliniche della lesione devono essere scelti trattamenti diversi (embolizzazione, resezione chirurgica, embolizzazione seguita da resezione) al fine di ottenere il migliore risultato possibile.