Through archival sources and repertories this paper offers a biographical and bibliographical outline of Giovan Battista Oddoni, born in Varese and employed in Milan, Mantua and Turin from 1618 to 1630. The paper enlightens in particular on his academic and courtesan relations, especially with the Houses of Gonzaga and Visconti Borromeo from Lainate, then, after a forced transfer in Turin due to legal problems, with the House of Savoy. The paper also discusses the history of composition, structures and contents of "Idillii" (1618), the tragedy "Edemondo" (1621) and "Rime" (1623), published in Milan; of them, the paper shows the aspects encoded in the respective genres (with a raid on the history of seventeenth century’s idyll in Lombardy). Finally, the paper discusses the tragicomedy "Arione" (1628), published and performed in Turin, which is ascribed for the first time to the author (previously limited to the symbol "G.B.O." that appears in the frontispiece). The paper considers this ‘maritime fable’ for its courtesan, allegorical and didactic purposes, as well as for the reuse of expressive formulas and plot schemas taken from Oddoni’s previous literary experience.

Attraverso il ricorso a fonti archivistiche e repertoriali, si tratteggia la vicenda biografica e bibliografica di Giovan Battista Oddoni, scrittore varesino attivo tra Milano, Mantova e Torino dal 1618 al 1630. Si fa luce in particolare sulle relazioni accademiche e cortigiane del personaggio, che interessarono prima i Gonzaga e i Visconti Borromeo di Lainate, poi, dopo un trasferimento coatto a Torino per motivi giudiziari, i Savoia. Sotto il profilo critico, si illustrano le vicende compositive, le strutture e i contenuti degli "Idillii" (1618), della tragedia "Edemondo" (1621) e delle "Rime" (1623), opere pubblicate a Milano di cui si evidenziano gli aspetti codificati dei rispettivi generi (con un’incursione sulla storia del genere idillico secentesco in Lombardia). Si illustra infine la tragicommedia piscatoria "Arione" (1628), di cui si fornisce per la prima volta l’attribuzione (precedentemente limitata alla sigla "G.B.O." che appare nel frontespizio) e si pongono in risalto gli intenti cortigiani, allegorici e pedagogici, oltre che il riuso di formule espressive e d’intreccio riconducibili all’esperienza letteraria precedente.

Giovan Battista Oddoni fra idillio, lirica, tragedia e pastorale / G. Alonzo. - In: ANNALI ONLINE DELL'UNIVERSITÀ DI FERRARA. SEZIONE LETTERE. - ISSN 1826-803X. - 7:2(2012), pp. 94-121.

Giovan Battista Oddoni fra idillio, lirica, tragedia e pastorale

G. Alonzo
Primo
2012

Abstract

Through archival sources and repertories this paper offers a biographical and bibliographical outline of Giovan Battista Oddoni, born in Varese and employed in Milan, Mantua and Turin from 1618 to 1630. The paper enlightens in particular on his academic and courtesan relations, especially with the Houses of Gonzaga and Visconti Borromeo from Lainate, then, after a forced transfer in Turin due to legal problems, with the House of Savoy. The paper also discusses the history of composition, structures and contents of "Idillii" (1618), the tragedy "Edemondo" (1621) and "Rime" (1623), published in Milan; of them, the paper shows the aspects encoded in the respective genres (with a raid on the history of seventeenth century’s idyll in Lombardy). Finally, the paper discusses the tragicomedy "Arione" (1628), published and performed in Turin, which is ascribed for the first time to the author (previously limited to the symbol "G.B.O." that appears in the frontispiece). The paper considers this ‘maritime fable’ for its courtesan, allegorical and didactic purposes, as well as for the reuse of expressive formulas and plot schemas taken from Oddoni’s previous literary experience.
Attraverso il ricorso a fonti archivistiche e repertoriali, si tratteggia la vicenda biografica e bibliografica di Giovan Battista Oddoni, scrittore varesino attivo tra Milano, Mantova e Torino dal 1618 al 1630. Si fa luce in particolare sulle relazioni accademiche e cortigiane del personaggio, che interessarono prima i Gonzaga e i Visconti Borromeo di Lainate, poi, dopo un trasferimento coatto a Torino per motivi giudiziari, i Savoia. Sotto il profilo critico, si illustrano le vicende compositive, le strutture e i contenuti degli "Idillii" (1618), della tragedia "Edemondo" (1621) e delle "Rime" (1623), opere pubblicate a Milano di cui si evidenziano gli aspetti codificati dei rispettivi generi (con un’incursione sulla storia del genere idillico secentesco in Lombardia). Si illustra infine la tragicommedia piscatoria "Arione" (1628), di cui si fornisce per la prima volta l’attribuzione (precedentemente limitata alla sigla "G.B.O." che appare nel frontespizio) e si pongono in risalto gli intenti cortigiani, allegorici e pedagogici, oltre che il riuso di formule espressive e d’intreccio riconducibili all’esperienza letteraria precedente.
Oddoni ; Rime ; tragedia ; Edemondo ; idillio barocco ; Arione ; pastorale ; secentismo milanese
Settore L-FIL-LET/10 - Letteratura Italiana
2012
http://annali.unife.it/lettere/article/view/591
Article (author)
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