To test three hypotheses in an Italian sample of call center workers: higher levels of perceived work stress are associated with more frequent common mental disorders (GHQ-12) and a lower Work Ability Index; combining the Job Strain (JS) and Effort/Reward Imbalance (ERI) models increases explained variance in health over and above either model when applied separately; compared with outbound operators, inbound call handlers are expected to report a lower health status,which is due to a more intense exposure to task-related work stress factors in the latter.

OBIETTIVO: verificare tre ipotesi negli operatoridi call center: una maggiore esposizione allostress lavorativo, in base ai modelli Job Strain(JS) ed Effort/Reward Imbalance (ERI), è associata a disturbi psichici minori (GHQ-12) e a un indice di capacità di lavoro (WAI) più basso; l’uso combinato dei due modelli ne aumenta la validità predittiva; rispetto agli operatori outbound, negli addetti inbound sono presenti livelli minori di salute, dovuti a una maggiore esposizione a fattori di stress connessi al compito lavorativo. DISEGNO: studio multicentrico di tipo cross-sectional realizzato mediante intervista e questionario autosomministrato. SETTING E PARTECIPANTI: operatori di call center impiegati presso il ramo italiano di una grande azienda delle telecomunicazioni. Sono stati esaminati in tutto 1.106 operatori (35,9% della popolazione target; tasso di risposta del 98,9%) assunti a tempo indeterminato, in prevalenza donne (76,5%), con età media di 33,3 anni (DS: 3,9) e anzianità aziendale di 8,0(DS: 2,1).Quasi il 60%svolge attività inbound,circa un terzo attività outbound. MISURE DI ESPOSIZIONE: lo stress lavorativo è stato valutato mediante i modelli JS ed ERI,identificando tre livelli di esposizione (terzili. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: i disturbi psichici minori sono stati valutati tramite il questionario GHQ-12, utilizzando il cut-off ≥ 4 sintomi per definire i «casi». La capacità di lavoro è stata esaminata con il Work Ability Index (WAI), aggregando le categorie «scarsa» e «mediocre» per indicare la presenza di «bassa capacità lavorativa». Per tutte le scale, l’alpha di Cronbach è risultato ≥0,70. RISULTATI: in base alle regressioni multivariateì di Poisson effettuate, entrambi i modelli risultano associati a maggior presenza di disturbi psichici minori e a punteggi WAI più bassi; inoltre, il loro uso combinato ne aumenta la validità predittiva. Rispetto all’attività outbound, quella inbound è risultata associata a minorWAI. L’analisi di mediazione indica che tale relazione è dovuta a una maggiore esposizione degli operatori inbound a Job demand e Job Strain. CONCLUSIONE: i risultati ottenuti confermano la rilevanza dello stress lavorativo quale fattore di rischio per la salute psicologica e, in particolar modo, per la capacità lavorativa degli operatori di call center. L’uso combinato dei modelli può rendere più completa la valutazione del rischio di stress in questo ambito. La maggior esposizione psicosociale e i livelli minori di WAI riscontrati negli operatori inbound sono dovuti ad aspetti del compito di lavoro oggettivamente più sfavorevoli.

Stress lavorativo, disturbi psichici minori e indice di capacità di lavoro negli addetti al call center di un’azienda italiana / P.M. Conway, P. Campanini, S. Punzi, G.P. Fichera, D. Camerino, L. Francioli, L. Neri, G. Costa. - In: EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE. - ISSN 1120-9763. - 37:1(2013 Jan), pp. 17-28.

Stress lavorativo, disturbi psichici minori e indice di capacità di lavoro negli addetti al call center di un’azienda italiana

P.M. Conway;P. Campanini;S. Punzi;G.P. Fichera;D. Camerino;L. Francioli;L. Neri;G. Costa
2013

Abstract

To test three hypotheses in an Italian sample of call center workers: higher levels of perceived work stress are associated with more frequent common mental disorders (GHQ-12) and a lower Work Ability Index; combining the Job Strain (JS) and Effort/Reward Imbalance (ERI) models increases explained variance in health over and above either model when applied separately; compared with outbound operators, inbound call handlers are expected to report a lower health status,which is due to a more intense exposure to task-related work stress factors in the latter.
OBIETTIVO: verificare tre ipotesi negli operatoridi call center: una maggiore esposizione allostress lavorativo, in base ai modelli Job Strain(JS) ed Effort/Reward Imbalance (ERI), è associata a disturbi psichici minori (GHQ-12) e a un indice di capacità di lavoro (WAI) più basso; l’uso combinato dei due modelli ne aumenta la validità predittiva; rispetto agli operatori outbound, negli addetti inbound sono presenti livelli minori di salute, dovuti a una maggiore esposizione a fattori di stress connessi al compito lavorativo. DISEGNO: studio multicentrico di tipo cross-sectional realizzato mediante intervista e questionario autosomministrato. SETTING E PARTECIPANTI: operatori di call center impiegati presso il ramo italiano di una grande azienda delle telecomunicazioni. Sono stati esaminati in tutto 1.106 operatori (35,9% della popolazione target; tasso di risposta del 98,9%) assunti a tempo indeterminato, in prevalenza donne (76,5%), con età media di 33,3 anni (DS: 3,9) e anzianità aziendale di 8,0(DS: 2,1).Quasi il 60%svolge attività inbound,circa un terzo attività outbound. MISURE DI ESPOSIZIONE: lo stress lavorativo è stato valutato mediante i modelli JS ed ERI,identificando tre livelli di esposizione (terzili. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: i disturbi psichici minori sono stati valutati tramite il questionario GHQ-12, utilizzando il cut-off ≥ 4 sintomi per definire i «casi». La capacità di lavoro è stata esaminata con il Work Ability Index (WAI), aggregando le categorie «scarsa» e «mediocre» per indicare la presenza di «bassa capacità lavorativa». Per tutte le scale, l’alpha di Cronbach è risultato ≥0,70. RISULTATI: in base alle regressioni multivariateì di Poisson effettuate, entrambi i modelli risultano associati a maggior presenza di disturbi psichici minori e a punteggi WAI più bassi; inoltre, il loro uso combinato ne aumenta la validità predittiva. Rispetto all’attività outbound, quella inbound è risultata associata a minorWAI. L’analisi di mediazione indica che tale relazione è dovuta a una maggiore esposizione degli operatori inbound a Job demand e Job Strain. CONCLUSIONE: i risultati ottenuti confermano la rilevanza dello stress lavorativo quale fattore di rischio per la salute psicologica e, in particolar modo, per la capacità lavorativa degli operatori di call center. L’uso combinato dei modelli può rendere più completa la valutazione del rischio di stress in questo ambito. La maggior esposizione psicosociale e i livelli minori di WAI riscontrati negli operatori inbound sono dovuti ad aspetti del compito di lavoro oggettivamente più sfavorevoli.
stress lavoro-correlato ; modelli di stress lavorativo ; disturbi psichici minori ; indice di capacità di lavoro ; call center
Settore MED/44 - Medicina del Lavoro
gen-2013
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