Migliorare la salute delle madri e dei loro bambini è uno dei principali obiettivi di salute prefissi a livello nazionale. Proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento materno, che apporta molti benefici a breve, medio e lungo termine per bambini, madri e famiglie, è un’azione strategica per raggiungere questo obiettivo. Regione Lombardia (RL) ha avviato in tal senso da anni un percorso comune, insieme a neonatologi e pediatri universitari e ospedalieri, operatori sanitari delle ASL, pediatri di famiglia e rappresentanti della sezione italiana dell’UNICEF, per valorizzare e individuare le iniziative efficaci per promuovere e sostenere l’allattamento al seno sul territorio regionale. Nel 1992 è nata la Baby Friendly Hospital Initiative - BFHI (Iniziativa Ospedali amici dei bambini) volta a incoraggiare le buone pratiche per la promozione dell’allattamento materno. Possono richiedere di avviare il percorso di riconoscimento BFHI/BFCI le strutture pubbliche, le strutture private convenzionate e le strutture private accreditate dal Sistema Sanitario Nazionale e dal Sistema Sanitario Regionale per l’erogazione dell’assistenza nel percorso nascita, dalla gravidanza al parto al puerperio. Le strutture sanitarie interessate ad ottenere questo riconoscimento devono seguire i Dieci Passi indicati nella Dichiarazione Congiunta OMS/UNICEF L’allattamento al seno: promozione, protezione e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità - Ginevra 1989, e devono garantire il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno - del 1981 e le successive pertinenti Risoluzioni della Assemblea Mondiale della Sanità, che in particolare non consente di accettare forniture gratuite o a basso costo di latte artificiale, biberon e tettarelle, insieme alle Cure Amiche della Madre. Dal lancio della BFHI ad oggi sono stati più di 20.000 gli ospedali, in 140 Paesi in via di sviluppo e industrializzati, a ottenere il riconoscimento di "Amici dei Bambini". Con il 2013 anche l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico sta avviando un percorso volto a sostenere l’allattamento tramite la sua partecipazione al progetto UNICEF “Ospedale Amico del Bambino”. Ogni Struttura potrà seguire un proprio percorso personalizzato anche se l’UNICEF consiglia un “percorso tipo” che, oltre a facilitare l’attuazione dei Dieci Passi, permetta di mantenere un costante rapporto di collaborazione e sostegno da parte dell'apposita Task Force costituita all’interno del Comitato e faciliti il monitoraggio dei progressi dell’Iniziativa. Questo percorso prevede 14 passaggi. La Struttura Ospedaliera sopracitata ha già completato i primi 6 passaggi. Il presente studio cercherà di analizzare il “bisogno formativo” di alcuni operatori ( in particolare ostetriche/ci, infermiere/i, puericultrici, vigilatrici, ginecologi e neonatologi) in vista dell’attuazione di un percorso formativo coerente con le indicazioni OMS/UNICEF (Corso delle 20 Ore), passaggi 7 e 8. La ricerca condotta è da considerarsi uno studio pilota e si pone l'obiettivo: Con quali competenze i diversi professionisti si approcciano al Corso Formativo? I soggetti presi in esame, essendo di diversi profili professionali e avendo seguito percorsi di studio diversi tra loro, possiedono competenze sicuramente differenti; pertanto per poter valutare tali competenze in modo confrontabile, la rilevazione delle conoscenze sarà uniformata utilizzando, come modello, un pre-test indicato dallo stesso UNICEF. La popolazione di riferimento è composta da 47 ostetriche/ci, 29 infermiere/i, 25 puericultrici, 19 vigilatrici, 20 ginecologi e 8 neonatologi, per un totale di 148 operatori. Per lo studio si è scelto di reclutare, tramite campionamento di convenienza, almeno la metà dei soggetti presenti nei gruppi professionali individuati. Sono stati distribuiti 100 questionari. Di questi 51 sono stati compilati, 49 sono rimasti in bianco. Le nozioni di base emerse dalla correzione dei questionari sono effettivamente apparse dissimili a seconda della categoria in esame. Si sono evidenziati argomenti la cui conoscenza è maggiormente condivisa e argomenti meno chiari ai professionisti. Lo studio inoltre indica una ridotta incidenza del fattore aggiornamento sull’appropriatezza del bagaglio culturale posseduto dagli operatori. Dai risultati ottenuti si potrebbe pensare di organizzare due tipologie di corso; una più particolareggiata per i gruppi che hanno mostrato una conoscenza intorno al 50% degli argomenti trattati; una focalizzata sugli argomenti più lacunosi per gli operatori che hanno risposto correttamente al 60-70% dei quesiti offerti

Progetto Ospedale Amico del Bambino : conoscenze relative all'allattamento degli operatori dedicati del P.O.M. Melloni / B. Nuciforo, P.A. Mauri. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2013 Mar.

Progetto Ospedale Amico del Bambino : conoscenze relative all'allattamento degli operatori dedicati del P.O.M. Melloni

P.A. Mauri
Ultimo
2013

Abstract

Migliorare la salute delle madri e dei loro bambini è uno dei principali obiettivi di salute prefissi a livello nazionale. Proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento materno, che apporta molti benefici a breve, medio e lungo termine per bambini, madri e famiglie, è un’azione strategica per raggiungere questo obiettivo. Regione Lombardia (RL) ha avviato in tal senso da anni un percorso comune, insieme a neonatologi e pediatri universitari e ospedalieri, operatori sanitari delle ASL, pediatri di famiglia e rappresentanti della sezione italiana dell’UNICEF, per valorizzare e individuare le iniziative efficaci per promuovere e sostenere l’allattamento al seno sul territorio regionale. Nel 1992 è nata la Baby Friendly Hospital Initiative - BFHI (Iniziativa Ospedali amici dei bambini) volta a incoraggiare le buone pratiche per la promozione dell’allattamento materno. Possono richiedere di avviare il percorso di riconoscimento BFHI/BFCI le strutture pubbliche, le strutture private convenzionate e le strutture private accreditate dal Sistema Sanitario Nazionale e dal Sistema Sanitario Regionale per l’erogazione dell’assistenza nel percorso nascita, dalla gravidanza al parto al puerperio. Le strutture sanitarie interessate ad ottenere questo riconoscimento devono seguire i Dieci Passi indicati nella Dichiarazione Congiunta OMS/UNICEF L’allattamento al seno: promozione, protezione e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità - Ginevra 1989, e devono garantire il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno - del 1981 e le successive pertinenti Risoluzioni della Assemblea Mondiale della Sanità, che in particolare non consente di accettare forniture gratuite o a basso costo di latte artificiale, biberon e tettarelle, insieme alle Cure Amiche della Madre. Dal lancio della BFHI ad oggi sono stati più di 20.000 gli ospedali, in 140 Paesi in via di sviluppo e industrializzati, a ottenere il riconoscimento di "Amici dei Bambini". Con il 2013 anche l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico sta avviando un percorso volto a sostenere l’allattamento tramite la sua partecipazione al progetto UNICEF “Ospedale Amico del Bambino”. Ogni Struttura potrà seguire un proprio percorso personalizzato anche se l’UNICEF consiglia un “percorso tipo” che, oltre a facilitare l’attuazione dei Dieci Passi, permetta di mantenere un costante rapporto di collaborazione e sostegno da parte dell'apposita Task Force costituita all’interno del Comitato e faciliti il monitoraggio dei progressi dell’Iniziativa. Questo percorso prevede 14 passaggi. La Struttura Ospedaliera sopracitata ha già completato i primi 6 passaggi. Il presente studio cercherà di analizzare il “bisogno formativo” di alcuni operatori ( in particolare ostetriche/ci, infermiere/i, puericultrici, vigilatrici, ginecologi e neonatologi) in vista dell’attuazione di un percorso formativo coerente con le indicazioni OMS/UNICEF (Corso delle 20 Ore), passaggi 7 e 8. La ricerca condotta è da considerarsi uno studio pilota e si pone l'obiettivo: Con quali competenze i diversi professionisti si approcciano al Corso Formativo? I soggetti presi in esame, essendo di diversi profili professionali e avendo seguito percorsi di studio diversi tra loro, possiedono competenze sicuramente differenti; pertanto per poter valutare tali competenze in modo confrontabile, la rilevazione delle conoscenze sarà uniformata utilizzando, come modello, un pre-test indicato dallo stesso UNICEF. La popolazione di riferimento è composta da 47 ostetriche/ci, 29 infermiere/i, 25 puericultrici, 19 vigilatrici, 20 ginecologi e 8 neonatologi, per un totale di 148 operatori. Per lo studio si è scelto di reclutare, tramite campionamento di convenienza, almeno la metà dei soggetti presenti nei gruppi professionali individuati. Sono stati distribuiti 100 questionari. Di questi 51 sono stati compilati, 49 sono rimasti in bianco. Le nozioni di base emerse dalla correzione dei questionari sono effettivamente apparse dissimili a seconda della categoria in esame. Si sono evidenziati argomenti la cui conoscenza è maggiormente condivisa e argomenti meno chiari ai professionisti. Lo studio inoltre indica una ridotta incidenza del fattore aggiornamento sull’appropriatezza del bagaglio culturale posseduto dagli operatori. Dai risultati ottenuti si potrebbe pensare di organizzare due tipologie di corso; una più particolareggiata per i gruppi che hanno mostrato una conoscenza intorno al 50% degli argomenti trattati; una focalizzata sugli argomenti più lacunosi per gli operatori che hanno risposto correttamente al 60-70% dei quesiti offerti
mar-2013
Baby friendly hospital ; continuing education
Settore MED/47 - Scienze Infermieristiche Ostetrico-Ginecologiche
Working Paper
Progetto Ospedale Amico del Bambino : conoscenze relative all'allattamento degli operatori dedicati del P.O.M. Melloni / B. Nuciforo, P.A. Mauri. - Università degli Studi di Milano : Università degli Studi di Milano, 2013 Mar.
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