La migrazione, scrive il culturalista Stuart Hall, è un viaggio senza ritorno: per il migrante non c’è mai una casa alla quale tornare. Seguendo questo percorso di nostalgia, spaesamento e reintegrazione, e nella consapevolezza di quanto esso sia ricorrente e profondo nella contemporaneità, questo secondo numero di 'Altre Modernità' sceglie di occuparsi di letterature e migrazioni, al tempo stesso delimitando la prospettiva e riconducendone la chiave agli universi molteplici della contemporaneità. Anche così, molte e variegate sono le tematiche che emergono. L’idea dell’esperienza migratoria come viaggio iniziatico e come rito di passaggio, che simbolicamente implica la trasformazione dell’io, si coniuga e intreccia con un fertile archivio di metafore e archetipi che la scrittura letteraria ha predisposto o predispone per tradurre in epistemologia l'esperienza migratoria. In questo modo, la riflessione assume una caratteristica culturalmente condivisa e condivisibile, ancorché storicizzata e specifica, delineando una prospettiva per così dire globale o universale. Molte ipotesi analitiche sono possibili, ed esse producono altrettanti approcci critici e tematici, tutti trattati in questo numero.
Letterature e migrazioni / S. Rinauro, C. Cattarulla, M. Ambrosini, A. Emina, I.M.Zoppi, M. Maffi, V. Alfonso, M.M. Benzoni, V.Russo, P.Spinato Bruschi, T.Isenburg, S.Serafin, M.Zovko, M. Cavicchi, A. Colombini Mantovani, L. Nissim, M. Nuti, F.Forte, N.Vallorani, E.Monegato, I.Magnani, A.Grossi, D,Pitrolo ; [a cura di] E. Perassi, L. Scarabelli. - [s.l] : Università degli Studi di Milano OJS, 2009 Oct 30. - ISBN 2035-7680. [10.13130/2035-7680/362]
Letterature e migrazioni
E. PerassiPrimo
;L. ScarabelliUltimo
2009
Abstract
La migrazione, scrive il culturalista Stuart Hall, è un viaggio senza ritorno: per il migrante non c’è mai una casa alla quale tornare. Seguendo questo percorso di nostalgia, spaesamento e reintegrazione, e nella consapevolezza di quanto esso sia ricorrente e profondo nella contemporaneità, questo secondo numero di 'Altre Modernità' sceglie di occuparsi di letterature e migrazioni, al tempo stesso delimitando la prospettiva e riconducendone la chiave agli universi molteplici della contemporaneità. Anche così, molte e variegate sono le tematiche che emergono. L’idea dell’esperienza migratoria come viaggio iniziatico e come rito di passaggio, che simbolicamente implica la trasformazione dell’io, si coniuga e intreccia con un fertile archivio di metafore e archetipi che la scrittura letteraria ha predisposto o predispone per tradurre in epistemologia l'esperienza migratoria. In questo modo, la riflessione assume una caratteristica culturalmente condivisa e condivisibile, ancorché storicizzata e specifica, delineando una prospettiva per così dire globale o universale. Molte ipotesi analitiche sono possibili, ed esse producono altrettanti approcci critici e tematici, tutti trattati in questo numero.Pubblicazioni consigliate
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